AUTRICE
GIUSEPPINA CATTANEO
http://giusicopioni.altervista.org/
POSIZIONE S.I.A.E. N° 193077
Codice opera Siae 919995A
TITOLO
I PREPARATIVI DI
BABBO NATALE
SPETTACOLO PER UN PUBBLICO DI BAMBINI
Personaggi
BABBO NATALE
ELFO Elaf
ELFO Elef
MAMMA DI BABBO NATALE
PAPA’ DI BABBO NATALE
ELFO Elif
ELFO Elof
ELFO Eluf
TRAMA
Babbo
Natale è agitato mentre pensa alla magica notte che l’attende, quella in cui i
bambini del mondo riceveranno i tanti desiderati regali. Ma una serie di
inconvenienti rende improbabile la partenza. Elfi goffi e pasticcioni e una
mamma un po’ apprensiva ostacolano la preparazione di Babbo Natale, che alla
fine però ................
ATTO UNICO
I SCENA
Babbo Natale
È
la vigilia di Natale e come ogni anno, Babbo Natale si sta preparando a partire
per portare i regali ai bambini di tutto il mondo. Sta cenando con latte e
biscotti. Sul tavolo: un bicchiere trasparente con acqua, una tazza, dei
biscotti, un contenitore di zucchero e un cucchiaio. È vestito da casa, senza
l’abito rosso.
BABBO NATALE. Stasera voglio cenare
leggero, ho un lungo viaggio da compiere e non voglio che mi rimanga tutto
sullo stomaco. Sono un po’ agitato nonostante siano anni che faccio questo
lavoro. Forse è perché non ci si abitua mai alle emozioni forti. Voi bambini vi
abituate ai regali di Babbo Natale o siete emozionati ogni anno quando li
ricevete? Ecco la mia cena: latte e biscotti. (Prende il cucchiaio e inizia a tremare) scusate, come vi avevo detto
sono emozionato e agitato. (Mette il
cucchiaio nello zucchero e poi lo versa nella tazza ma verserà zucchero un po’
dappertutto sul tavolo) ecco fatto. (Poi,
mescola l’acqua col cucchiaio) oh, mi sono confuso, devo mescolare dove ho
messo lo zucchero e cioè nella tazza di latte. Anche voi mescolate lo zucchero
nella vostra tazza di latte? (Col
cucchiaio allora mescola per bene il latte e poi prende un biscotto e invece di
immergerlo nel latte, lo immerge nel bicchiere di acqua e sta per portarlo alla
bocca) oh che sbadato, l’ho immerso nell’acqua e non nel latte. Devo stare
calmo. (Mangia un paio di biscotti)
penso di aver cenato abbastanza. (Muove i
piedi che sono nudi) sento un pò frescolino ai piedi, meglio indossare un
paio di calze. (Non si accorge però che
ne ha indossati uno di un colore e uno di un altro) così va un po’ meglio. (I bambini dovrebbero ridere e se non ridono
si accorge lui) perché ridete? Cosa c’è che non va? (I bambini dovrebbero indicare le calze) oh, scusate. (Le cambia di piede ma così indosserà sempre
le stesse calze) qualcosa non mi torna ... (poi va a prendere le calze giuste e le indosserà).
II SCENA
Babbo Natale, Elfo Elaf ed Elfo Elef.
ELFO ELAF. (I due entrano in scena e ciascuno ha una lunghissima lista di nomi in
mano, di bambini di tutto il mondo e ciascuno ha dei pacchi regali che depositeranno
per terra) Babbo Natale questa è la lista completa dei bambini di tutto il
mondo. E questi sono gli ultimi regali che ti mancano.
ELFO ELEF. Babbo Natale questa è la
lista completa dei bambini di tutto il mondo. E questi sono gli ultimi regali
che ti mancano.
ELFO ELAF. L’ho appena detto io!
ELFO ELEF. Si, ma eravamo d’accordo che
questa volta toccava a me parlare per primo!
ELFO ELAF. Ti sbagli, l’ultima volta hai
parlato tu e perciò oggi toccava a me.
