AUTRICE
GIUSEPPINA
CATTANEO
http://giusicopioni.altervista.org/
POSIZIONE S.I.A.E.
N° 193077
Codice opera Siae
888454A
TITOLO
L’ABBIAMO SCAMPATA
PER POCO
COMMEDIA IN TRE
ATTI
Personaggi
Giacoma
la locandiera
Giannina
la locandiera
Ernestina figlia
di Giacoma
Carlino
figlio di Giannina
TOMMI CARELLIcantante
BOBBI CIPETTIcantante
MICHELINO
spasimante di Giannina
GIACINTA cameriera
della locanda
TRAMA
Alla locanda “I Sempre Verdi” giungono per
un soggiorno due famosi cantanti. Le due socie, proprietarie e amiche, ne sono
entusiaste perché sperano di realizzare il loro sogno d’amore, sposare i
cantanti. Ma nella vita non sempre le cose vanno come si sperano. A volte…
vanno anche meglio.
ATTO
PRIMO
Le
locandiere Giacoma e Giannina sono entusiaste perché nella loro locanda, a
breve, arriveranno due celebrità della canzone. Hanno le foto dei loro defunti
mariti e alcuni abiti.
SCENA I
Giacoma
e Giannina
GIACOMA:
(parlando al centro con Giannina) come
si può essere più fortunate! Giannina, io non ci credo ancora!
GIANNINA:
sei tanto felice per quello che mi hai detto stamattina, cioè che domani piove?
Come se non avesse piovuto abbastanza!
GIACOMA:
hai già dimenticato? Non ti dice nulla il nome: Tommi Carelli? (Emozionata).
GIANNINA:
ma, ma… arriverà oggi? Per questo motivo sei tanto emozionata! Ho capito, ma…
ma se arriva il tuo Tommi, ciò vuol dire che arriva anche il mio Bobbi. (Finge di svenire) Comincio ad
emozionarmi anch’io Giacoma…
GIACOMA:
su, non fare così. È da una vita che sono innamorata del cantante più bello del
mondo: il mio Tommi Carelli.
GIANNINA:
e io invece sono sempre stata innamorata dell’altro cantante più bello del
mondo: il mio Bobbi Cipetti.
GIACOMA:
chi avrebbe mai detto che il nostro sogno si avverasse?
GIANNINA:
io! L’ho sempre detto! Non ricordi?
GIACOMA:
tu? E da quando sei diventata sessitiva?
GIANNINA:
da quando ti ho detto che il mio povero Gino, pace all’anima sua, mi ha rivelato
in sogno che un giorno mi sarebbe successo una cosa bellissima e avrei avuto la
vita cambiata in meglio.
GIACOMA:
già, hai proprio ragione. Però me lo dicesti anche quando avevi una storia con
Beppino il macellaio, Santo il fornaio, Luigi il becchino, Mario il fattore… (Viene
interrotta da Giannina).
GIANNINA:
ho capito! Smetti ora! (Prende dalla
tasca la foto di Bobbi).
GIACOMA:
(prende la foto di Tommi) Giannina, guarda
i nostri due… futuri mariti. (Tutte e due
mostrano al pubblico le foto).
GIANNINA
– GIACOMA: (al pubblico) guardate quanto
sono attraenti.
GIANNINA:
sarà bello il tuo Tommi, ma non manca nulla nemmeno al mio Bobbi. Scusami Giacoma,
se mi sono permessa.
GIACOMA:
permettiti pure tutto ciò che vuoi con me. Noi siamo come due sorelle!? Giusto?
GIANNINA:
certamente. Però … a me il nome Tommi non mi piace un granché. Mi ricorda un
po’ quella pubblicità dei pomodori in scatola. Tommì …
GIACOMA:
(un po’ risentita) stai attenta come
parli del mio Tommi! Io non sono tua sorella! E comunque secondo te il nome Bobbi
è bello? Sembra il nome di un cane e infatti, ora mi che ricordo, la povera
Bettina aveva chiamato il suo cane così.
GIANNINA:
(riflettendo perché non sa che
rispondere) … di quello che vuoi, ma il cane di Bettina era proprio un bel
cane!
GIACOMA:
evitiamo questi discorsi tanto profondi Giannina, forse è meglio. A volte vai
dicendo cose che non stanno né in cielo e in terra.
GIANNINA:
si certo, ma la storia delle mele, quella sì che non stava in terra ma in cielo
…
GIACOMA:
ed ora cosa c’entra la storia delle mele!? Non stiamo più nella pelle perché devono
arrivare i nostri futuri amori e lei pensa alle mele. Inoltre al nostro
pubblico non interesserà di certo la storia delle mele?!
GIANNINA:
e chi lo dice, chissà, invece interessa. (Verso
il pubblico) sbaglio forse? (Sperando
che il pubblico dica si) hai sentito!
GIACOMA:
(risentita verso Giannina) certo che
non ti tieni proprio nulla per te! Devi proprio far sapere a tutti i miei
affari?
GIANNINA:
tutti, non c’è tutta la città in sala. (Guardando
verso il pubblico) guarda, non vedo il mio vicino di casa e… mia cugina! Che
villana è stata! E pensare che mi aveva detto che sarebbe venuta a vedermi stasera!
GIACOMA: Giannina, hai finito? Noi dobbiamo andare
avanti con la commedia.
GIANNINA:
a già! Dicevo che quella volta sei andata sul tetto per piantare una pianta di
mele!
GIACOMA:
ero stanca di sentire Sandro prendermi in giro. Compravamo insieme le piante di
frutta e le sue producevano sempre i frutti prima delle mie.
GIANNINA:
ho capito ma da questo ad andare a piantare un albero sul tetto…
GIACOMA:
ho dovuto per forza, se volevo che crescesse prima della sua. Il mio albero
doveva prendere sole e acqua prima di quella di Sandro.
GIANNINA:
e sul tetto, è ovvio che arrivi prima?!
GIACOMA:
ma certo! L’han detto anche alla “Pera verde”!
GIANNINA:
parli del programma “Mela verde” forse!
GIACOMA:
mela, pera è uguale! Coraggio, ora andiamo a prepararci. (Si muove per andare, ma si ferma di colpo). A proposito di pera,
mela, caco e macaco, ora che ricordo, l’hai più rivisto Michelino?
GIANNINA:
non ricordarmi Michelino! Non posso più nemmeno vederlo! Comunque fortunatamente,
da un po’ non si fa più vedere da me. Spero proprio che abbia capito che non mi
interessa. Sinceramente ancora non capisco cosa gli è passato per la testa di invaghirsi
di me. E pensare che non gli ho dato nessun motivo per sperare.
GIACOMA:
si proprio nessun motivo! Ti sei dimenticata quando gli sei caduta in braccio
come una mela cotta!?
GIANNINA:
perdonami, che colpa posso avere io se sono inciampata proprio mentre lui
passava?! Avrei preferito di sicuro cadere per terra lunga distesa.
GIACOMA:
lo so Giannina. Ora che devono arrivare i nostri amori non si deve pensare ad
altro… anche se questo Michelino è parecchio facoltoso e potrebbe fare gola!
GIANNINA:
i suoi soldi, evidentemente non mi interessano! Te lo avevo già detto mi sembra.
GIACOMA:
si, hai ragione, a noi i soldi non interessano, ci nauseano (con ironia). Coraggio, andiamo a
prepararci che sta per arrivare il mio Tommi e il tuo ca … Bobbi volevo dire. Scusa
Giannina, l’abitudine … (si dirige verso
la sua stanza).
GIANNINA:
con tutti i nomi al mondo, proprio Bobbi doveva chiamarsi? (Fra se) speriamo sia almeno un soprammobile
d’arte! Vado in bagno a sistemarmi i capelli… come mi sento emozionata… (esce dal fondo)
SCENA
II
Giacoma e
Ernestina
GIACOMA:
sono indecisa su cosa indossare. Questo o quest’altro? Oggi non posso
sbagliare, c’è in gioco tutta la mia vita. Sono stanca di fare la locandiera,
stanca di stare sempre da sola. Stanca, stanca. Se penso che arriverà il mio Tommi
Carelli… (al pubblico) Dovete sapere
che mi sono innamorata da subito di lui fin dalla prima volta che l’ho visto in
televisione. Cantanti bello come il mio Tommi non ce ne sono in giro. Io non lo
conosco ancora di persona, ma lui e il suo socio Bobbi, hanno prenotato nella
nostra locanda e allora sarà fuoco e fiamme! Speriamo, sono proprio stanca di
fare la locandiera. Stanca… (viene
interrotta dalla figlia Ernestina che entra da sinistra).
