AUTRICE
GIUSEPPINA CATTANEO
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POSIZIONE
S.I.A.E. N° 193077
Codice
opera Siae 888106A
TITOLO
LE SORELLE TRAPUNTA
COMMEDIA IN TRE ATTI
Personaggi
CARMELA TRAPUNTA
MARIOLINA TRAPUNTA gemella di Carmela
CAMILLO amico di Luigi
LUIGI amico di Camillo
FILIPPO sindaco di Braciolla
LODOVICA vice sindaco di Braciolla
MARGHERITA vicina di casa
ASSISTENTE SOCIALE
PEDIATRA
INFERMIERA Giuditta
BECCHINO FELICE
TRAMA
Due sorelle, singole e gemelle, ma non troppo, sono coinvolte in
una “gemellaggio” un po’ singolare e si trovano ad ospitare due uomini. Ma la
convivenza porterà buoni frutti.
ATTO PRIMO
Nella sala delle sorelle Trapunta: Mariolina e Carmela. In una credenza
sono disposte coppe e medaglie. Sopra un altro ripiano si trovano foto nelle
quali sono ritratte le due sorelle. Nella stanza si vedono altri mobili con libri.
I SCENA
Carmela
CARMELA. (mentre
sta guardando i souvenir della sorella) ditemi voi come si può andare in vacanza alle Sei Ascelle e portare
a casa come ricordino, un “portacenere”! Se fumasse almeno! È di mia sorella
Mariolina! È andata anche a Parma de Matriorca, e cosa ha portato a casa? Un
bicchiere! Senza poi parlare di quando è andata a Porcellona! Guardate che
bella biro! (cambia loro di posto. Poi
guarda le coppe e le medaglie di Mariolina) come si può tenere in sala
tutte queste coppe e tutte queste medaglie? Sono sempre di mia sorella Mariolina
che le ha vinte quando era giovane. Ora è più vecchia di me anche se siamo
gemelle. E come sono belle pulite… le ha vinte facendo gare di lancio del
discolo. Era anche bravina lei, anche se ho dei dubbi che, a quei tempi, era tutta
dopata. (ride) mi vien da ridere
perché allora faceva il lancio del discolo. Ora non riesce nemmeno a tenere in
mano una mela, che le cade dalle mani! Ma io sono stanca di tutte queste coppie
in sala.
II SCENA
Carmela e Margherita
MARGHERITA. (entrando da destra) di cosa sei stanca?
CARMELA.
(spaventata) ah sei tu Margherita, credevo fosse
Mariolina. Non è possibile che quando vieni a trovarci, e capita spesso, non
suoni mai il campanello?
MARGHERITA. Carmela, lo
faccio per te! Tu sai quanto costa la corrente di questi tempi?
CARMELA. Tu non preoccuparti della mia corrente!
(fra sé) preoccupati invece di
comprarti da mangiare.
MARGHERITA. Ti ho sentito sai!
A casa mia, nulla manca da mangiare!
CARMELA. Davvero? E come mai
sei qui oggi, allora?!
MARGHERITA. (non sa come dirlo) ecco, dato che ho
prestato lo zucchero a Florinda e che i negozi sono chiusi visto l’orario, ecco… ti
volevo chiedere se potevi prestarmene un po’. Solo per un caffè s’intende!
CARMELA. (fra se) ormai è da una vita che succede
così. Almeno se lo portasse a casa! Lo dimentica sempre qui, e lo fa apposta,
così può avere una scusa per tornare a curiosare.
MARGHERITA. Hai qualche
novità?!
CARMELA. Sei venuta per lo
zucchero o per sapere se ci sono novità? Che novità vuoi che abbia!
MARGHERITA. Ma, non so, magari qualche novità
interessante…
CARMELA. Con me e mia
sorella, ci vuole lo Spirito Santo per avere delle novità Margherita. Ma non eri
venuta solo per lo zucchero?
MARGHERITA. Certamente! Così
anche voi, cioè tu e tua sorella, oramai pensate che non vi sposerete più? Come
me d’altronde.
CARMELA. Ma chi vuoi che ti
sposi! (vedendo che Margherita si è
offesa) volevo dire, che nessuno saprebbe essere alla tua altezza.
MARGHERITA. Ora va molto meglio. Lo sai che mi è venuto
un’idea in questi giorni!? Che ne diresti se creassi un’associazione di sole
donne singole qui a Braciolla?
CARMELA. (fra se) figuriamoci, così invece di passare
da qui cinque volte al giorno, ce ne passa dieci. (fingendo) È proprio una bella idea! Chiaramente andrebbe
approfondita bene.
MARGHERITA. Ovviamente!
