AUTRICE

 

GIUSEPPINA CATTANEO

 

http://giusicopioni.altervista.org/   

 

POSIZIONE S.I.A.E. NĦ 193077

Codice opera Siae 927479A

 

TITOLO

LĠESPERIMENTO DEL DOTTOR OSS

 

SPETTACOLO IN DUE ATTI

 

Personaggi

 

Borgomastro VAN TRICASSE

Consigliere NIKLAUSSE

SUZEL fidanzata

SCHUT avvocato

CUSTOS medico

PASSAUF commissario

Cittadina 1

Cittadina 2

Cittadina 3

BRIGITTE cittadina

FRANK fidanzato

Assistente IGENO

Dottor Oss

HERMANCE cittadina

Voce narrante

 

TRAMA

Gli abitanti della tranquilla cittˆ fiamminga di Quiquendone sono di natura flemmatici e tranquilli. Un giorno questa tranquillitˆ  sconvolta. Senza nessuna causa apparente, i calmissimi cittadini diventano sempre pi emotivi, instabili, collerici e rissosi. I Quiquendonesi arriveranno fino a voler dichiarare guerra a un comune vicino, per lĠinsensata storia di una mucca sconfinata nel 1195. Nel frattempo, il misterioso dottor Oss continua il suo lavoro di installazione di una rete d'illuminazione comunale dove attraverso le condutture del gas, il dottor Oss introduce quantitˆ enormi d'ossigeno nell'atmosfera della cittˆ di Quiquendone, allo scopo di aumentare la vivacitˆ dei suoi abitanti. Naturalmente, all'insaputa di tutti. L'esplosione finale riporterˆ la situazione alla normalitˆ.

 

 

 

 

ATTO PRIMO

LUCI BASSE

 

MUSICA E POI ENTRANO IN SCENA

 

SCENA I

Entrano tutti in scena IN MODO CALMO e si dispongono come sotto.

 

Casella di testo: BORGOMAS

Casella di testo: CITTADINA 1

Casella di testo: SUZEL

Casella di testo: FRANK

Casella di testo: CONSIGLIE

Casella di testo: MEDICOCasella di testo: BRIGITTE

 

 

Casella di testo: CITTADINA 3Casella di testo: CITTADINA 2

Casella di testo: HERMANCECasella di testo: PASSAUT

 

 

 

Casella di testo: FRANK- SUZEL
E DI SEGUITO GLI ALTRI

 

 

 

 

 

UNA TORRE IN MEZZO ALLA SCENA DIETRO

 

 

 

MENTRE PARLA IL NARRATORE, GLI ATTORI PARLOTTERANNO FRA DI LORO IN MODO LENTO, MOLTO LENTO. NON GESTICOLANO.

 

MUSICA SI ABBASSA

 

VOCE NARRANTE. Questa sera, vi racconter˜ quello che  successo a Quiquendone nella seconda metˆ dellĠ800. Quiquendone  una cittadina delle fiandre, ma non appare in nessun atlante e in nessuna guida. Si tratta dunque di una cittˆ fantasma? No. Essa esiste da ben novecento anni e perci˜ credo che questa omissione sia davvero vergognosa! Ma vi sveleremo tutto al tempo giusto. I Quiquendonesi sono gente pacifica, non sono nŽ energici, nŽ deboli; non sono nŽ fieri, nŽ umili; non sono nŽ generosi, nŽ avari e sono equilibrati in tutto. I loro desideri sono limitati, la loro esistenza  modesta.

 

MUSICA SI ALZA MENTRE PRENDONO POSIZIONE E POI SI ABBASSA PIANO PIANO E SI SPEGNE

 

VOCE NARRANTE. I fidanzati Suzel e Franz trascorrono insieme il loro tempo: unĠora alla settimana.

PRENDONO POSIZIONE AL CENTRO FRANZ E SUZEL.

 

FRANK. (Con una lenza e un cestino per i pesci. Sta pescando con una certa flemma) credo che questa volta abbocchi Suzel.

SUZEL. (Con un ricamo e un cestino. Il tutto con una certa flemma) davvero Franz? (Tralascia di lavorare e guarda intenerita la canna del fidanzato).

FRANK. No, no, mi era parso che ci fosse un piccolo strappo. Mi sono sbagliato.

SUZEL. Abboccherˆ Franz (con voce dolce). Ma non dimenticate di dare per tempo la strappata. Siete sempre in ritardo di qualche secondo e il barbo ne approfitta per scappare.

FRANK. Volete prendere voi la canna?

SUZEL. Volentieri Franz.

FRANK. Allora date a me il ricamo, vedremo se sar˜ pi abile con lĠago che con la lenza.