ERNESTINA:
stanca di cosa mamma? (Giacoma si
spaventa).
GIACOMA:
ah sei tu! Mi hai spaventata! Vuoi proprio sapere di cosa sono stanca? Sono
stanca di stare sempre qui da sola!
ERNESTINA:
perché dici così mamma! Io non conto proprio nulla per te?
GIACOMA:
non dire sciocchezze, “figlia incrata”! Con che coraggio vieni a chiedermi se
tu non conti per me? Ma se ti si vede soltanto quando è l’ora di sedersi a
tavola!
ERNESTINA:
ti stai sbagliando mamma?! Non ricordi che torno a casa anche per dormire!
GIACOMA:
sapessi che fortuna è questa! Non c’è una volta che tu mi abbia tenuto
compagnia, né che tu mi abbia dato un aiuto in locanda! Siamo sempre state io e
Giannina.
ERNESTINA:
mamma, stai perdendo la memoria? Giacinta non la conti? (Pensando che la madre non abbia capito) La cameriera Giacinta… che
serve a tavola…
GIACOMA:
Ernestina non prendermi in giro! Io ragiono ancora! So chi è Giacinta. (Al pubblico) ce ne sarebbe da dire
anche su di lei se volessi! Io parlavo di te che non mi dai nessun aiuto. Ma
fra poco le cose cambieranno. Proprio così!
ERNESTINA:
(molto preoccupata) in che senso le
cose cambieranno? Mammina cara… non vorrai forse cacciarmi di casa vero?
GIACOMA:
forse dovrei. Potrebbe essere l’occasione giusta perché tu cambi il tuo atteggiamento!
Comunque non era questo ciò a cui mi riferivo. Le cose cambieranno perché… mi
sposerò presto!
ERNESTINA:
(la guarda sbigottita) cosa!? Dici
davvero? Ti sposerai? E con chi? Ma… non pensi più al mio povero padre? (Intanto indica la foto).
GIACOMA:
ovvio che pensi ancora al mio Nino, ma dopo vent’anni che mi ha lasciata, pace
all’anima sua, avrò pure il diritto di rimpiazzarlo. Sbaglio?
ERNESTINA:
eh, dopo vent’anni… forse hai ragione mamma. E se per caso il mio povero padre
non fosse contento di ciò che vuoi fare? E se a causa di questo si rivoltasse
nella tomba!?
GIACOMA:
non dire assurdità! Era talmente grosso che non riusciva a girarsi nel letto da
vivo, figuriamoci che ora riesce a girarsi nella cassa da morto, da morto
stecchito!
ERNESTINA:
mamma, perché poi, devi portare a casa una persona estranea. Se il motivo è la compagnia,
ti prometto che ci starò sempre io con te!
(L’abbraccia).
GIACOMA:
non prendermi in giro Ernestina. Ho detto che sposerò Tommi Carelli e io lo
sposerò. Mi vuol far compagnia “lei”. Non dire stupidaggini! Tu sposerai Carlino
e allora, ciao Giacoma!
ERNESTINA:
(meravigliata) chi sposerai tu? Tommi
Carelli? Quel cantante che canta?
GIACOMA:
i cantanti fanno i muratori ora! Certo che il mio Tommi canta. (Con dolcezza) E quando mi vedrà,
canterà solo per me. Qualcosa non ti va bene forse?
ERNESTINA:
almeno, lo conosci?
GIACOMA:
no. Ma quando lui mi vedrà oggi, non vedrà che me e nullaltro che me.
ERNESTINA:
come? Tu non conosci lui e lui non conosce te?! E tu mi dici che ti sposerà? Mamma,
sei proprio sicura di star bene o devo chiamare il medico? Non spaventarmi
perché sai che ho paura di certe brutte malattie…
GIACOMA:
Ernestina, tua madre ragiona molto bene. Non dico degli spropositi ancora. Ti
ho detto che Tommi perderà la testa per me. Guardami, guarda che figurino sono,
come potrà non perdere la testa per me!?
ERNESTINA:
(la guarda con aria dubitosa).
GIACOMA:
guarda che io sono ancora una bella donna, hai capito?
ERNESTINA:
(fra se) se lo dici tu! Sarai anche
una “bella donna”, ma hai anche una certa età però. Anche Tommi se non ricordo
male è un po’ stagionato, vero?
GIACOMA:
villana che non sei altro. Non parlar male del mio Tommi che ... fra un po’
diventerà anche tuo padre.
ERNESTINA:
mio padre?!
GIACOMA:
beh certo, se mi sposerà.
ERNESTINA:
ah, beh certo, se ti sposerà… vado subito a raccontarlo al mio Carlino (esce di scena a sinistra).
GIACOMA:
vai e non tornare più a farmi perdere tempo! Ora devo prepararmi per… (con dolcezza) il mio Tommi … (Giacoma prende un vestito ed esce dal fondo).
SCENA III
Giannina,
Giacinta e poi Michelino
GIANNINA:
(rientrando dal fondo con una diversa
pettinatura) come sono emozionata… mi sento un’altra Giannina. (Nel frattempo arriva Giacinta da destra).
GIACINTA:
è permesso? (Da fuori).
GIANNINA:
avanti Giacinta…
GIACINTA:
mi scusi signora Giannina, di là c’è Michelino che sta cercando la signora.
GIANNINA:
(preoccupata) Michelino? E chi è
questa signora che sta cercando?
GIACINTA:
è lei naturalmente!
GIANNINA:
ah, per fortuna! (Fra se) volevo ben
vedere che Michelino facesse la corte anche a Giacoma. Cosa vorrà? Che gli sarà
passato per la mente… e proprio oggi che arriva il (con dolcezza) mio Bobbi…
GIACINTA:
ha detto che deve parlarle.
GIANNINA:
ma io non ho nulla da dirgli. Perciò, digli… digli che sono diventata… muta! E che
quindi non posso rispondergli. Per forza, i muti non parlano.
GIACINTA:
potrei invece dirgli qualcos’altro?!
GIANNINA:
perché non ti piace la mia risposta?
GIACINTA:
il fatto è che sembra decisamente esagerata. (Pensa un attimo) però potrei dirgli che non c’è… perché è andata… sulla
luna! Cosa le sembra?
GIANNINA:
vorresti dirgli che sono andata sulla luna? Ma se lo sanno tutti che non ho la
patente! Come potrei ad essere andata fin sulla luna…
MICHELINO:
(da fuori) è permesso? Mi scusi
signora Giannina, ma volevo parlarle prima possibile…
GIANNINA:
(fra se) ormai c’è, che posso fare. Proprio
oggi che deve arivare (con dolcezza) il
mio Bobbi. Avanti. (Entra).
GIACINTA:
(fra se) eppure la storia della luna
non era così male e sono assolutamente sicura che se la sarebbe bevuta. Oramai
è qui!
GIANNINA:
sentiamo ciò che mi deve dire… e si sbrighi, perché aspetto clienti.
MICHELINO:
Signora Giannina, io sono qui per chiedere… la sua mano!
GIANNINA:
(guardandosi la mano) e perché vuole
la mia mano? (Fra se pensando) stai a
vedere che io non gli sono mai interessata ed è sempre stato attratto solo dalla
mia mano!? E pensare che, non mi sembra tutta questa gran bellezza come mano! Caro
Michelino, io gliela darei volentieri la mia mano se non fosse che… il fatto è
che… serve anche a me.
MICHELINO:
forse l’ha già promessa a qualcun altro?
GIANNINA:
stia pur tranquillo che non l’ho promessa proprio a nessuno. (Fra se) figuriamoci che ora io vado in
giro solo con una mano.
GIACINTA:
signora Giannina ha capito che la sto chiedendo in sposa?!
GIANNINA:
(fra se) ci mancherebbe altro! Io mi
sposerò solo con il (con dolcezza) mio
Bobbi.
MICHELINO:
va tutto bene Giannina?
GIANNINA:
benissimo! Michelino, come le ho già detto, anche per questa volta non sono
minimamente interessata alla proposta.