ELFO ELEF. E no, ti sbagli.
ELFO ELAF. Ti sbagli tu.
BABBO NATALE. (Intervenendo) basta elfi. Sempre la stessa storia. È possibile che
non riusciate ad andare d’accordo una buona volta?
ELFO ELEF. Non è colpa mia Babbo Natale.
ELFO ELAF. E nemmeno mia.
ELFO ELEF. Cosa vorresti dire che allora
è colpa mia?
ELFO ELAF. Mia non è di sicuro.
BABBO NATALE. Fate i bravi elfi, per
favore. Grazie per avermi portato gli ultimi regali.
ELFO ELEF. (Indica uno dei regali che ha introdotto in scena) questo regalo è
per Lorenzo di Brusaporto.
ELFO ELAF. Non è di Lorenzo quello, ma
di Gabriele.
ELFO ELEF. Quello di Gabriele è questo (indica un altro pacco).
ELFO ELAF. No, quello è di Ambra.
ELFO ELEF. Quello di Ambra è questo. Lo
si vede anche dalla forma.
ELFO ELAF. Eh no, questo, e me lo
ricordo, bene è di Giada.
ELFO ELEF. No, quello di Giada è
quest’altro. Lo riconosco dal colore della carta.
ELFO ELAF. Ti dico che quello di Giada
non è questo ma ... (viene interrotto).
BABBO NATALE. Spero vogliate finire in
fretta, fra poco io devo partire.
ELFO ELEF. Elaf, smetti di far perdere
tempo a Babbo Natale.
ELFO ELAF. Io? Sei tu che ... (viene interrotto).
BABBO NATALE. Posso leggere ora la lista
dei bambini?
ELFO ELEF. (Sostenuto) va beh, dagli la tua.
ELFO ELAF. No, no, dagli pure la tua.
ELFO ELEF. Toccava a te e perciò dagli
pure la tua (Si gira e straccia la lista
in piccoli pezzi) anche se sono sicuro che oggi era il mio turno.
ELFO ELAF. No, no, se dici che toccava a
te, fai pure. (Si gira e straccia la
lista in piccoli pezzi) anche se sono sicuro che oggi era il mio turno.
BABBO NATALE. Posso avere la lista?
ELFO ELEF. Prenda la sua. (Si gira con tutti i pezzetti di carta in
mano).
ELFO ELAF. Prenda la sua. (Si gira con tutti i pezzetti di carta in
mano).
BABBO NATALE. La ... mia ... lista ...
ELFO ELEF. (In contemporanea a Elaf) ce l’ha Elaf.
ELFO ELAF. (In contemporanea a Elef) ce l’ha Elef.
BABBO NATALE. Io sono Babbo Natale e
Babbo Natale si ricorda di tutti i regali e di tutti i bambini di questa terra.
Ora andatevene.
ELFO ELEF. (Stanno per uscire, ma tentennano) esci.
ELFO ELAF. No, no, esci tu per prima.
ELFO ELEF. Figurati, esci pure tu.
ELFO ELAF. Ci mancherebbe altro, prego.
BABBO NATALE. Perché non uscite assieme?
ELFO ELEF. Buona idea.
ELFO ELAF. Buonissima idea. (Mentre escono).
ELFO ELEF. Ottima idea.
ELFO ELAF. Più che ottimissima idea. (Sono fuori).
BABBO NATALE. Tranquilli bambini, si
comportano così ma si vogliono bene.
III SCENA
Babbo Natale e mamma
MAMMA. (Entra in scena con 3 maglie, 3 mutandoni o simili e 3 calzettoni di
lana) ciao figliolo.
BABBO NATALE. Ciao mamma. Sei passata a
salutarmi?
MAMMA. Si, ma anche a portarti ciò ti
serve per il viaggio. Questa notte si annuncia molto fredda. L’Elfometeo ha
detto che le temperature si abbasseranno fino a meno quindici e perciò ti devi
coprire molto bene.
BABBO NATALE. Mamma ... sono grande ormai
e sono abituato a queste temperature.
