AUTRICE

 

GIUSEPPINA CATTANEO

     

 

http://giusicopioni.altervista.org/   

 

POSIZIONE S.I.A.E. N° 193077

 

Codice opera Siae 904792A

 

 

TITOLO

 

INCONTRO

AL CIMITERO

 

 

 

SKETCH

 

 

Personaggi

 

 

Ambrogio

Palmira

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA I

Ambrogio

 

Ambrogio dinanzi alla tomba della moglie.

 

AMBROGIO. (Ha con sé un mazzo di fiori) cara, questo luogo così silenzioso mi ricorda quando ancora non ti conoscevo e  io(viene interrotto).

 

 SCENA II

Ambrogio e Palmira

 

PALMIRA. (Si avvicina alla tomba del proprio caro. A voce alta) buon riposo caro. Anche oggi niente fiori, non ho avuto tempo di acquistarli. Mi sto godendo la vita da quando non ci sei. (Vede i fiori che Ambrogio ha in mano) ma si dai. Scusi, se i suoi fiori sono da buttare li dia pure a me che ci penso io.

AMBROGIO. A dir la verità … (viene interrotto).

PALMIRA. (Glieli prende) senta, non mi ringrazi, le ho risparmiato la strada e lei mi ha risparmiato soldi (li depone nel vaso sulla tomba di suo marito).

AMBROGIO. A dir la verità quei fiori … (viene interrotto).

PALMIRA. Ma lei dice sempre "a dir la verità"?

AMBROGIO. A dir la verità quei fiori non erano da buttare, erano per … (viene interrotto).

PALMIRA. Non saranno stati da buttare ma non erano nemmeno freschi! Non si vergogna a mettere fiori appassiti? (Rivolta a al marito Ambrogio defunto) eccoti i fiori Ambrogio.

AMBROGIO. (Pensando stesse parlando con lui) grazie. (Si riprende i fiori).

PALMIRA. (Rimane sbalordita) ma … mi scusi, ma questi sono per mio marito.

AMBROGIO. Oh, scusi lei. (Glieli restituisce).

PALMIRA. (Al marito defunto) prima mi lascia fare e poi se li riprende! Che gentaglia! Eccoti i fiori Ambrogio.

AMBROGIO. Senta, me li restituisce si o no, questi fiori?!

PALMIRA. Scusi, le posso chiedere cosa vuole da me? Io sto mettendo i fiori ormai secchi, quelli che lei stava gettando, nel vaso di mio marito Ambrogio.

AMBROGIO. (Ride) anch'io mi chiamo Ambrogio!

PALMIRA. (Ride) allora è per quello che me li ha tolti! Che coincidenza!

AMBROGIO. Le chiedo scusa del malinteso.

PALMIRA. Si figuri, sono cose che succedono. (Si presenta) io mi chiamo Palmira.

AMBROGIO. Come ha detto?

PALMIRA. Si, lo so che è un nome non comune, Palmira.

AMBROGIO. Lei si chiama Palmira come mia moglie (le indica la moglie defunta).

PALMIRA. Ma guardi la fatalità! Sembra un segno del destino … mio marito si chiama come lei e sua moglie si chiama come me.

AMBROGIO. Si chiamava come lei, per fortuna. Palmira, era una brava persona da viva per gli altri, ma da morta lo è molto di più per me.

PALMIRA. Parole sacrosante che dico sempre anch’io a mio marito Ambrogio: bravissima persona per gli altri, stimata da tutti, ma ora sta bene dove è.

AMBROGIO. È da molto tempo che è vedova?

PALMIRA. Da una vita.

AMBROGIO. Precisamente?

PALMIRA. Da quando l'ho sposato.

AMBROGIO. Come mi dispiace!

PALMIRA. Si figuri io!

AMBROGIO. E quando sarebbe successo?

PALMIRA. È successo durante il pranzo nuziale quando lui ha rivelato ciò che aveva dentro.

AMBROGIO. Che sfortuna, proprio nel giorno dove si mangia meglio di tutti gli altri. È stato un infarto, un ictus o un aneurisma? Oppure … (viene interrotto).

PALMIRA. Lei deve aver frainteso. Mio marito Ambrogio non è morto il giorno delle nozze, ma sono morta io.

AMBROGIO. Come può lei essere morta? Io la vedo perfettamente nel suo splendore. (Al pubblico) son cose che si dicono. (A Palmira) non mi dirà che sto parlando ad un fantasma?  

PALMIRA. Senta Ambrogio, sto solo cercando di spiegarle che fin dal primo giorno di matrimonio mio marito, mi ha soffocata.

 

 

 

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