MICHELINO:
Giannina, ho capito tutto. Mi sposi pure per i soldi che il resto non mi interessa.
L’amore verrà in seguito. Basta che ora mi sposi.
GIANNINA:
(fra se) allora non ha capito. I suoi
soldi non mi interessano Michelino. E se ora vuole scusarmi, mi devo preparare.
MICHELINO:
Giannina, non le piaccio proprio per nulla?
GIANNINA:
non è questo il motivo. La ragione è che il mio cuore non batte per lei. Mi
dispiace Michelino ma al cuore non c’è capitano. (Ferso Giacinta) si dice così vero?
GIACINTA:
(al pubblico) secondo voi?
MICHELINO:
mi dia almeno una speranza.
GIANNINA:
sono dispiaciuta ma purtroppo non posso.
MICHELINO:
(con sconforto) non mi rimane che
andarmene. Andrò ad affogare il mio dolore nel vino (esce a destra accompagnato da Giacinta).
GIANNINA:
(fra se) a parer mio potresti pure
andare ad affogare nel Serio! Coraggio Giannina che è tardi.
SCENA
IV
Giannina e Carlino
CARLINO:
(entrando da destra di corsa) com’è
questa faccenda che mi ha raccontato Ernestina? La signora Giacoma si sposa?
GIANNINA:
(si spaventa) mio Dio, smetti di
spaventarmi! Non hai nemmeno un po’ di rispetto per tua madre.
CARLINO:
scusa mamma ma Ernestina mi ha detto che sua madre si sposerà. È vero?
GIANNINA:
si è vero! E io mi sposerò insieme a lei!
CARLINO:
(molto preoccupato) come? Tu e
Giacoma… vi sposerete?
GIANNINA:
che hai capito! Lei si sposa con Tommi Carelli e io con Bobbi Cipetti. Perché
c’è qualcosa che non va forse?
CARLINO:
tu sposerai Bobbi Cipetti?! Il Cipetti quello che canta?
GIANNINA:
no, quello che zufola! Ovvio che sia quello che canta!
CARLINO:
ma sei proprio sicura di volerlo sposare? È un cantante!?
GIANNINA:
sono convinta al mille per diecimila. Io farò perdere la testa a Bobbi e lui mi
sposerà.
CARLINO:
mamma, ma non lo conosci nemmeno! Poi, pensa a cosa potrebbe dire il mio povero
padre, vale a dire il tuo povero marito?
GIANNINA:
cosa vuoi che dica il mio povero Gino se è morto vent’anni fa?!
CARLINO:
so bene che è morto, e se non ricordo male ricordo anche che è morto lo stesso
giorno del Nino di Giacoma.
GIANNINA:
bravo. Nonostante ciò il mio Gino ha avuto un trattamento migliore del Nino di Giacoma.
Ricordalo!
CARLINO: me lo avrai detto almeno un centinaio
di volte. Ma ora che hai intenzione di sposarti un’altra volta, cosa potrà
pensare il mio povero papà?
GIANNINA:
non sapevo che i morti potessero pensare?!
CARLINO:
lasciamo perdere! (Guardandola bene) e
poi, non sei un po’ avanti negli anni per sposarsi?
GIANNINA:
screanzato! Come ti permetti di parlare così a tua madre? Forse non sai che io
ho delle qualità nascoste.
CARLINO:
sì! Sono nascoste talmente bene che non si vedono per nulla!
GIANNINA:
è mai possibile che tu mi prenda costantemente in giro?
CARLINO:
mamma, però tu sai che ti voglio bene (le
si avvicina per baciarla).
GIANNINA:
(si allontana) Giuda di un Giuda. Tu
non mi compri con queste false smancerie!
CARLINO:
macché smancerie mamma, io ti voglio bene davvero. Sei proprio, proprio sicura
di volerti di sposare? Ma a me non pensi?
GIANNINA:
e tu pensi a me?
CARLINO:
in continuazione. Sempre. Come per esempio ora che avrei… bisogno di mille lire
perché devo…
GIANNINA:
(interrompendolo) lo sapevo. Lo
sapevo. Prendi il tuo mille lire e vai fuori di qui. Ora devo farmi bella per
il (con dolcezza) mio Bobbi.
CARLINO:
Bobbi… sai che sembra il nome di un ca ... (Viene
interrotto da Giannina).
GIANNINA:
sei ancora qui? Esci ti ho detto! Sparisci. (Carlino esce di scena a destra).
I SCENA
Giacoma,
Giannina e Giacinta
GIACINTA. (Entra in scena e inizia a sistemare il tavolo).
GIACOMA:
sento il cuore che sta battendo a duemila all’ora! Cosa dico duemila, tremila! Signore
ti prego, fa che Tommi si innamori di me oggi.
GIANNINA:
e io Giacoma?! Il mio cuore batte a cinquemila all’ora.
GIACOMA:
Giannina, guarda Giacinta come sta sistemando la tavola… (Giacinta è seduta e sistema il tavolo, a volte però si appisola).
GIANNINA:
che sta facendo?
GIACOMA:
non vedi? Si sta appisolando!
GIANNINA:
hai ragione! (Verso Giacinta)
Giacinta, svegliati! La paghiamo per dormire ora! Ti stavo dicendo che mi sento
tanto emozionata anch’io…
GIACOMA:
ora guardami un attimo… (Giannina la
guarda in viso) Giannina, sei rossa in viso come… come… un pomo!
GIANNINA:
è l’emozione! E poi perché sarei rossa come un pomo e non rossa come un
pomodoro?
GIACOMA:
e chi ti dice che quando io ho detto che eri rossa come un pomo non era il
diminutivo di pomo… doro?
GIANNINA:
e da quando usi i diminutrivi!?
GIACOMA:
ora va di moda così! Sei arretrata di cento anni Giannina! (Verso Giacinta, che ha sentito tutto e che sta sistemando il tavolo)
forse non è vero Giaci!?
GIACINTA:
certo signora Giac!
GIANNINA:
(le guarda incredula) ma che state
dicendo!? Che sciocche! So molto bene che pur di vincerla su di me faresti
passare persino… il mitra del papa per un’arma.
GIACINTA:
(spaventata) un’arma? E dove
l’avrebbe il Papa un’arma!
GIACOMA:
Giacinta, secondo te, dove potrebbe averla un’arma il Papa se non… nel pomo
d’Adamo!
GIACINTA:
ha proprio ragione signora Giacoma, io avevo pensato subito ad un’arma da fuoco
e non all’arma del pomo!
GIANNINA:
con voi non ho più speranza!
GIACINTA:
a proposito di speranza, il signor Speransa Michelino, prima di andarsene
stamattina, ha voluto sapere a tutti i costi per chi batteva il suo cuore, signora
Giannina.
GIANNINA:
Giacinta, spero proprio che tu non glielo abbia detto!
GIACINTA:
(con timore) ho dovuto dirglielo… (non sa che scusa prendere) mi ha
costretto con la forza signora Giannina!
GIANNINA:
non ti avrà frustata o minacciata con un coltello o con una pistola…
GIACINTA:
no, però…
GIANNINA:
“però” un bel niente, non dovevi rivelargli nulla, e basta! Potevi dirgli che
batteva solo per me altrimenti… sarei morta senza. Oramai… la frittata è fatta (si sentono dal di fuori urla di gioia da
parte di fans a indicare l’arrivo dei due cantanti). Giacoma sono arrivati!
(Le due donne non sanno che fare).
GIACOMA:
stanno arrivando i nostri “Amori”. Senti Giannina, senti come ha rincominciato
a battere forte il mio cuore. (Le mette
la mano sul petto a destra).
GIANNINA:
Giacoma, batte talmente forte che si è spostato a destra?!
GIACOMA:
(spostandole la mano a sinistra) mamma
mia, sono così tanto emozionata che non so più nemmeno quello che sto facendo!
II
SCENA
Giacoma, Giannina,
Giacinta, Tommi e Bobbi
Entrano
i due cantanti. Si vedono i flash, si sentono applausi ed urla dei loro fans.
Le due donne sono tanto emozionate. Da qui in avanti i due uomini saranno
attratti dalle due donne ma non come le donne avevano gia deciso e cioè: a Tommi piacerà Giannina
e a Bobbi piacerà Giacoma.