 

MUSICA

 

(Si scambiano di posto ma ognuno tiene in mano le proprie cose. Si accorgono che cĠ qualcosa che non va e cos“ si scambiano di nuovo il posto tenendo in mano sempre le stesse cose. Si accorgono che anche cos“ non va bene, e si scambiano gli oggetti, lui prende il ricamo e lei la canna.  Si accorgono che cos“ non va bene perchŽ ognuno tiene la posizione iniziale e cos“ si scambiano di nuovo di posto. (Lui ricama al posto iniziale di lei e lei pesca al posto iniziale di lui) SI LANCIANO SGUARDI DĠAMORE).

SUZEL. Adoro pescare con voi Frank.

FRANK. AnchĠio adoro pescare con voi Suzel.

SUZEL. Cinque anni sono trascorsi, manca ormai poco al nostro matrimonio.

FRANK. Eh si, quasi ci siamo ormai.

SUZEL. (Controlla lĠamo integro) saremo pi fortunati unĠaltra volta.

FRANK. Speriamo, Suzel. é meglio tornare ora.

SUZEL. Prepariamoci.

(Si alzano e si scambiano il posto. Lei ha la canna e prende il cestino del ricamo; lui ha il ricamo e prende il cestino della pesca. Capiscono che cĠ qualcosa che non va. Si scambiano gli oggetti e contemporaneamente si scambiano gli oggetti: lei ha il ricamo e prende il cestino dei pesci e lui ha la canna ma prende il cestino del ricamo. Capisco che cĠ qualcosa che non va e perci˜ si scambiano il posto in modo che ognuno prenderˆ le proprie cose).

FRANK. (Sospirando) il grande giorno si avvicina.

SUZEL. Eh, si, si avvicina, Frank.

FRANK. Si, tra otto o nove anni convoleremo a nozze.

(Si incamminano verso lĠuscita a sinistra).

SUZEL. Arrivederci, Frank.

FRANK. Arrivederci, Suzel. (Sono usciti).

 

MUSICA MENTRE PRENDONO POSIZIONE E POI SI ABBASSA PIANO PIANO E SI SPEGNE

 

PRENDONO POSIZIONE AL CENTRO CITTADINA 1, CITTADINA 2 E CITTADINA 3. SI SIEDONO. HANNO CON LORO DELLE BORSE GONFIE. OGNI QUALVOLTA CHE LA CITTADINA 1 INIZIA A PARLARE, TUTTE E TRE ACCAVALLANO LE GAMBE, UNA VOLTA A DESTRA, POI A SINISTRA E COSIĠ VIA.

 

VOCE NARRANTE.  Anche a Quiquendone si trova un mercato. Un mercato dove si pu˜ trovare frutta e verdura fresca. Ma anche della stoffa.

 

CITTADINA 1. Le cipolle hanno un buon sapore.

CITTADINA 2. Tutti i tipi di cipolle hanno un buon sapore. (Sospira).

CITTADINA 3. A me piacciono pi crude che cotte.

CITTADINA 1. Al mercato ho preso anche delle carote, alla mia piccola piacciono.

CITTADINA 2. Le carote hanno tante misure. (Sospira).

CITTADINA 3. A me piacciono pi crude che cotte.

CITTADINA 1. I piselli li ho presi ancora nel loro baccello.

CITTADINA 2. Io li ho presi anche per la mia vicina. (Sospira).

CITTADINA 3. A me piacciono pi crudi che cotti.

CITTADINA 1. Le patate erano sporche.

CITTADINA 2. Io ho preso dei porri tutti sporchi. (Sospira).

CIATTADINA 3. A me piacciono pi crudi che cotti.

CITTADINA 1. I peperoni gialli sono pi teneri di quelli rossi.

CITTADINA 2. I peperoni rossi sono pi dolci di quelli gialli. (Sospira).

CITTADINA 3. A me piacciono pi crudi che cotti.

CITTADINA 1. Avevo bisogno di stoffa bianca per una tovaglia nuova.

CITTADINA 2. Mia figlia ha voluto della stoffa bianca per una camicetta. (Sospira).

CITTADINA 3. A me piacciono pi ... nocciola che bianche.

 

(Si incamminano verso lĠuscita a sinistra).

 

CITTADINA 1. Oggi  una bella giornata.

CITTADINA 2. Si, una bella giornata.

CIATTADINA 3. A me piacciono le belle giornate.

 

 

MUSICA MENTRE PRENDONO POSIZIONE E POI SI ABBASSA PIANO PIANO E SI SPEGNE

 

 

PRENDONO POSIZIONE AL CENTRO IL DOTTOR CUSTOZ E LA PAZIENTE BRIGITTE.

 

VOCE NARRANTE. Come tutte le cittˆ anche Quiquendone ha un medico, il dottor Custoz. Qui, lo vedete alle prese con una sua paziente, la signora Brigitte.

 

MEDICO. Prego, accomodatevi.

BRIGITTE. Grazie dottor ...

MEDICO. Non ricordate il mio nome?