MAMMA. Non discutere, non si discute con
la mamma. Le mamme sanno sempre cosa è meglio per i loro figli. Anche se il
proprio figlio è Babbo Natale.
BABBO NATALE. Mamma ... ci sono i
bambini, non farmi fare queste figuracce.
MAMMA. Nessuna figuraccia, anche loro
fanno quello che le loro mamme dicono.
BABBO NATALE. Lo so, ma io... (viene interrotto).
MAMMA. Ma io niente. Guarda che ti ho
portato: 3 maglie, 3 calzoni e 2 paia di calzini.
BABBO NATALE. E cosa dovrei farne?
MAMMA. Come, che dovresti farne? Li devi
indossare.
BABBO NATALE. Mamma, sto in giro una
notte, non una settimana!
MAMMA. Lo so che è una notte sola, ma
come ti ho già detto farà molto freddo e con questi indumenti indossati sotto il
tuo magnifico abito rosso, io starò molto più tranquilla mentre aspetto il tuo
ritorno.
BABBO NATALE. Tutta questa roba sotto il
mio abito? Ma ... ma ... sembrerò più robusto del solito!
MAMMA. Si tratta della tua salute e
perciò i bambini capiranno!
BABBO NATALE. Ma mamma ...
MAMMA. (Mentre indossa il primo capo) vedrai come starai al calduccio.
BABBO NATALE. No mamma! Così avrò troppo
caldo! (La mamma lo rincorre per ogni
capo e ogni volta che la mamma va a prendere l’altro indumento da indossare,
lui avrà tolto quello indossato prima e lo getterà fuori scena. E così alla
fine, avrà solo l’ultimo).
MAMMA. E con questo abbiamo finito.
BABBO NATALE. Finalmente.
MAMMA. (Lo guarda) e tu dicevi che ti avrebbe ingrossato mettere tutti
quegli indumenti. Guardati. Ti fanno persino più magro.
BABBO NATALE. (Schiacciando l’occhio ai bambini) scusa mamma, avevi ragione.
MAMMA. Ora posso stare tranquilla. Ciao
figliolo e fai buon viaggio.
BABBO NATALE. Grazie mamma.
MAMMA. (Sta per uscire, quando torna indietro) ah, mi raccomando, stai
attento alle correnti d’aria.
BABBO NATALE. Si mamma.
MAMMA. E se dovesse nevicare forte, fermati
agli angelogrill.
BABBO NATALE. Si mamma.
MAMMA. E se invece ...
BABBO NATALE. Mamma! Non preoccuparti,
mi riguarderò.
MAMMA. Allora posso andare tranquilla?
BABBO NATALE. Si mamma.
MAMMA. Io vado allora.
BABBO NATALE. Si, vai.
MAMMA. Ciao e buon viaggio. (E’ uscita).
BABBO NATALE. Ogni anno è sempre la
stessa storia. Le mamme vedono i figli sempre piccoli anche quando sono grandi.
IV SCENA
Babbo Natale e papà Natale
PAPA’. (Entra) ciao figliolo. Sei pronto?
BABBO NATALE. Quasi. La mamma mi fa
perdere sempre un sacco di tempo con le sue raccomandazioni e ... i suoi
vestiti.
PAPA’. Non dirmi che ti ha fatto
indossare tutta quella roba come l’anno scorso.
BABBO NATALE. No. Quest’anno mi sono
fatto furbo e ho trovato un sistema per non metterla. Hai portato il vestito rosso?
PAPA’. Arriverà tra poco il tuo vestito
rosso, ho mandato Elif a prenderlo.
BABBO NATALE. Elif? Babbo, ma quello è
un elfo un pò ... confuso.
PAPA’. Non parlare in quel modo degli
elfi.
BABBO NATALE. Scusa papà, non volevo. Solo
che Elif ...
PAPA’. Elif ... cosa? Cos’ha che non va?
BABBO NATALE. Ecco ... Elif ... a volte
è un po’ ... sbadato.
PAPA’. Elif è un elfo perfetto, attento
e preciso.