GIACOMA:
che piacere ospitare due celebrità come voi…
GIANNINA:
(verso il pubblico) avete visto come
sono belli?! Mi presento: sono Giannina (Giannina
porge la mano a Bobbi, ma gliela presenta Tommi che appare folgorato dalla sua
bellezza).
TOMMI: piacere Tommi.
GIACOMA:
piacere Giacoma. Io sono la titolare della locanda e lei è la mia socia. (Vuole dar la mano a Tommi, invece gliela
porge Bobbi che appare folgorato anche lui dalla bellezza della donna).
BOBBI: piacere signora Giacoma. Che onore.
GIACOMA:
benvenuti, benvenuti, nella locanda “I Sempre Verdi”. (Giacinta si avvicina alle due donne).
GIACINTA:
e a me non mi presentate?
GIACOMA:
tu? E cosa c’entri tu?
GIACINTA:
la cameriera deve sempre essere presentata ai clienti!
GIANNINA:
a si? E dov’è scritto questo?
GIACINTA:
è scritto nel copione che voi due non seguite mai, neppure nelle prove.
GIACOMA:
meglio che la presentiamo, altrimenti questa è capace di lasciare il teatro. Tommi,
Bobbi vi presento la nostra sguattera Giacinta.
GIACINTA:
(verso le due) cameriera c’è scritto
sul copione!
GIACOMA:
oh scusami, “Cameriera”. (Giacinta
stringe la mano ai due).
GIANNINA:
venite a sedervi, sarete stanchi! Giacinta intanto vai a preparare l’aperitivo.
(Giacinta esce dal fondo. Le due donne si siedono al centro aspettando
che i loro amori le seguano. Invece i due uomini si mettono vicino alle loro
amate. Cioè, in ordine: Tommi Giannina Giacoma Bobbi. Le due donne non sono contente e si mettono d’accordo a gesti per
trovare una scusa e alzarsi).
GIACOMA:
Giannina, guarda li dietro!
GIANNINA:
subito! Scusate! (Si alzano, fingono di
fare qualcosa e poi vanno a sedersi vicino all’amore desiderato da tempo. Cioè,
in ordine: Tommi Giacoma Giannina Bobbi.
Ora sono i due uomini che non sono molto contenti dello scambio) allora,
dicevamo che eravate stanchi.
TOMMI: siamo parecchio stanchi! Abbiamo tenuto
veramente molti concerti e macinato tanti chilometri in due mesi! Ed ora
riposiamo un po’ dopo questa lunga tournè!
GIANNINA:
(si gira verso Giacoma) cosa vuol
dire tournè?
GIACOMA:
vuol dire che erano qui intorno.
BOBBI:
(verso Giacoma) signora Giacoma è
molto elegante con il vestito che indossa.
GIACOMA:
(si gira) ah grazie. (Fra se) cosa vorrà da me questo Bobbi, che
guardi la sua Giannina (poi si rigira a
guardare Tommi).
TOMMI: (verso
Giannina) anche a lei Giannina, il vestito che indossa le dona moltissimo!
GIANNINA:
(si gira) ah, grazie. (Fra se) cosa vorrà da me questo Tommi, che
guardi la sua Giacoma (poi si rigira a
guardare Bobbi incantata).
GIACOMA:
Tommi, sa che abbiamo visto tutti i suoi concerti trasmesse in televisione?
GIANNINA:
(fra se) ma cosa gli racconta! Un
concerto solo hanno trasmesso! Uno!
BOBBI:
se l’avessi saputo Giacoma, le avrei fatto una dedica personale. Avrei detto: dedicato
alla donna più graziosa del mondo.
GIANNINA:
(fra se) perché non le dice a me
quelle belle parole invece di dirle a Giacoma!
GIACOMA:
(non sa che dire) a me sembra che
anche Giannina meriti e i suoi complimenti. Vero Bobbi?
TOMMI: certamente! È la donna più sensuale che
abbia mai visto.
GIACOMA:
(fra se) questi due vogliono farmi impazzire!
GIANNINA:
io sensuale?
GIACOMA:
infatti, di Giannina si può dire di tutto, ma non che sia sensuale!
GIANNINA:
sei gelosa per caso? (Facendo la
sofisticata) chissà quante altre persone mi hanno trovato sensuale invece!
GIACOMA:
(fra se) se tu sei sensuale io sono
TOMMI: sì grazie!
BOBBI:
e a me non l’offrite, Giacomina?
GIACOMA:
certamente! Giannina, per favore, controlla che Giacinta abbia finito di
preparare l’aperitivo per i nostri ospiti. (Vedendo
che Giannina fissa imperterrita Bobbi e non si alza) Giannina ti alzi
oppure devo andare a chiamare il carro degli attrezzi?
GIANNINA:
cosa? Oh si certo, certo, vado immediatamente (si alza ed esce di scena dal fondo).
TOMMI: faccia pure con calma Giannina, mi
raccomando. Piuttosto stia attenta a non farsi male (con gentilezza).
BOBBI:
(verso Giacoma) che voce dolce ha
Giacoma. Sembra recitare poesie ogni volta che parla…
GIACOMA:
(molto frastornata si gira a guardare Tommi)
grazie. Scusate, vado ad aiutare Giannina. (Esce
di scena dal centro).
III
SCENA
Bobbi, Tommi e
Michelino
MICHELINO:
(entra da destra ubriaco) dov’è quel
disgraziato!
BOBBI:
e chi è quest’ uomo?
TOMMI: è ubriaco fradicio a quanto sembra.
BOBBI:
(a Michelino) cerca qualcuno?
MICHELINO:
certo che cerco qualcuno! Il cane di Giannina!
TOMMI: qui dentro, di cani non ne ho visti. Sarà
fuori sicuramente.
MICHELINO:
no! Il cane che dico io è venuto dentro di sicuro!
BOBBI:
siamo arrivati da tempo alla locanda e di cani non ne abbiamo visto.
TOMMI: (verso
Bobbi) non ci sta più con la testa! È sicuro che sia il cane di Giannina?
MICHELINO:
certo… (prende dalla tasca un biglietto e
legge) cerco un certo… Bobbi.
BOBBI:
Bobbi? Io mi chiamo Bobbi!
MICHELINO:
(guardandolo bene) come ho fatto a
non capirlo prima, con quella faccia che si ritrova!
BOBBI:
lei, come si permette di offendermi! Io non la conosco nemmeno!
MICHELINO:
allora mi presento subito: Michelino Speransa. E poi io, mi permetto tutto
quello che voglio quando si tratta di Giannina.
BOBBI:
ah beh, se si tratta di Giannina allora deve parlare con il mio amico.
MICHELINO:
(voltandosi verso Tommi) senta bene
quello che ho da dirle, signor Bobbi…
TOMMI: (interrompendolo)
ah beh, se vuol parlar con Bobbi, allora deve parlare con il mio amico.
MICHELINO:
(voltandosi verso Bobbi) guardi che Giannina…
BOBBI:
le ho già detto che di Giannina, deve
parlare con lui!
MICHELINO:
(perdendo la pazienza) ma voi due ragionate?
Non è che per caso avete bevuto un po’ troppo?
BOBBI:
per il momento no. Lei invece?
MICHELINO:
io? Un bianchino e basta!
TOMMI: è proprio sicuro che si tratti solo di un
bianchino e nient’altro?
MICHELINO:
(pensando fra se) certamente! E posso
anche provarglielo. Allora: sono andato da Giuseppe e ne ho bevuto uno. Ed è
uno. Uno l’ho bevuto da Cesare e perciò è sempre uno. Uno da Geremia, uno da
Bartolo e uno l’ho bevuto da Miglio. Ed è sempre uno. (Verso i due) come vi avevo detto soltanto un bianchino!
TOMMI: sa fare proprio bene i conti. È proprio
bravo!
IV SCENA
Bobbi, Tommi,
Michelino e Giacinta
GIACINTA:
(entrando dal fondo fra se) mamma mia
c’è Michelino! (Verso Michelino) perché
è venuto Michelino?!
MICHELINO:
ti avevo avvisata che sarei venuto per Giannina… (viene interrotto da Giacinta).
GIACINTA:
(cercando di non far capire ai due il
vero motivo per cui Michelino è lì) certo… però ora Giannina è impegnata e…
le farà l’offerta per la vostra associazione in un altro momento.
MICHELINO:
Giacinta, hai bevuto anche tu?
