AUTRICE

 

GIUSEPPINA CATTANEO

     

 

http://giusicopioni.altervista.org/   

 

POSIZIONE S.I.A.E. N° 193077

 

Codice opera Siae 925954A

 

 

 

 

TITOLO

 

IN AGENZIA

 

 

SKETCH

 

 

 

 

Personaggi

 

Lina

Cesco

Titolare dell’agenzia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA I

 

(Entrano in scena Cesco, la moglie Lina e il Titolare dell’agenzia viaggi. Si siedono).

 

CESCO. (Piano a Lina) Lina, posso sapere il motivo per cui mi hai portato qui? Non eravamo d’accordo di andare in villeggiatura?

LINA. Certo. Appunto per questo siamo venuti qui.

CESCO. Scusami, guarda che io … guarda che io non ho nessuna intenzione (al pubblico) per il momento (A Lina) di trovarmi un’altra moglie.

LINA. Che stai dicendo? Stai dando i numeri? Guarda che se vogliamo andare in vacanza e non sappiamo dove andare, è d’obbligo andare in un’agenzia di viaggi.

CESCO. (Meravigliato) questa è un’agenzia di viaggi? E io che credevo fosse un’agenzia matrimoniale!

TITOLARE. Buongiorno. Accomodatevi.

LINA – CESCO. Buongiorno. (Si siedono).

TITOLARE. Preferite una vacanza in montagna o al mare?

LINA. Io sarei più per la montagna perché nel mare c’è troppa acqua e io sono allergica all’acqua quando è tanta.

CESCO. (Ironico) la faremo svuotare un po’ Lina, non preoccuparti. E speriamo che nel mare non ci sia dentro il vino, perché tu sei allergica anche a quello. (Al Titolare) pensi che avevamo ordinato una damigiana quando abbiamo scoperto che lei era allergica e ho dovuta berla tutta io. 

LINA. (Ironica) chissà quale fatica avrai fatto a finirla. Lei (al Titolare), due giorni e non ce n’era più una goccia in quella damigiana. Io sono per la montagna.

CESCO. A me la montagna non piace. Ma non sai che là ci sono tante vipere (Al pubblico) lo so che una in più (indica la moglie) e una in meno non c’è differenza … E poi in montagna fa freddo.

LINA. Dì piuttosto che non ci sarebbe da lustrarsi gli occhi.

CESCO. Linina mia, i miei occhi sono solo per te! 

PINA. Senti Giuda, zitto per favore. Va bene, andremo al mare, ma dove di acqua non ce ne sarà molta.

TITOLARE. Allora, io vi consiglio di andare, sempre in Italia, in una località rinomata e che in questo periodo conviene. A Mondello. (Località siciliana).

LINA-CESCO. A Montello? (Località bergamasca). 

CESCO. E ti credo che conviene è qui a due passi!

LINA. Lei è sicuro che Montello sia al mare e non dopo Costa?

TITOLARE. Mondello, non Montello. Mondello in provincia di Palermo in Sicilia.

LINA. Bene. Penso che possa andare bene. E il mezzo di trasporto per arrivarci?

TITOLARE. Ci sono a disposizione tanti mezzi. Per esempio, per far prima ci si può recare con l’aereo. 

LINA. (Agitata) con l’aereo?

CESCO. Lina non fare così, cosa vuoi che sia …

LINA. Cesco guarda che io l’aereo …

CESCO. Ma se non lo hai mai preso!

LINA. Ma lo sai che sono sessitiva e sento le cose prima che succedano. Senta, se per caso stessi poco bene sull’aereo, potrei uscire a prendere un po’ di aria?

CESCO. Ora l’aero ha una pensilina in cielo. Ma Lina, ragioni o cosa?

TITOLARE. Oppure si potrebbe prendere il treno.

LINA. Ecco bravo. Il treno andrà benissimo.

CESCO. Va bene, facciamo per il treno.

TITOLARE. Per fare più in fretta le ferrovie hanno messo a disposizione due treni che in un battibaleno arrivano in Sicilia.

LINA. Meno male.

CESCO. Guarda che forse il Signore ci ha aiutato e forse riusciamo a partire.

TITOLARE. Allora, vi prenoto due posti sulla Freccia Rossa?

LINA. Benissimo, prenoti pure.

CESCO. Come si chiama quel treno?

TITOLARE. Freccia Rossa.

CESCO. E no. Se si chiama così, io non lo posso prendere.

LINA. Cesco, come mai non ti va bene la Freccia Rossa?

CESCO. Lina, lo sai benissimo ciò che penso dei “Rossi”. Io non sono di sinistra e perciò io quella Freccia lì non la prendo.

 

 

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