BRIGITTE. Vi chiedo scusa dottore.

MEDICO. Non importa signora Brigitte. Dottor Custos.

BRIGITTE. Sono una sua assidua e fedele paziente e non dovrei scordarmelo.

MEDICO. Infatti, voi siete una delle poche pazienti che vedo spesso nel mio studio.

BRIGITTE. é vero, lĠultima volta che sono stata qui  stato solo cinque anni fa. Perdonatemi.

MEDICO. Non importa. Ditemi pure.

BRIGITTE. Da circa un anno, quando scendo le scale, proprio allĠultimo gradino sento un dolore al ginocchio destro.

MEDICO. (Pensieroso) un anno ... ultimo gradino ... ginocchio. Volete spogliarvi e mostrarmi gentilmente il ginocchio? (Si gira dallĠaltra parte e toglie gli strumenti dalla sua borsa in modo simpatico: prende il martelletto, lo pulisce, lo appoggia, lo riprende e lo pulisce, lo appoggia e poi lo ripulisce. E cos“ per lo stetoscopio e paletta).

BRIGITTE. (Si toglie piano piano il cappotto o quello che indossa e abbassa la calza, tutto in modo simpatico: toglie il cappotto, lo piega e lo appoggia. Lo riprende, lo sistema e lo riappoggia. Farˆ cos“ anche quando abbasserˆ la calza: lĠabbassa, la rialza, lĠabbassa un poĠ meno) sono pronta.

MEDICO. Giˆ pronta?

BRIGITTE. Desidero solo essere perdonata per la mia insistente presenza.

MEDICO. (Guarda il ginocchio. Lo guarda spostandosi a destra e poi a sinistra di Brigitte. Piega la gamba su e gi) vi da dolore? 

BRIGITTE. No.

MEDICO. (Prende il martelletto e lo picchietta) dolore?

BRIGITTE. No.

MEDICO. (Pensa) uhm ... uhm ... penso di avere la cura per voi.

BRIGITTE. Bene. Dite.

MEDICO. Quando scendete le scale, evitate lĠultimo gradino.

BRIGITTE. Lo devo evitare dottore?

MEDICO. Si, evitate lĠultimo gradino che  il motivo per cui provate dolore e risolverete il vostro problema.

BRIGITTE. (Si veste sempre piano) non so come farei senza le vostre preziose diagnosi.

MEDICO. (Mentre sistema nella sua borsa il martelletto e poi la chiude)  il mio lavoro.  

(Si incamminano verso lĠuscita a sinistra).

BRIGITTE. Dottor Custos, vi ringrazio infinitamente.

MEDICO. E di cosa? Ho fatto solo ci˜ per cui ho studiato. (Sono usciti).

 

MUSICA MENTRE PRENDONO POSIZIONE E POI SI ABBASSA PIANO PIANO E SI SPEGNE

 

PRENDONO POSIZIONE AL CENTRO IL COMMISSARIO PASSAUT E HERMANCE. IL COMMISSARIO SI TOGLIERAĠ E SI RIMETTERAĠ DI CONTINUO IL CAPPELLO. HERMANCE, QUANDO LUI LO TOGLIE LEI METTERAĠ IL SUO E COSIĠ DI SEGUITO.

 

VOCE NARRANTE. Non poteva mancare a Quiquendone un commissario. E precisamente il commissario Passaut. Oggi  alle prese con le domande della signora Hermance.

 

HERMANCE. Come vi dicevo, mio figlio mi propone spesso domande a cui io non so rispondere e perci˜ le rivolgo a voi che siete il diretto interessato. Sa, da quando ha trascorso qualche giorno con la nonna ha iniziato a manifestare una certa curiositˆ a riguardo.

COMMISSARIO. Mi auguro di esservi dĠaiuto.

HERMANCE. Mi chiedeva a cosa serve il manganello. (Indica il suo manganello).

COMMISSARIO. Il ... manganello?

HERMANCE. Si, quello che i commissari portano ai fianchi.

COMMISSARIO. (Si guarda e si accorge di averlo. Al pubblico consapevole) perbacco, ho appeso ai miei fianchi un manganello.

HERMANCE. Vi posso chiedere a che cosa serve? Solo per soddisfare la curiositˆ di mio figlio.

COMMISSARIO. é una domanda interessante. Questo manganello fu di mio nonno, poi fu di mio padre ed ora  mio. Dovrebbe essere usato in caso di sommossa ma in trecento anni, che io ricordi, non  mai stato usato, come vedete  ancora nuovo.

HERMANCE. E le manette?

COMMISSARIO. Prego?

HERMANCE. Mio figlio dice di averle viste al commissario di Virgamen.

COMMISSARIO. Non capisco di cosa stiate parlando.

HERMANCE. Dice che il commissario di Virgamen le tiene in tasca.