GIACINTA:
(spingendolo verso l’uscita a destra)
ci mancherebbe altro. (Rientrando) c’è
sempre qualcuno che raccoglie soldi! Siamo in ritardo con l’aperitivo perchè vogliamo
servire insieme dei pasticcini.
TOMMI: non disturbatevi tanto…
GIACINTA:
è un onore, non un disturbo per noi. Ora scusatemi (esce dal fondo).
TOMMI: chissà che voleva quell’ubriacone di
prima…
BOBBI:
Tommi, io non penso a quel tipo, io non vedo l’ora che torni il mio bel
fiorellino.
TOMMI: hai ragione Bobbi. Ma hai visto che belle
ragazze!?
BOBBI:
erano più che belle, sembravano… delle dee.
TOMMI: ora non esageriamo. Mi sono innamorato di
Giannina a prima vista e avrei voluto che si fosse seduta vicino a me. Invece si
è seduta vicino a me… Giacoma.
BOBBI:
stai attento a come parli della donna della mia vita, la mia Giacoma.
TOMMI: quanto è bella la mia Giannina!
BOBBI:
la mia Giacoma non è da meno! Speriamo che non siano già sposate!
TOMMI: non credo proprio, Giannina non portava
la fede.
BOBBI:
io non ho guardato la mano di Giacoma… però ho notato una cosa che non mi è
molto piaciuta: la tua Giannina continuava a guardarmi. Cosa avrà voluto da me!
TOMMI: e io invece ho notato che la tua Giacoma guardava
imperterrita me! Sarà normale?
BOBBI:
non so, spero che non siano strabiche perché io avevo mia madre che mi faceva
una certa impressione con quegli occhi. Meglio che non ti dica!
TOMMI: sono sicuro che la mia Giannina ci veda
benissimo! (Fra se) speriamo sia così!
BOBBI:
nemmeno la mia Giacoma è guercia ne sono sicuro. (Fra se) speriamo sia così.
V
SCENA
Tommi, Bobbi,
Ernestina e Carlino
ERNESTINA:
(entrando da sinistra con Carlino) come
hanno potuto le nostre madri abbandonare due celebrità come voi? Dove sono
andate?
TOMMI: sono andate a preparare gli aperitivi e i
pasticcini.
BOBBI:
(con un certo timore) scusate, se voi
siete i figli, ciò vuol dire che Giacoma e Giannina sono sposate?!
CARLINO:
mia madre Giannina è stata sposata.
ERNESTINA:
anche mia madre Giacoma è stata sposata.
Tommi -BOBBI: “State sposate”?
CARLINO:
“State” perché ora sono vedove. Tutte e due. (Tommi e Bobbi si girano verso il pubblico e alzano i pugni in segno di
vittoria per la notizia).
TOMMI: per caso, ma solo per caso, portano gli
occhiali?
ERNESTINA:
no… non portano occhiali. Mia madre sono sicura di no.
CARLINO:
nemmeno la mia li porta, a quanto mi risulta.
BOBBI:
(facendo segni incrociati con le dita)
… comunque, ci vedono bene? Non hanno difetti?
CARLINO:
difetti?
ERNESTINA:
figuriamoci se hanno difetti di vista! (Tommi
e Bobbi si dimostrano preoccupati) vedono tutto e non scappa loro proprio
nulla. Io non so come facciano! (Tommi e Bobbi
si sentono sollevati).
TOMMI: per fortuna! Solo per sapere… sono disponibili
“Sulla piazza”?
CARLINO:
“Sulla piazza” !?
ERNESTINA:
(verso Carlino) sono andate in piazza
o sono andate a preparare gli aperitivi?
BOBBI:
scusate, voleva dire, se per caso sono già state promesse a qualcun altro.
ERNESTINA:
ho capito! Sempre solo per sapere… ma proprio solo per sapere, non è che ci
avete fatto un pensierino?
TOMMI: è inutile nasconderlo. Signor Carlino, mi
sono innamorato di sua madre Giannina.
BOBBI:
invece io, signorina Ernestina, mi sono innamorato di sua madre Giacoma. (Ernestina e Carlino si guardano, fanno delle
facce strane e si mettono a ridere).
TOMMI: come mai ridete ora!?
ERNESTINA:
nulla, nulla… comunque, non abbiate timore perché le nostre madri sono libere
di fare come meglio credono e vogliono.
VI
SCENA
Tommi, Bobbi,
Ernestina, Carlino, Giacoma e Giannina
Nel frattempo entrano le due donne e
chiamano i due cantanti perché da fuori la locanda li stanno reclamando.
GIACOMA:
Tommi, Bobbi, vi cercano fuori dalla locanda per fare delle foto…
GIANNINA:
li abbiamo sentiti persino dalla cucina… (i
due uomini fissano gli occhi delle donne temendo che siano strabiche).
TOMMI: avanti Bobbi, usciamo a firmare un po’ di
autografi e a fare foto. Solo per cinque minuti però! Mi aspetti Giannina.
BOBBI:
si certo, cerchiamo di fare in fretta perché comincio sentirmi stanco (escono di scena a destra). Mi aspetti
Giacoma.
GIACOMA:
Giannina seguiamoli. Saranno i nostri mariti, giusto!?
GIANNINA:
di questo ne sono sicura. Andiamo… (li
seguono).
VII SCENA
Carlino
e Ernestina
CARLINO:
Ernestina, li hai sentiti? A Tommi piace mia madre e a Bobbi piace la tua. Tutto
l’opposto di quello che le nostre madri vogliono! E chi glielo dice ora?
ERNESTINA:
che tragedia Carlino quando lo scopriranno! Non si guarderanno più in faccia. Saranno
costrette a vendere persino la locanda. Vedo già la scritta: vendesi per tragedia
familiare…
CARLINO:
Ernestina non farne un dramma! Magari la prenderanno bene! E se glielo
dicessimo noi? Nel modo più giusto ovviamente!
ERNESTINA:
non ci penso nemmeno! E se cercassimo invece di farli innamorare dell’altro! Cioè
di far cambiare loro innamorato insomma.
CARLINO:
è impossibile che ora mia madre cambia idea, testona com’è! Mi ricordo ancora
quando aveva deciso di cambiare tutti i tavoli della locanda. Lei non li voleva
in ciliegio, in noce. No! Lei voleva il tavolo di Pitagora!
ERNESTINA:
hai proprio ragione Ernestina. Ora che ci penso mia madre è peggio della tua. Pensa
che è convintissima sia il sole a girare intorno alla terra. E lì a litigare! Ma
la ragione è sempre la sua.
CARLINO:
sei proprio sicura? Perché, io l’ho sentita dire che era la terra che girava…
ERNESTINA:
per forza, in quell’occasione, aveva dei capogiri e le sembrava girasse tutto.
CARLINO:
cosa possiamo fare? Chissa che delusione per quelle due donne!
ERNESTINA:
non facciamo nulla! Sono grandi abbastanza! Senti, senti che stanno arrivando. Andiamocene.
(Escono di scena a sinistra solo un
attimo prima che i quattro rientrino).
ATTO
SECONDO
VIII SCENA
Giannina,
Giacoma, Tommi e Bobbi
GIANNINA:
quante foto che hanno fatto e quanti autò… autòdròmi hanno firmato!
TOMMI: (con
molta gentilezza) autografi Giannina, autografi. (Giannina colpita dalla gentilezza di Tommi abbassa lo sguardo e si
muove con aria sognante).
GIACOMA:
spesso Giannina si confonde. (Verso Tommi
per attirare la sua attenzione) mi dica Tommi, ma è sempre così con i
vostri fard?
BOBBI:
(con molta gentilezza) fans Giacoma;
fans. Si Giacoma. Sempre così (Giacoma colpita
dalla gentilezza di Bobbi abbassa lo sguardo e si muove con aria sognante).
GIANNINA:
anche Giacoma spesso si confonde.
GIACOMA:
(risentita) poche volte però! Sediamoci
ora! (Le donne vanno siedono al centro e
gli uomini siedono vicino alla rispettiva amata questa volta. Cioè: Tommi Giannina
Giacoma Bobbi. Le donne non si spostano
perché cominciano ad apprezzare i complimenti dell’altro. Fra le due donne
comincia a nascere imbarazzo).