BABBO NATALE. Secondo me Elif invece, a
volte è, è un po’ distratto.
V SCENA
Babbo Natale, papà Natale e elfo Elif
ELFO ELIF. (Entra con alcuni suoi abiti al rovescio e con in braccio una scatola
grande) ecco il vestito.
BABBO NATALE. Grazie. (Verso il padre) e secondo te non è un
po’ sbadato?
PAPA’. (A B.N.) l’abito però te lo ha portato.
ELFO ELIF. (Toglie dalla scatola l’abito rosso) ecco il vestito per lei.
BABBO NATALE. (Lo prende in mano e lo mostra al pubblico: l’abito completo di B.N. non
è più grande di una trentina di centimetri) e il resto ... dov’è?
ELFO ELIF. (Meravigliato) sarà rimasto nella scatola. (Controlla la scatola in lungo, in largo e anche al di fuori nella
scatola) qui non c’è più nulla.
BABBO NATALE. Papà?
PAPA’. Non so che fine abbia fatto,
l’anno scorso io l’ho riposto in questa stessa scatola.
ELFO ELIF. Penso che si sia ristretto
così perché in questa scatola non aveva modo di respirare.
BABBO NATALE. Respirare? Babbo, se questo
non è un elfo confuso ...
PAPA’. Elif ha ragione, l’abito si è
ristretto a casa del mancato ossigeno.
BABBO NATALE. Papà, che dici ...
PAPA’. Elif, aiutami a far venire a
grandezza naturale il vestito di mio figlio.
ELFO ELIF. Agli ordini signor Natale!
PAPA’. (Papà e l’elfo, iniziano a tirare in lungo e in largo, in modo
simpatico e divertente, i pantaloni e la giacca rossa di Babbo Natale. Ma
questi non si smuovono e con la mimica, chiedono anche a Babbo Natale di tirare
la stoffa. Ma niente, questa non si smuove e l’abito rimane ancora di trenta centimetri).
BABBO NATALE. (Ironico) a quanto sembra il “mancato ossigeno” ha fatto molto bene
la sua parte.
ELFO ELIF. È vero.
PAPA’. Proprio così.
BABBO NATALE. Babbo, smetti per favore.
Secondo me, qualcuno (allude a Elif)
lo ha lavato in modo sbagliato
ELFO ELIF. (Si guarda in giro e fischietta).
PAPA’. Non lo credo possibile.
BABBO NATALE. Invece io lo credo
possibile. Elif come hai lavato il mio abito l’anno scorso?
PAPA’. Come vuoi che lo abbia lavato?
Come sempre. O credi che lo abbia portato a lavare alla TintorDiavol?
BABBO NATALE. Elif?
ELFO ELIF. Ecco ... io ...
BABBO NATALE. Si ... tu ...
ELFO ELIF. Ecco ... io ... ho sbagliato
lavaggio! Perdonami, ti prego! Non so come sia successo, ma è successo. Non
succederà più.
BABBO NATALE. Babbo?
PAPA’. Beh, a tutti può succedere! Elif,
sei perdonato. Figliolo, nulla è perduto perché tu stasera indosserai il mio
abito. Elif, vai a prendere il mio abito da Babbo Natale.
ELFO ELIF. Subito! (Esce).
BABBO NATALE. Tu hai sempre avuto un
occhio di riguardo per Elif e non ho mai capito il perché.
PAPA’. Sai perché? Perché è simpatico e
con lui non ci si annoia mai.
ELFO ELIF. (Entra in scena con una grande scatola) ecco l’abito.
PAPA’. Grazie Elif. (Apre la scatola ed estrae un abito di Babbo Natale ma bianco).
BABBO NATALE. E si Babbo, non ci si
annoia proprio mai.
ELFO ELIF. Con questo credo di aver
sbagliato ... candeggio.
PAPA’. D’ora in avanti Elif, non dovrai
più occuparti del lavaggio degli abiti.
BABBO NATALE. (Ironico) perché no?! Non ci si annoia così.