COMMISSARIO. (Controlla le tasche. Al pubblico consapevole) perbacco, ho in tasca delle manette.

HERMANCE. E a cosa vi servono?

COMMISSARIO. Queste manette a Quiquendone non sono mai state usate. Non ce nĠ mai stato bisogno: a Quiquendone non si  mai verificato nessun fatto che prevedesse alcuna violenza, nŽ schiaffi, nŽ pugni. 

HERMANCE. E non vĠ motivo che succeda mai. Mio figlio dice ancora di aver visto dalla finestra del vostro commissariato uno scaffale ricolmo di incartamenti. Sicuramente si sarˆ sbagliato.

COMMISSARIO. Si, cĠ uno scaffale nel mio ufficio e quegli incartamenti dovrebbero essere ... (pensa) si, verbali. Verbali.

HERMANCE. Verbali?

COMMISSARIO. Verbali da compilare in caso di infrazioni, ma che io sappia, non vengono utilizzati da pi di trecento anni a Quiquendone. 

HERMANCE. Riferir˜ a mio figlio. Grazie.

COMMISSARIO. é stato un onore esservi stato dĠaiuto. Francamente non rammentavo di possedere tutti questi oggetti.

(Si incamminano verso lĠuscita a sinistra).

 

HERMANCE. Grazie. Posso solo immaginare cosa mia suocera avrˆ messo in testa a mio figlio!

COMMISSARIO. Se mi permette, forse dovrebbe proibirgli di frequentare Virgamen.

 

MUSICA MENTRE PRENDONO POSIZIONE E POI SI ABBASSA PIANO PIANO E SI SPEGNE

PRENDONO POSIZIONE AL CENTRO IL BORGOMASTRO E IL CONSIGLIERE

 

VOCE NARRANTE. La cittˆ di Quiquendone  amministrata dal borgomastro. Ormai da parecchi anni la carica  affidata di padre in figlio alla famiglia Van Tricasse. Il borgomastro e il consigliere Niklausse stanno discutendo sui problemi cittadini.

 

BORGOMASTRO FUMA LA PIPA E CONSIGLIERE SOFFIA LONTANO IL FUMO IN MODO DIVERTENTE. CONSIGLIERE FUMA LA PIPA E BORGOMASTRO SOFFIA LONTANO IL SUO FUMO.

 

BORGOMASTRO.  Credete?

CONSIGLIERE. Lo credo.

BORGOMASTRO. Non bisogna agire con leggerezza.

CONSIGLIERE. Sono dieci anni che parliamo di quest'affare cos“ grave e vi confesso, egregio van Tricasse, che non posso ancora prendermi la responsabilitˆ di decidere.

BORGOMASTRO. Capisco la vostra esitazione e la condivido. Faremo bene a non decidere nulla prima di un pi ampio esame della questione.

CONSIGLIERE. é certo che questo posto di commissariato  perfettamente inutile in una cittˆ pacifica come Quiquendone.

BORGOMASTRO. Il mio predecessore mor“ prima d'aver osato prendere una decisione, sia riguardo a questa, sia riguardo ad altra decisione. Era un saggio. PerchŽ non dovrei essere saggio come lui?

CONSIGLIERE. L'uomo che muore senza essersi mai deciso a nulla durante la vita, ha raggiunto molto da vicino la perfezione in questo mondo!

 

BORGOMASTRO CONTROLLA IL SUO OROLOGIO

 

BORGOMASTRO. (Toglie dal taschino il suo orologio e lo ascolta) cammina.

CONSIGLIERE. (Guarda il pubblico, guarda il Borgomastro).

BORGOMASTRO. Cammina.

CONSIGLIERE. (Si alza e cammina).

BORGOMASTRO. Non cammina.

CONSIGLIERE. (Si ferma).

BORGOMASTRO. (Lo smuove un poĠ) cammina.

CONSIGLIERE. (Cammina di nuovo).

BORGOMASTRO. Cammina, cammina.

CONSIGLIERE. (Continua a camminare).

BORGOMASTRO. Fermo.

CONSIGLIERE. (Si ferma).

BORGOMASTRO. (Lo smuove un poĠ) cammina.

CONSIGLIERE. (Cammina di nuovo).

BORGOMASTRO. Fermo.

CONSIGLIERE. (Si ferma).

BORGOMASTRO. Cammina.

CONSIGLIERE. (Cammina).

BORGOMASTRO. Fermo.

CONSIGLIERE. (Si ferma)

BORGOMASTRO. Fermo. Fermo. (Si accorge del Consigliere) che fate l“? Sedetevi.

CONSIGLIERE. (Si siede. Dopo un attimo di silenzio) dunque decidiamo egregio van Tricasse?

BORGOMASTRO. Di non decidere niente.

CONSIGLIERE. Credo che abbiate ragione.

BORGOMASTRO. Prenderemo una decisione pi avanti, non  che manchi solo un mese.