BOBBI:
noi siamo sempre circondati da tanta gente che vogliono foto e autografi.
TOMMI: la nostra vita sembra una bella vita, ma
a volte è difficile. Non siamo mai liberi di fare ciò che vogliamo perché se ci
riconoscono, finisce la nostra libertà.
GIACOMA:
vi capisco Tommi, è il prezzo da pagare per essere famosi. (Verso Giacinta in cucina) Giacinta puoi servire in tavola!
GIACINTA:
(arriva e mette in tavola il tutto. Versa
da bere a tutti tranne che a Giannina. Spesso si sofferma a guardare i due
divi).
GIANNINA:
dicevamo Bobbi, che insomma è sempre circondato da tanta gente!
BOBBI:
è quasi sempre così purtroppo.
TOMMI: (sporgendosi
verso Giannina) Giannina non beve con noi?
GIANNINA:
sono ostemia. Grazie Tommi. (Contenta e
timida).
BOBBI:
Giacoma! Con che grazia alza il bicchiere (con
tanta gentilezza).
GIACOMA:
(con timidezza) Tommi, è il mio modo
di fare.
TOMMI: Giannina, non vedo l’ora di scoprire
tutte le sue qualità nascoste.
GIANNINA:
(con timidezza) cosa dice Tommi !?
TOMMI: (con
gentilezza) che ha capito?! Volevo dire le sue qualità… di persona perbene.
GIANNINA:
le mie qualità saranno senz’altro poche in confronto alle sue.
BOBBI:
(con gentilezza) Giacoma, dov’è stata
tutto questo tempo?!
GIACOMA:
qui, sempre in locanda.
BOBBI:
(con gentilezza) un fiore così bello
nascosto in una locanda mentre aveva bisogno di essere innaffiato da me!
GIACOMA:
(con timidezza) cosa dice Bobbi…
BOBBI:
(con gentilezza) che ha capito?! Volevo
solo dire che ora mi prenderò io cura di lei…
GIACOMA:
(con timidezza) mi sta facendo
arrossire…
GIACINTA:
(al pubblico) io non ho ancora capito
nulla. Mah! (Alzando la voce) in
cucina sono pronti anche dei panini imbottiti se vi interessa (esce dal fondo).
GIACOMA:
Giannina, portiamo ai nostri ospiti i panini imbottiti! Si alzano tutte e due per prendere i panini. Rientrano subito. Stanno
per scambiarsi di posto come la prima volta ma si fermano. Si vede legge imbarazzo
tra loro. Poi decidono di sedersi come prima: Tommi Giannina Giacoma Bobbi.
GIANNINA:
Tommi lo assaggi!
GIACOMA:
Bobbi lo provi!
TOMMI: (assaggiando
il panino) scommetto che è stata lei Giannina ad imbottirlo con le sue
manine così delicate (le prende la mano).
GIANNINA:
(contenta, timida e infatuata) si,
sono stata proprio io, Tommi.
BOBBI:
scommetto che lei Giacoma, l’avrà scelto dal fornaio con le sue manine così
morbide (le prende la mano).
GIACOMA:
(contenta, timida e infatuata) si
sono stata proprio io, Bobbi. (C’è un
attimo di silenzio, le due coppie si contemplano con gli occhi).
IX
SCENA
Tommi, Bobbi,
Giacoma, Giannina e Giacinta
GIACINTA:
(rientra dal fondo si posiziona dietro
alle due coppie) ma a Giannina non piaceva Bobbi, questa mattina? E a Giacoma
non piaceva Tommi? È tutto molto più interessante delle telenovelas che
trasmettono in televisione! (Esce di
scena dal fondo).
TOMMI: come sto bene con lei Giannina! Ora però
credo sia il caso che io e Bobbi si vada nelle nostre camere a fare un bel
bagno. Mi piange il cuore lasciarla, Giannina, ma credo di emanare un cattivo
odore. Lei non sente?
GIANNINA:
(estasiata) Bobbi, io non sento nessun
cattivo odore… anzi!
BOBBI:
mi piange il cuore lasciarla ma ora andiamo a farci farci belli per voi.
GIACOMA:
(estasiata) più belli di così, che
cosa vuole diventare? Il sbronzo di Riace?
I
due si alzano piano piano lasciando le mani delle donne lentamente. Anche mentre
si allontanano per uscire hanno solo occhi e sguardi per le due amate. Le donne
rimaste sole si sentono un po’ in imbarazzo, perché sanno di amare l’altra
persona rispetto a quella immaginata. Ed è lo stesso per entrambe. (Esce).
I SCENA
Giannina
GIANNINA:
(disperata) mamma mia cosa mi è
successo! Gino, aiutami tu dall’oltretromba! Mi sono innamorata di Tommi, il Tommi
che piace a Giacoma! Come farò guardare ancora in faccia la mia migliore amica!?
(Molto compiaciuta ora) hai visto
Gino come come mi guardava Tommi? E che paroline dolci? E come era gentile? (Tornando disperata) no! Via questi
brutti pensieri! Povera Giacoma che pugnalata nella schiena le sto per dare! Lei
penserà che io sia innamorata ancora di Bobbi, invece…
II SCENA
Giannina
e Carlino
CARLINO:
ciao mamma?
GIANNINA:
(spaventandosi) ah sei tu!
CARLINO:
perché chi pensavi che fosse?
GIANNINA:
villano, non rispondere così a me! Anche se questa è casa tua non devi entrare
così all’improvviso!
CARLINO:
scusa mamma. Sei sicura di stare bene?
GIANNINA:
sto come al solito! Come vuoi che stia! A volte fai di quelle domande Carlino! Non
vedi che …
CARLINO:
stai calma mamma! Volevo sapere solo come stavi perché sembri troppo nervosa.
GIANNINA:
(mentre si mangia le unghie) nervosa,
io? Da quando, io, sono nervosa?! Mai! Mi hai visto ancora nervosa forse?
CARLINO:
non dire che quella volta che papà era tornato a casa dall’ospedale ormai morto,
non eri nervosa forse!?
GIANNINA:
ah sì, quella volta si. Per forza, mi avevano rimandato a casa nella cassa da
morto una persona che non era il mio Gino!
CARLINO:
devo ammettere che in quell’occasione avevi tutte le ragioni per essere nervosa.
Ricordo anche di quella domenica mattina che sei andata a messa e che non ti si
poteva nemmeno guardarti da quanto eri nervosa…
GIANNINA:
non ricordarmi quella domenica!
CARLINO:
non mi hai mai detto cos’era successo però!?
GIANNINA:
se ci ripenso! Ero andata a messa e mi sono seduta negli ultimi banchi, come
faccio di solito. E non mi sono addormentata?! Mi sono svegliata quando la
funzione era finita e in chiesa non c’era più nessuno. Che vergogna!
CARLINO:
capisco, ma sei rimasta nervosa per un mese intero ricordo!
GIANNINA:
la faccenda non si è finita lì. La gente che incontravo per strada mi dicevano:
“La prossima volta indossi il pigiama quando viene a messa”! “Avrebbe dovuto prenotare
tutto il banco e sarebbe stata più comoda” !? Non farmi ricordare!
CARLINO:
io mamma, volevo solo sapere perché oggi sei così nervosa…
GIANNINA:
Carlino, stai prendendo lumaconi per lumache. Io non sono nervosa!
CARLINO:
(cercando di indagare) sarà forse per
il tuo amore Bobbi che sei così?
GIANNINA:
(ricordando ciò che è successo. Fra se)
povera Giacoma! Che anche Cralino abbia capito qualcosa della mia situazione? Non
credo, lui non ha occhi che per la sua Ernestina. (Verso Carlino) stai forse vaneggiando?
CARLINO:
no, ma è probabile che non ti interessi più?
GIANNINA:
(fra se) Signore aiutami! (Verso Carlino) non dire sciocchezze! E poi,
perché non dovrebbe interessarmi più Bobbi!? Coraggio, sentiamo! (Fra se) Giacoma perdonami!
CARLINO:
ma non saprei… forse perché sei interessata ad un’altra persona ora…
GIANNINA:
(arrabbiata) Bobbi non c’entra nulla,
perché mi piace ancora! Sei contento adesso?
CARLINO:
con te non si può parlare quando sei così… ora vado, che forse è meglio (esce a destra).