PAPA’. Elif sistema gli abiti nelle loro
scatole mentre io vado a prendere l’abito che era del mio Babbo. Quello è
integro da anni. (Esce).
ELFO ELIF. (Intanto sistema il tutto in modo divertente facendo anche cadere per
terra le scatole).
PAPA’. (Rientra con una nuova scatola ed estrae l’abito rosso) ecco qui il
tuo nuovo abito.
BABBO NATALE. Bellissimo!
PAPA’. Trattalo bene perché era quello
di tuo nonno.
BABBO NATALE. (Lo indossa inorgoglito e al pubblico) mi sta molto bene, non dite
bambini?
PAPA’. Ti manca solo il cappello e sei
un Signor Babbo Natale.
ELFO ELIF. Vado a prenderlo io il cappello?
BABBO NATALE. No! Papà quando esci mi
mandi Elof col cappello?
PAPA’. Certo. (Mentre esce con Elif) Elif, ora vediamo di tinteggiare il mio
abito di rosso.
BABBO NATALE. Elof è l’elfo addetto ai
cappelli. Non è come Elif, ma anche con lui ...
VI SCENA
Babbo Natale e elfo Elof
ELFO ELOF. (Entra in scena con un paio di occhiali a lente spesse e ogni qualvolta
sbaglierà direzione).
BABBO NATALE. ... non ci si annoia mai.
Sono qui Elof.
ELFO ELOF. (Entra con un cappellino rosso con visiera) ecco il cappello.
BABBO NATALE. (Prendendolo) e questo che sarebbe?
ELFO ELOF. Il cappello di Babbo Natale.
BABBO NATALE. No, questo non è il mio
cappello. Guardalo bene.
ELFO ELOF. (Si avvicina il cappello agli occhiali) è vero, questo è il
cappello di quando gioca e splende il sole. Scusi, lo vado a prendere subito. (Esce).
BABBO NATALE. Che Babbo Natale sarei con
questo cappello! Che figure!
ELFO ELOF. (Rientra con un basco o altro) trovato!
BABBO NATALE. Non hai trovato un bel
niente Elof. Quello non è il mio cappello.
ELFO ELOF. (Avvicina il cappello agli occhiali) è vero, questo è il cappello
di quando esce in passeggiata. Le porto subito il suo. (Esce).
BABBO NATALE. E intanto il tempo passa.
ELFO ELOF. (Rientra con un cappello da cuoco) trovato!
BABBO NATALE. Elof, come può essere
quello il capello di Babbo Natale?
ELFO ELOF. (Si avvicina il cappello agli occhiali) è vero, questo è il
cappello di quando cucina.
BABBO NATALE. Elfo, ti prego, ho bisogno
del mio cappello.
ELFO ELOF. Io ce la sto mettendo tutta. (Esce).
BABBO NATALE. Sbrigati, sbrigati per
favore. Si sta facendo tardi.
ELFO ELOF. (Rientra con un bauletto dove tiene altri simpatici cappelli e quello
di Babbo Natale. Ne toglie uno alla volta e li farà indossare a Babbo Natale).
BABBO NATALE. (Indossa i cappelli che Elof gli propone e ogni qualvolta sarà
scocciato ma simpaticamente).
ELFO ELOF. (Dopo aver provato tutti i cappelli a disposizione) e questo è
l’ultimo.
BABBO NATALE. Il mio cappello!
Finalmente! (Lo indossa).
ELFO ELOF. Alla fine lo abbiamo trovato.
BABBO NATALE. Si, proprio alla fine.
ELFO ELOF. Buon viaggio Babbo Natale. (Esce di scena).
BABBO NATALE. Finalmente l’abito è al
completo. (Cammina e mentre cammina si
accorge che non ha gli stivali) quasi completo, non posso volare per i
tetti solo con le calze. Qui servono gli stivali! E dove saranno?
VII SCENA
Babbo Natale e elfo Eluf
ELFO ELUF. (Entra in scena e si ferma subito) stivali? Eccoli! (Li appoggia per terra sempre all’entrata
delle quinte).