CONSIGLIERE. Neanche un anno.

BORGOMASTRO. Bene.

CONSIGLIERE. Bene.

BORGOMASTRO. Bene.

CONSIGLIERE. Bene.

BORGOMASTRO. Abbiamo altri affari urgenti da discutere?

CONSIGLIERE. Il campanile.

BORGOMASTRO. Giˆ. Il campanile minaccia di crollare.

CONSIGLIERE. E a dir la veritˆ, non mi meraviglierei se un giorno o lĠaltro cadesse addosso a qualche passante.

BORGOMASTRO. Prima che accada una disgrazia simile, spero proprio che avremo preso una decisone.

CONSIGLIERE. Lo spero anchĠio.

BORGOMASTRO. Vi sono problemi pi urgenti da risolvere.

CONSIGLIERE. Certamente. Per esempio la questione del mercato del cuoio.

BORGOMASTRO. Brucia ancora?

CONSIGLIERE. Ancora da tre settimane.

BORGOMASTRO. Mi pare che abbiamo deciso in consiglio di lasciarlo bruciare.

CONSIGLIERE. Si, van Tricasse, su vostra proposta.

BORGOMASTRO. Non era forse il mezzo pi sicuro e pi semplice per vincere lĠincendio, lasciarlo bruciare?

CONSIGLIERE. Senza dubbio.

BORGOMASTRO. CĠ altro?

CONSIGLIERE. Il nostro grande affare.

BORGOMASTRO. Quale grande affare? Abbiamo un grande affare?

CONSIGLIERE. Senza dubbio, lĠilluminazione della cittˆ.

BORGOMASTRO. Ah,  vero, lĠilluminazione del dottor Oss.

CONSIGLIERE. Precisamente. Ebbene?

BORGOMASTRO. La cosa va avanti, stiamo procedendo al collocamento dei tubi e lĠofficina  quasi completata.

CONSIGLIERE. Forse ci siamo affrettati un poĠ troppo in questa faccenda.

BORGOMASTRO. Forse, ma siamo giustificati dal fatto che il dottor Oss paga lui stesso tutte le spese e noi non tireremo fuori un soldo.

CONSIGLIERE. E questa  unĠottima scusa. E se lĠesperienza riesce, Quiquendone sarˆ la prima cittˆ delle Fiandre illuminata con il gas ossi É ossi É Come si chiama questo gas?

BORGOMASTRO. Gas ossidrico.  

CONSIGLIERE. Vada dunque per il gas ossidrico. 

SI SENTE BATTERE CONTRO LA PORTA

AVVOCATO. (Fuori scena, concitato) signor Van Tricasse, aprite, aprite.

BORGOMASTRO. (Guarda il consigliere senza apri bocca).

CONSIGLIERE. (Guarda il borgomastro senza apri bocca).

AVVOCATO. (Fuori scena batte i pugni contro la porta) aprite! Aprite! Signor Borgomastro, aprite!   

CONSIGLIERE. (Riacquistando il suo sangue freddo) chi va lˆ?

AVVOCATO. (Fuori scena) sono io. Io, io.

BORGOMASTRO. Chi?

AVVOCATO. LĠavvocato Schut!

BORGOMASTRO. (Senza parole per lĠaccaduto, alza il mento al consigliere).

CONSIGLIERE. (Va ad aprire).

 

SCENA II

Borgomastro, consigliere e avvocato

 

AVVOCATO. (Si precipita in scena come un uragano. Si muove molto).

CONSIGLIERE. Che cosa  accaduto signor avvocato?

AVVOCATO. (Agitato) che cosa  accaduto! é accaduto che vengo dal laboratorio del dottor Oss e laggi ... (respira).

CONSIGLIERE. Laggi ...

AVVOCATO. Laggi sono stato testimone di un litigio! Signor Borgomastro, si  parlato di politica!

BORGOMASTRO. Politica!

CONSIGLIERE. Politica! Questo non si faceva a Quiquendone da almeno cento anni.

AVVOCATO.  La discussione poi  diventata violenta e il commissario Passauf e il medico Custos si sono messi a litigare e forse scenderanno a duello.

CONSIGLIERE. Un duello! Un duello a Quiquendone! E che si son detti il commissario e il medico?

AVVOCATO. Queste parole testuali: ÒSignor commissario, voi passate il limite e non pensate a misurare abbastanza le paroleÓ.

BORGOMASTRO. (Congiunge le mani).

CONSIGLIERE. (Impallidisce).

AVVOCATO.  (Scuote la testa).

BORGOMASTRO. Quel dottor Custos  decisamente un uomo pericoloso. (Mentre escono).

CONSIGLIERE. Una testa calda. (Mentre escono).