GIANNINA:
si, forse è meglio che tu vada! (Fra se)
povera la mia amica Giacoma, cosa le ho fatto!? Come farò ora!? Come farò a
dirle quello che il mio cuore sente!?
III SCENA
Giannina
e Giacinta
GIACINTA:
(entrando dal fondo) non si è ancora
preparata?
GIANNINA:
(fra se) ecco che ne arriva un’altra.
Che interessa a te se non sono ancora andata a prepararmi…
GIACINTA: (non
si trattiene ed esce subito dal fondo) non è aria! È meglio che vada in
cucina. (Fra se) non vedo l’ora di scoprire
come prosegue la telenovelas…
GIANNINA:
sì, va! È meglio!
IV SCENA
Giannina
e Tommi
TOMMI: (entrando da sinistra)
è
permesso? Posso disturbarla Giannina…
GIANNINA:
certo Tommi! Venga, venga pure. (Verso il
pubblico con aria sognante) è qui per me!
TOMMI: Giannina, non so se avrò il coraggio di dirle
quello che ho dentro il mio cuore…
GIANNINA:
(felice verso il pubblico) ci siamo, ci
siamo! (Ricordandosi poi di Giacoma si
rattrista) ci siamo, ci siamo. È la fine dell’amicizia con Giacoma.
TOMMI: (molto
impacciato) Giannina, non so come dirle… la sua bellezza, i suoi modi così gentili
e le sue orecchie…
GIANNINA:
(fra se) cosa c’entreranno le mie
orecchie ora…
TOMMI: la sua eleganza, tutto di lei Giannina mi
ha stregato…
GIANNINA:
non dica così…
TOMMI: Giannina, vuole
sposarmi?
GIANNINA:
(raggiante) Tommi, il mio cuore batte
a settemila all’ora… alla mia età, una proposta di matrimonio…
TOMMI: ma sembra ancora tanto giovane invece.
GIANNINA:
(un po’ risentita) sembro?!
TOMMI: (affrettandosi
a riparare all’ errore) no Giannina, lei è tanto giovane che sembra ancora
una ragazzina. (Con tenerezza) allora,
che mi risponde!?
GIANNINA:
(sognante) ma certo Tommi, sono
onorata... (verso il pubblico disperata)
povera Giacoma, povera me!
TOMMI: stasera daremo l’annuncio. Le va bene Giannina?
GIANNINA:
tutto quello che lei vuole Tommi.
TOMMI:
vado a finire di cambiarmi. A dopo Gianninnuccia! (Esce).
GIANNINA.
A dopo! (Fra se) povera Giacoma, di
sicuro non mi saluterà più e sicuramente sarò costretta a vendere la locanda. (Esce).
V SCENA
Giacinta
GIACINTA:
(entra. Al pubblico) sono proprio
curiosa di sapere come andrà a finire. Mi
sento persino io un personaggio di questa telenovelas. Voi che dite? Ora forse
è meglio che vada in cucina, se non voglio vedere la fine anche del mio bel
pollo (esce dal fondo).
VI SCENA
Giacoma
e Giacinta
GIACOMA:
(rientrando da destra) continuo a pensare
a quello che mi è successo! Cosa mi è capitato!? Come potrò rivolgermi di nuovo
alla mia migliore amica Giannina! Nino, aiutami tu da dove sei (nel frattempo guarda in alto e poi in basso alludendo
di non sapere se si trovi in paradiso o all’inferno) chi avrebbe mai
pensato che una cosa simile potesse capitare proprio a me!? (Molto compiaciuta) hai visto Nino come mi
guardava Bobbi? Che paroline dolci? E come era gentile? (Tornando disperata) no! Via questi brutti pensieri! Povera Giannina
che pugnalata nella schiena le sto per dare! Lei penserà che io sia ancora
innamorata di Tommi, invece…
GIACINTA:
(uscendo dal fondo) non è ancora
andata a cambiarsi!
GIACOMA:
senti carina, io sono la padrona qui! E fo chèl che a go òia in de me cà!
GIACINTA:
la ringrazio per la “carina”. (Fra se)
una bellezza come la mia è rara di questi tempi. (Al pubblico) avete visto quanto è intrattabile? È per colpa del
suo nuovo amore.
GIACOMA:
cosa hai detto? Cerca di non fare la furba con me!
GIACINTA:
ho solo detto che… è di cattivo umore. Lo chieda pure al pubblico se non mi
crede.
GIACOMA:
va in cucina per favore. Sono nervosa perché ho avuto l’impressione che ci
fosse qualcuno che mi spiava dalla finestra.
GIACINTA:
come? Qualcuno la spiava? Non mi faccia ridere! (Al pubblico) l’avete sentita? “Qualcuno la spiava”! Probabilmente,
era cieco!
GIACOMA:
ti ricordo che io non sono ancora da “buttar via”! Quindi bada a come parli, va
in cucina o ti licenzio all’istante.
GIACINTA:
vado, vado. (Al pubblico) oppure quel
qualcuno sarà stato ubriaco di sicuro… (mentre
esce dal fondo).
GIACOMA:
mi mancavano le battute di Giacinta ora… già sono tanto preoccupata per quello
che ho fatto a Giannina. Perdonami Giannina!
VII SCENA
Giacoma
e Bobbi
BOBBI:
(entrando all’improvviso da destra)
Giacoma le devo parlare.
GIACOMA:
(spaventandosi) ah, è lei Bobbi! Mi
ha spaventata!
BOBBI:
Giacomina mia dagli occhi meravigliosi e splendenti!
GIACOMA:
(sognante) ma Bobbi, cosa dice!?
BOBBI:
le voglio dire tutto quello che sento, Giacoma. Lei ha colpito il mio cuore con
la sua bellezza e con la sua regalità.
GIACOMA:
(estasiata) Bobbi, è troppo per me
quello che sta dicendo.
BOBBI:
non è mai troppo per lei… Giacoma. Giacoma, vuole sposarmi?
GIACOMA:
(estasiata) Bobbi, lei mi fa
arrossire. Alla mia età, una proposta di matrimonio… non me l’aspettavo proprio!
BOBBI:
Lei non ha età Giacoma… mi dica di sì!
GIACOMA:
(tra sognata) ma certo Bobbi, mi
sento onorata. (Verso il pubblico.
Disperata) Povera Giannina, povera me!
BOBBI:
(felice) grazie Giacoma! Mi ha reso
l’uomo più felice del mondo… (mentre esce
a sinistra) e stasera faremo l’annuncio!
GIACOMA:
(fra se) e stasera ci sarà anche “una
fine”.
VIII SCENA
Giacoma,
Ernestina e Giacinta
Giacinta
sta per uscire dalla cucina quando vede che arriva Ernestina. Si ferma sulla
porta per spiare tutto.
ERNESTINA:
(entrando da sinistra. Cercherà di di
carpire informazioni su cosa prova la madre nei confronti dei due cantanti)
era molto contento Bobbi! È successo qualcosa di bello?
GIACOMA:
cosa vuoi che sia successo!? Avresti dovuto chiederlo a lui!
ERNESTINA:
ma mamma, era solo un modo di dire! Allora non mi racconti nulla sui vostri
spasimanti?
GIACOMA:
(fra se) non ricordarmi! Come vuoi
che ti racconti? È andato tutto bene!
ERNESTINA:
(avvicinandosi) sai mamma, che Tommi è
proprio un bell’uomo?!
GIACOMA:
(con aria insofferente) certo che è un
bell’uomo! (Con dolcezza) ma anche Bobbi
lo è, o sbaglio?!
ERNESTINA:
sì, insomma! Certo, non è paragonabile alla bellezza mediterranea di Tommi. Sono
proprio contenta che ti sia innamorata di lui.
GIACOMA:
(fra se) proprio ora deve
interessarsi dei miei affari che non se ne è mai minimamente interessata! Si
certo, ma anche se avessi preferito Bobbi, tu saresti stata contenta lo stesso
vero?
ERNESTINA:
penso proprio di no. C’è una certa diversità fra i due. Ma certo, tu vedi solo
il tuo Tommi! (Ha capito che la madre
preferisce Bobbi e si mostra furba).
GIACOMA:
(fra se) non me ne va bene nemmeno
una! Cara Ernestina, se mi fossi innamorata invece, di Bobbi, cosa avresti pensato?
ERNESTINA:
non lo so mamma, ma non sarei stata contenta per nulla.