BABBO NATALE. Ah bene! (Si mette seduto).
ELFO ELUF. (Si avvicina a B.N. con un solo stivale e glielo sta per mettere).
BABBO NATALE. E l’altro stivale?
ELFO ELUF. Oh si, è vero. (Prende lo stivale che ha in mano, lo porta
all’entrata delle quinte dove ha lasciato l’altro, lo appoggia, prende solo
l’altro stivale e lo porta vicino a B.N. e glielo sta per mettere).
BABBO NATALE. Eluf, e l’altro stivale?
ELFO ELUF. Che sbadato sono stasera. (Prende lo stivale con sé e va alla quinte a
prendere l’altro. Lascia il primo e prende il secondo e va da B.N. e glielo sta
per mettere).
BABBO NATALE. Eluf, manca sempre uno
stivale.
ELFO ELUF. Mi scusi Babbo Natale. Non so
che mi succede. (Prende lo stivale e va
alla quinte).
BABBO NATALE. (Si accorge che gli manca anche la cintura) la cintura! Ho bisogno
della mia cintura.
ELFO ELUF. Cintura? (Esce di scena un secondo).
BABBO NATALE. Eh si, devo indossare la
mia cintura. Non si è mai visto un Babbo Natale senza cintura.
ELFO ELUF. (Rientrando con la cintura) ecco la cintura!
BABBO NATALE. Oh bene, allora c’è tutto.
ELFO ELUF. (Porta a Babbo Natale uno stivale).
BABBO NATALE. E la cintura?
ELFO ELUF. Oh, scusi. (Porta via lo stivale e gli porta la
cintura).
BABBO NATALE. E gli stivali?
ELFO ELUF. (Porta via la cintura e gli porta uno stivale).
BABBO NATALE. E la cintura?
ELFO ELUF. Vero. (Sta per andare a prendere la cintura portandosi via lo stivale).
BABBO NATALE. (Con un gesto veloce trattiene lo stivale) ed ora, l’altro stivale
e la cintura.
ELFO ELUF. Subito. (Va alle quinte e prende lo stivale, lo porta a B.N., lo lascia e
prende l’altro stivale e lo sta portando via).
BABBO NATALE. (Con un gesto veloce trattiene lo stivale) ed ora, la cintura.
ELFO ELUF. Subito. (Va alle quinte e prende la cintura, la porta a B.N., lo lascia e
prende gli stivali e sta per portarli via).
BABBO NATALE. (Con un gesto veloce trattiene gli stivali e prende la cintura)
grazie Eluf. (Si mette stivali e cintura).
ELFO ELUF. Dovere. Preparo le renne?
BABBO NATALE. Si, e controlla che
abbiano già mangiato.
ELFO ELUF. (Esce).
BABBO NATALE. (Si guarda) bene, sono vestito come si deve, non mi resta che ...
VIII SCENA
Babbo Natale e elfo Elif
ELFO ELIF. (Entra in scena con un sacco sulle spalle. Il sacco sembra normale ma
invece sarà aperto in cima e in fondo).
BABBO NATALE. ... mettere questi pacchi
nel sacco.
ELFO ELIF. Eccomi pronto. (Appoggia il retro del sacco per terra e
inizia a metterci i pacchi regalo).
BABBO NATALE. (Aiuta Elif a mettere i pacchi) ed ora, metti tutto sulla slitta
fuori.
ELFO ELIF. (Alza il sacco e i pacchi regalo scivolano fuori dal fondo perché
appunto aperto).
BABBO NATALE. E ti pareva. Elif, hai usato
un sacco rotto.
ELFO ELIF. Devo averlo preso nel reparto
aggiustasacchi. Ora ne vado a prendere uno nuovo. (Esce).
BABBO NATALE. Spero faccia in fretta.
Questa sera sembra non aver fine.
ELFO ELIF. (Rientra con un altro sacco e vi rimette tutti i pacchi regali e anche
questo è rotto e i regali escono dal fondo. Torna fuori scena e prende un altro
sacco, lo riempie e per fortuna il sacco è chiuso in fondo).