 

MUSICA

 

SCENA III

Dottor Oss e Assistente

 

Il dottor Oss e lĠassistente Igeno entrano in scena da destra con la macchina da laboratorio. Si deve vedere bene un rubinetto che da il via allĠuscita del gas e lĠimbuto (o altro) da dove appunto dovrebbe fuoriuscire il gas. Il dottor Oss controlla la macchina e lĠassistente sistema i tubi per il palco. (Nella parte in fondo che andranno da una parte allĠaltra).

 

MUSICA SI ABBASSA E SI SPEGNE

 

VOCE NARRANTE. Chi era dunque questo individuo sotto il nome del dottor Oss? Un originale certamente, ma allo stesso tempo uno scienziato coraggioso di cui le opere sono note e apprezzate da tutti gli scienziati dĠEuropa. Il dottor Oss era un uomo strano, dal sangue caldo e travolgente, tutto lĠopposto degli abitanti di Quiquendone. Era arrivato da cinque mesi a Quiquendone insieme al suo assistente Gedeone Igeno. PerchŽ il dottor Oss si era offerto di provvedere allĠilluminazione di Quiquendone a sue spese? E perchŽ aveva scelto proprio i pacifici Quiquendonesi? 

 

DOTTOR OSS. Ebbene! (Si sfrega le mani) li avete visti come quei bravi Quiquendonesi dal sangue freddo sono stati trasformati? Li avete visti, litigare, provocarsi con parole e gesti? Sono giˆ trasformati moralmente e fisicamente. E questo  il principio.

ASSISTENTE. Infatti professore, lĠesperimento incomincia bene e se io non avessi chiuso il rubinetto di scarico, non so cosa sarebbe accaduto.

DOTTOR OSS. La frase che si son detti lĠavvocato Schut e il dottor Custos, in sŽ non era offensiva, ma in bocca a un Quiquendone equivale a unĠoffesa che ci si scambia prima di venire alle mani. Vedrete cosa li faremo diventare questi Fiamminghi!

ASSISTENTE. Ne faremo degli ingrati!

DOTTOR OSS. Che ci siano grati o no, non importa, purchŽ il nostro esperimento riesca.

ASSISTENTE. Ossigeno puro.

DOTTOR OSS. Ossigeno puro nelle tubature che portano lĠilluminazione!

ASSISTENTE. Del resto, questa eccitazione potrˆ solo che danneggiare leggermente i polmoni a questi bravi abitanti di Quiquendone.

DOTTOR OSS. Peggio per loro. é lĠinteresse della scienza.

ASSISTENTE. Non avremo potuto trovare di meglio che gli abitanti di Quiquendone con le loro pulsazioni di cinquanta al minuto.

DOTTOR OSS. In questa cittˆ non si  mai avuta nemmeno unĠombra di discussione, i cani non mordono e i gatti non graffiano, una cittˆ in cui il tribunale  disoccupato dal primo allĠultimo giorno dellĠanno, una cittˆ dove nessuno si appassiona nŽ alla arti. Capirete bene, caro Igeno che queste cose non possono durare e noi le modificheremo.

ASSISTENTE. Benissimo! Benissimo! LĠesperimento sarˆ fatto in grande stile e sarˆ decisivo.

DOTTOR OSS. E se sarˆ decisivo, riformeremo il mondo. (Escono da destra).

 

MUSICA E POI SI ABBASSA

 

SCENA IV

 

VOCE NARRANTE.  Quiquendone, possiede un teatro. Un bellĠedificio di cui sia lĠinterno che lĠesterno ricordavano tutti gli stili: era al tempo stesso bizantino, romanico, gotico, e rinascimentale. Questo fatto non dovrebbe meravigliarvi dato che  stato cominciato sotto il borgomastro Ludwig van Tricasse nel 1175 e fu terminato soltanto nel 1837 sotto il mastro Natalis van Tricasse. Nel teatro si vede un poĠ di tutto, opere liriche, opere buffe, operette, bande musicali e danze. Ecco per voi, ora, lĠesibizione della banda di Quiquendone.

 

MUSICA MENTRE PRENDONO POSIZIONE E POI SI ABBASSA PIANO PIANO E SI SPEGNE

 

ENTRANO IN SCENA TUTTI GLI ATTORI (o quelli che sono interessati) TRANNE IL DOTTOR OSS E IL SUO ASSISTENTE. Entrano da sinistra, si posizionano davanti al pubblico ognuno col proprio strumento. Chi canta, non avrˆ strumenti a fiato ma strumenti che permettono di cantare. AllĠinizio fingono di provare gli strumenti. Poi fingono di suonare (nel senso che partirˆ la BASE MUSICALE) e SI CANTA DAL VIVO LA CANZONE (dal vivo e in playback), ancora da definire (una canzone degli anni Ġ80???) in modo molto lento. Al termine, fanno lĠinchino ed escono.