GIACOMA:
(fra se) così perderò l’amicizia di Giannina
e pure di mia figlia.
IX SCENA
Giacoma,
Ernestina e Giacinta
GIACINTA:
(è sulla porta della cucina ha visto e
sentito tutto. Entra in scena) signora Giacoma, può andar bene lo stesso se
le zucchine sono un po bruciate?
GIACOMA:
(voltandosi di scatto arrabbiata) l’unica
persona che sarò contenta di non veder più, sei tu e le tue zucchine! Ora vado
altrimenti… (esce a sinistra).
GIACINTA:
(a Ernestina) non mi sembrava il caso
di reagire così! Non sono poi bruciate del tutto!
ERNESTINA:
non le faccia caso Giacinta. È in un periodo particolare…
GIACINTA:
molto più che particolare! (Fra se) il
Dallas non è nulla in confronto a quello che sta succedendo qua dentro! (Va in cucina dal fondo).
ERNESTINA:
(sola in scena) finalmente posso
respirare. Da quello che ho capito, a mia madre, piace Bobbi ora per fortuna. A
lui piace lei e e perciò per il momento tutto sta andando a meraviglia. E a Giannina
chi piacerà? Speriamo che anche lei abbia cambiato opinione ed ora le piaccia Tommi!
Speriamo, altrimenti sarà la fine del mondo! Devo sentire Carlino (si incammina per uscire a sinistra).
X SCENA
Ernestina
e Carlino
CARLINO: (entrando da sinistra).
ERNESTINA:
giusto te stavo cercando. Hai scoperto qualcosa che riguarda tua madre? Dalla
mia ho capito che ora le piace Bobbi e non più Tommi. Perciò siamo a posto.
CARLINO:
stai scherzando Ernestina? Mi risulta che a mia madre piace ancora Bobbi.
ERNESTINA:
ma sei sicuro? Sicuro, sicuro?
CARLINO:
sicuro! È molto nervosa e da quello che mi ha detto le piace ancora.
ERNESTINA:
Carlino, se fosse proprio così, questa volta la vedo male! Zitto che stanno
arrivando.
XI SCENA
Ernestina,
Carlino, Giacoma, Giannina
GIANNINA:
(entrando con Giacoma da sinistra. Le due
donne sono molto a disagio fra loro. Si siedono una distante dall’altra. Fra sè)
lei è la mia amica Giacoma, “amica”, ancora per poco. Pensate alla sua
innocenza… mentre io che traditrice sono nei suoi confronti!
GIACOMA:
(fra se) ecco la mia amica Giannina,
“amica”, ancora per poco. Guardate come è innocente. Mentre io che traditrice
sono nei suoi confronti!
GIANNINA:
(si volta anche lei per non incrociare il
suo sguardo. Fra se) non ho più il coraggio di guardarla in faccia! Fra
poco, arriverà anche il mio Tommi e farà l’annuncio…
GIACOMA:
(si gira anche dall’altra parte per non
incrociare il suo sguardo. Fra se) non ho più nemmeno il coraggio di
guardarla in faccia! Fra poco arriverà anche il mio Bobbi e farà l’annuncio…
ERNESTINA:
(verso Carlino) guarda tua madre
Carlino come si trova a disagio per ciò che sa di aver fatto… (guardando poi Giannina) però anche tua
madre sembra trovarsi a disagio con la mia. Come mai?!
CARLINO:
vuoi vedere che ha scoperto la tresca di tua madre con Bobbi?
ERNESTINA:
tresca? Su ora non esagerare! Comunque secondo me non ha scoperto nulla! Avrebbe
fatto fuoco e fiamme per una cosa del genere. O sbaglio?
CARLINO:
vero, hai detto giusto.
XII SCENA
Ernestina,
Carlino, Giacoma, Giannina, Giacinta, Tommi e Bobbi
BOBBI:
(entrando da sinistra con Tommi) devo
fare un annuncio molto importante.
TOMMI: bene, sono contento che ci siamo tutti
perché anch’io devo fare un annuncio molto importante.
GIACINTA:
(rientrando di corsa dalla cucina) aspettate,
manco io! (Va a sedersi a lato del palco).
GIACOMA:
e tu che c’entri con l’annuncio!
GIACINTA:
siamo matti!? Ora che ho visto tutte le puntate, non sarò così stupida da
perdermi l’ultima!
XIII SCENA
Ernestina,
Carlino, Giacoma, Giannina, Giacinta, Tommi, Bobbi e Michelino
MICHELINO:
(mentre entra da destra) è permesso…
GIACINTA:
(al pubblico) Michelino? Che colpo di
scena! Si fa sempre più interessante! (Ricordandosi
della cena) mamma mia la cena! (Sta
per alzarsi) ma che vada pure a farsi benedire! (Rimane seduta)
GIANNINA:
Michelino, questo non penso sia il momento.
MICHELINO: è sempre il momento giusto quando
si tratta di… (viene interrotto da Tommi).
TOMMI: … raccogliere soldi! (Verso Bobbi) è ancora il tizio della beneficenza!
MICHELINO:
beneficenza? Ma quale beneficenza!?
GIACINTA:
non è nulla! Prosegui pure.
MICHELINO:
io sono qui per Giannina che… (viene
interrotto).
ERNESTINA:
Michelino, questo non è il momento di… (viene
interrotta).
GIACINTA:
Ernestina, almeno tu, sii gentile e lascialo parlare. (Verso il pubblico) ci aspetta un bellissimo colpo di scena e loro
non lo lasciano parlare! Michelino vada avanti.
MICHELINO:
sono qui per Giannina e voglio sposarla.
TOMMI: cosa? (Anche
verso il pubblico) ma non doveva sposare me?
GIACOMA:
Tommi? (Anche verso il pubblico) ma
non doveva sposare Bobbi?
BOBBI:
(anche verso il pubblico) io?
GIACINTA:
(verso il pubblico) oh-oh, ora sì che
viene il bello!
MICHELINO:
com’è questa storia? Siamo in tre che vogliamo sposarti? Sei proprio furba
Giannina! Ma io ora vi saluto tutti! Lascio il posto agli altri due, perché io
non ci sto a fare il terzo incomodo! Il triangolo non l’ho mai considerato (esce).
GIACINTA:
(verso il pubblico) e uno se è andato!
TOMMI: Giannina, cos’è questa storia di Bobbi
che non ho capito?! Ma noi…
GIANNINA:
Tommi, il fatto è che… che…
GIACINTA:
che?
GIANNINA:
che …
GIACOMA:
Giannina, prima di proseguire devo dirti una cosa… ma non riesco…
GIANNINA:
no Giacoma, sono io che devo dirti una cosa e… non riesco…
GIACINTA:
avete perso tutti la parola, proprio ora sul più bello?
TOMMI: allora parlerò io.
GIACINTA:
per fortuna!
BOBBI:
e io devo fare ancora il mio annuncio: Ernestina, Carlino, Tommi Giannina, devo…
(viene interrotto da Giacinta).
GIACINTA:
e io chi sono!
BOBBI:
Ernestina, Carlino, Tommi, Giannina e Giacinta, devo annunciare che… io è
TOMMI: anch’io e Giannina… ci sposiamo!
GIACOMA:
(disperata) Giannina, perdonami, non
è stata colpa mia.
GIANNINA:
(disperata) perdonami Giacoma… non è
stata colpa mia… (si accorgono dei due
annunci).
GIANNINA
- GIACOMA: cosa? Che cosa ha detto… (una
dice Tommi e l’altra Bobbi) … che ti sposa? Madonna mia che grazia Signore
(alzando gli occhi e le mani al cielo)!
GIACOMA:
sono contenta per te Giannina.
GIANNINA:
anch’io sono contenta per te Giacoma.
Tommi - BOBBI:
e noi siamo contenti con voi!
GIACINTA:
(applaude. Poi piangente. Verso il
pubblico) avete visto che finale… ditemi dove avete mai visto un finale così
se non solo, al nostro spettacolo… (piangendo)
come sono contenta che sia finita bene!
CARLINO:
ma noi siamo più contenti di voi!
ERNESTINA:
(verso il pubblico) la nostra paura
invece, conoscendo le nostre madri, era che potesse scoppiare la terza guerra
mondiale!!! L’abbiamo scampata per poco!!!
SIPARIO