BABBO NATALE. Mettilo sulla slitta insieme
agli altri.
ELFO ELIF. Subito Signore! (Esce).
BABBO NATALE. (Al pubblico) la mia preparazione è terminata, non mi resta che
salutarvi.
IX SCENA
Babbo Natale e elfo Eluf
ELFO ELUF. (Entra di corsa, concitato) Babbo Natale! Le renne! Le renne!
BABBO NATALE. Le renne? Che succede alle
renne?
ELFO ELUF. Le renne stanno male! Sono
tutte accasciate a terra!
BABBO NATALE. Come ... stanno male? Accasciate
...
ELFO ELUF. Devono aver mangiato le bacche
rosse, quelle vietate perché fanno venire il mal di pancia.
BABBO NATALE. Il mal di pancia?
ELFO ELUF. Si, si, il mal di pancia. Una
renna è sdraiata così (si mette in una
posizione divertente per il pubblico). Un’altra invece è sdraiata così (si mette in un’altra posizione divertente).
Un’altra invece è messa così (si mette in
un’altra posizione divertente). Un’altra invece ...
BABBO NATALE. Si, si, ho capito Eluf, ho
capito. E come faccio ora senza le renne? Questa notte è magica e i bambini, mi
stanno aspettando! Non posso non partire.
X SCENA
Babbo Natale, elfo Eluf e papà Natale
PAPA’. (Entra in scena preoccupato) che è successo alle renne?
BABBO NATALE. Non so papà, Eluf le ha
trovate così.
ELFO ELUF. Devono aver mangiato le
bacche quelle che fanno venire il mal di pancia.
PAPA’. Avevo incaricato Elof della loro
cena.
BABBO NATALE. Elof? Papà, quell’elfo non
vede ad un palmo di naso! Avrà confuso il cibo! Come faccio ora con la slitta?
PAPA’. Figliolo, non preoccuparti, per
tirare la slitta, usiamo le oche. Eluf, fai preparare le oche per la slitta.
ELFO ELUF. Subito papà Natale! (Esce).
BABBO NATALE. Le oche?
PAPA’. Si le oche tireranno la tua
slitta.
BABBO NATALE. Le nostre oche ...
riescono a tirare la slitta?!
PAPA’. Si figliolo, le nostre oche sono
speciali. Anch’io le ho usate nel lontano 1975 quando le nostre renne presero
la varicella.
BABBO NATALE. La varicella?
PAPA’. Si, la varicella. Un elfo si era
ammalto di varicella ed aveva trasmesso alle renne la stessa malattia. Da
allora abbiamo vaccinato tutte le renne, e le oche.
BABBO NATALE. Dovremmo vaccinarle anche
contro le bacche velenose mi sa.
ELFO ELUF. (Entra in scena) slitta pronta signori Natale. Tutto è pronto,
manca solo Babbo Natale.
BABBO NATALE. (Guarda l’orologio) sono in perfetto orario, non l’avrei mai detto.
PAPA’. Babbo Natale è sempre in orario,
i bambini lo sanno.
BABBO NATALE. Quale elfo mi accompagna
quest’anno?
PAPA’. Quest’anno ti accompagna l’elfo
Elof.
BABBO NATALE. No! Elof no!?
PAPA’. Il viaggio è lungo figliolo, un
cambio ti servirebbe.
BABBO NATALE. Quello non ci vede! Chissà
dove mi porta. E i bambini mi aspettano! No, no, guido solo io la slitta.
PAPA’. (Mentre i tre escono) non preoccuparti, andrà tutto bene questa
notte.
BABBO NATALE. (Al pubblico) ciao bambini, aspettatemi! (A suo padre) Elof no! Non puoi fami aiutare da un altro elfo?
PAPA’. Vuoi che chieda a Eluf di
accompagnarti?
ELFO ELUF. Si, si, si, si!
BABBO NATALE. No, no, no, no! I regali
non arriverebbero più ai bambini, rimarrebbero sempre nella slitta con Eluf!
SIPARIO