 

MUSICA

 

SCENA V

 

DOTTOR OSS E ASSISTENTE ENTRANO IN SCENA DA DESTRA SEMPRE CON LA MACCHINA E CONTINUANO AD AGGIUNGERE TUBI. OGNI VOLTA CHE LĠASSISTENTE GIRA IL RUBINETTO LE LUCI SI ALZANO E POI SI ABBASSANO QUANDO LO CHIUDE.

 

ASSISTENTE. (Spinge la macchina).

DOTTOR OSS. (Ha con sŽ alcuni tubi).

ASSISTENTE. (Vuol prendere i tubi ma il dottore non li lascia. Si ferma ed  pensieroso).

DOTTOR OSS. (Gli indica che ha la soluzione per lui. Gli consegna tutti i tubi e poi li vuol prendere come prima aveva fatto lĠAssistente con lui. Anche lĠAssistente non li lascia).

ASSISTENTE. (Preoccupato con i tubi in mano. Poi sorride e piano piano si accorge che ha i tubi di cui aveva bisogno. Inizia a posizionarli sempre in fondo sopra gli altri, affrancati alla torre).

DOTTOR OSS. (Dapprima controlla la macchina e poi pensa che i tubi messi dallĠAssistente non vadano bene e cos“ va a staccare i tubi li attacca qualche centimetri pi sopra).

ASSISTENTE. (Dapprima controlla la macchina e poi si accorge dei tubi spostati dal Dottore e li va a riposizionare come prima).

DOTTOR OSS. (Controlla la macchina).

ASSISTENTE. (Torna alla macchina e appena gira il rubinetto ecco accendersi le luci. Poi le abbassa).

DOOTTOR OSS. (Si congratula con lĠAssistente). ESCONO DI SCENA.

 

SCENA VI

 

MUSICA SI ABBASSA PIANO PIANO

 

VOCE NARRANTE.  La scuola di danza  molto apprezzata in quel di Quiquendone. Ecco unĠesibizione solo per voi.

 

MUSICA SI ALZA

 

ENTRANO IN SCENA TUTTI GLI ATTORI (o quelli che sono interessati) TRANNE IL DOTTOR OSS, IL SUO ASSISTENTE, IL BORGOMASTRO E IL CONSIGLIERE. HANNO UN QUALCOSA DI UGUALE (GILET O ALTRO). Entrano da sinistra, si posizionano davanti al pubblico. FANNO DEI PASSI DI RISCALDAMENTO.

 

MUSICA SULLA QUALE DANZANO

 

Si muovono lentamente molto lentamente un ballo da definire (la canzone su cui ballare sarˆ degli anni Ġ80 ??? in modo molto lento). Al termine, fanno lĠinchino ed escono.

 

SCENA VII

 

BORGOMASTRO. (Entra da sinistra) penso sia doveroso.

CONSIGLIERE. (Entra da sinistra) credo sia giusto.

BORGOMASTRO. Serve un chiarimento su quello che  successo.

CONSIGLIERE. Si, anche se non  di vitale importanza.

BORGOMASTRO. Condivido. Non  urgente.

 

SCENA VIII

 

ASSISTENTE. (Entra da destra col macchinario).

DOTTOR OSS. (Entra da destra) buongiorno signori.

BORGOMASTRO. Buongiorno.

CONSIGLIERE. Buongiorno.

BORGOMASTRO. Fra quanti mesi saranno terminati i lavori?

DOTTOR OSS. Fra tre o quattro mesi.

CONSIGLIERE. Si, un tempo giusto

BORGOMASTRO. Non cĠ tutta questa fretta.

CONSIGLIERE. Prendetevi tutto il tempo.

ASSISTENTE. (Gira il rubinetto SI ACCENDONO LE LUCI).

 

MUSICA E POI SI ABBASSA PIANO PIANO E SI SPEGNE

 

BORGOMASTRO. CONSIGLIERE. (Iniziano ad agitarsi).

CONSIGLIERE. (Seccato) quanto tempo?

DOTTOR OSS. Tre o quattro mesi e tutto sarˆ terminato.

BORGOMASTRO. (Nervoso e agitato. Gesticola) tre o quattro mesi,  molto!

CONSIGLIERE. (Nervoso e agitato. Gesticola) troppo!

DOTTOR OSS. Il tempo che occorre per terminare la nostra operazione. Gli operai di Quiquendone non sono molto svelti.

BORGOMASTRO. Come, non sono svelti?

ASSISTENTE. Un operaio francese farebbe in una giornata il lavoro di dieci dei vostri cittadini.

BORGOMASTRO. A me non piacciono queste insinuazioni. Gli operai di Quiquendone valgono quanto gli operai di tutte le cittˆ del mondo.

CONSIGLIERE. E quanto ai lavori che vi riguardano vedete di affrettarne lĠesecuzione. La cittˆ non pu˜ rimanere pi a lungo senza lĠilluminazione.

DOTTOR OSS. Una cittˆ che attende da otto o novecento anni ... (Fa segno a Igeno di chiudere il rubinetto).

ASSISTENTE. (Chiude il rubinetto LE LUCI SI SPENGONO).

 

MUSICA E POI SI ABBASSA PIANO PIANO E SI SPEGNE

 

BORGOMASTRO. CONSIGLIERE. (Stanno per rispondere quando, allĠabbassarsi delle luci, si placano e tornano gli esseri calmi di sempre).

CONSIGLIERE. Non cĠ poi questa grande fretta.

BORGOMASTRO. Cosa volete siano quattro mesi di attesa.

CONSIGLIERE. Fate con calma.

BORGOMASTRO. é il tempo minimo per una lavoro cos“ lungo.

ASSISTENTE. Qualche mese in pi degli ottocento anni non credo cambi qualcosa.

DOTTOR OSS. (Fa segno a Igeno di riaprire il rubinetto).

ASSISTENTE. (Apre di proposito il rubinetto LE LUCI SI ACCENDONO).

BORGOMASTRO. CONSIGLIERE. (Iniziano ad agitarsi).

CONSIGLIERE. (Nervoso e agitato. Gesticola) ragione di pi! Altri tempi, altri costumi! Il progresso cammina e noi non vogliamo rimanere indietro.

BORGOMASTRO. (Nervoso e agitato. Gesticola) entro un mese noi esigiamo che le vie e tutto il paese sia illuminato, altrimenti pagherete una grossa multa per ogni giorno di ritardo!

CONSIGLIERE. Che cosa accadrebbe se nel buio scoppiasse una rissa?

BORGOMASTRO. A tal proposito ci  stato riferito dallĠavvocato Schut che ieri ebbe luogo una discussione politica da voi. é vero?

DOTTOR OSS. Le frasi che si sono scambiate non contenevano nulla di grave.

BORGOMASTRO. Nulla di grave!

ASSISTENTE. (Chiude il rubinetto LE LUCI SI ABBASSANO).

CONSIGLIERE. (Sta per inveire ma poi si calma subito) beh, se pensate che non contenesse nulla di grave ...

BORGOMASTRO. (Calmissimo) chi siamo noi per giudicare che ci siano frasi da non formulare?

CONSIGLIERE. Alcune frasi si possono facilmente fraintendere.  

BORGOMASTRO. E lĠavvocato avrˆ frainteso sicuramente.

ASSISTENTE. (Apre di proposito il rubinetto LE LUCI SI ACCENDONO) confermo che le frasi non contenevano nulla di grave. Quindi il tempo... (viene interrotto).

BORGOMASTRO. (Nervoso e agitato. Gesticola.) nulla di grave! Nulla di grave quando un uomo dice ad un altro che non sa misurare il valore delle parole?

CONSIGLIERE. (Nervoso e agitato. Gesticola. In tono minaccioso) non sapete che a Quiquendone basta poco per far nascere conseguenze spiacevoli?

BORGOMASTRO. (In tono minaccioso, pronti a malmenarlo se contraddetto) se voi e chiunque altro si permettesse di parlare in tal modo a me ...

CONSIGLIERE. (In tono minaccioso, pronti a malmenarlo se contraddetto) e a me! ...

DOTTOR OSS. (Non muove un muscolo).

ASSISTENTE. Dopotutto come il dottor Oss diceva poco fa ... (viene interrotto).

BORGOMASTRO. (In tono minaccioso, pronti a malmenarlo se contraddetto) e che cosa avrebbe detto?!

CONSIGLIERE. (In tono minaccioso, pronti a malmenarlo se contraddetto) anchĠio vorrei sapere esattamente quello che intendeva con questo vostro intervento.

ASSISTENTE. (Con timore) nulla, nulla.    

BORGOMASTRO. (Furibondo) in ogni caso, signori, io vi ritengo responsabili di tutto ci˜ che accade. Io sono garante della tranquillitˆ di questa cittˆ e non voglio che venga turbata.

CONSIGLIERE. (Furibondo) che gli avvenimenti non si ripetano o altrimenti faremo il nostro dovere!

DOTTOR OSS. ASSISTENTE. (Escono di scena in silenzio. LE LUCI SI ABBASSANO).

BORGOMASTRO. (Ritrova la calma, lĠandatura rallenta e modifica il comportamento. Mentre esce) che persona simpatica il dottor Oss.

CONSIGLIERE. (Ritrova la calma, lĠandatura rallenta e modifica il comportamento. Mentre esce) lo vedr˜ sempre con grandissimo piacere!

BORGOMASTRO. (Mentre escono) una sere di queste, sarˆ mio ospite a cena.

CONSIGLIERE. (Mentre escono) e io lo inviter˜ a pranzo.

 

 

SIPARIO

 

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giusicattaneo@hotmail.com