Forse dovrei informarmi da Tino Melècc che lui sa sempre tutto…
CARMELA. Ecco, brava, chiedi
a Tino Melecc…
MARGHERITA. Vado
immediatamente! Grazie dell’idea. (esce a
destra).
CARMELA. Grazie a me? Ma se
ha fatto tutto lei!? (al pubblico) che
vi avevo detto. Non si è portata via lo zucchero! Ogni scusa è buona, per
curiosare. A volte è snervante! Ha una paura matta che noi ci si sposi e lei no.
Ed ora ci vuole anche coinvolgere nella sua associazione! A che punto mi
trovavo prima che arrivasse Margherita? Ah già, alle coppe che butterei chissà
dove! (ne prende in mano una e sta per buttarla).
III SCENA
Carmela e Mariolina
MARIOLINA. (entrando da destra) che stai dicendo
delle mie coppe?
CARMELA. Mamma mia, è già
qui! (finge di pulirle) nulla
Mariolina, stavo solo dicendo che ce n’era una fuoriposto.
MARIOLINA. (preoccupata) come è possibile? Tutte le
volte che le pulisco, e sono solo cinque volte al giorno, le sistemo sempre
nello stesso modo… ho imparato a lasciare la polvere sotto ciascuna così
riconosco il punto esatto in cui metterle.
CARMELA.
Cosa? Vorresti dire che non
rimuovi mai la polvere sotto le coppe?
MARIOLINA. Quante storie per
pochi granelli di polvere! Parliamo di te allora, che quando spolveri le foto
dove ci siamo noi due, pulisci sempre e solo dove si vede te e mai dove ci sono
io?!
CARMELA. (sa che è vero, ma non vuole ammetterlo)
ti stai sbagliando Mariolina! Che colpa ne ho io se la tua parte è quella dove
si deposita il doppio della polvere e a volte anche il triplo (fra se) è meglio andarsene altrimenti mi
farà diventare matta. Scusa Mariolina, ora devo andare a fare… un’ambasciata alle
suore dell’asilo. Ti saluto. (esce dalla
stanza a destra).
MARIOLINA. Si si, va va… dov’è
che doveva andare? All’ambasciata? A che fare?! Ho una sorella talmente svanita
che è capace di andare a cercare l’asilo, si, ma “l’asilo politico”, non quello
delle suore! (guardando le foto
sull’altro mobile) guardate se racconto bugie! La sua foto è perfettamente
nitida, mentre la mia… guardate, guardate la mia (la mostra al pubblico, la sua foto non è nitida) è tutta nebbiosa.
E sono uguali a questa tutte le altre foto. E lei si lamenta per pochi granelli
di polvere… (si accorge che i suoi
souvenir sono stati spostati) come sempre! Ma che le interesserà di toccare
i miei ricordini dalle vacanze! Che pensi ai suoi. (al pubblico) guardate i suoi ricordini: libri! Ovunque sia andata
in vacanza, ha portato a casa, libri! È andata in Palestrina e ha comperato il
libro: “Il grande libro dell’orto”. È andata a Lontra e ha preso il libro: “Napoleone”.
Prima e seconda parte ovviamente. Non parliamo di quando è andata in Lidia e ha
portato a casa il libro: l’umorismo inglese! Secondo voi, è normale? (sente che Carmela sta arrivando) è già
qui! Che ambasciata fulminante!
CARMELA. (entrando da destra) ho sentito le
campane suonare. Stranamente non ricordavo che c’era messa. Prendo la moneta
per la questua e poi esco.
MARIOLINA. Sì sì, vai pure
da sola a messa…
CARMELA. Stai pure
tranquilla che a messa con te la sera non andrò mai più Mariolina. Mai, e mai più!
MARIOLINA. Sono io ancora
arrabbiata con te per il posto sulla panchina in chiesa!
CARMELA. Ci stai ancora
rimuginando?! Per così poco!?
MARIOLINA. E ci rimurginerò
finché ne avrò voglia io! Ma non ti vergogni per quello che mi hai fatto?
CARMELA. Vergognarmene? Nemmeno
un po’! Possiedi forse tutti i posti a sedere in chiesa?
MARIOLINA. No, tutti no, ma quello
che tu mi hai rubato, si!
CARMELA. Mariolina, che
colpa ne ho io, se, per caso, ma proprio involontariamente, arrivo a messa
prima di te, e sempre per caso, ma davvero solo per caso, mi siedo proprio nel
posto che tu avresti voluto!?
MARIOLINA. Involontariamente?
Non dire falsità! Tutti lo sanno che il posto lì davanti è il più bello della
Chiesa e che da lì si vede alla perfezione il nostro parroco, che è così bello!
CARMELA. Bello? Eccome se lo
è. E lì davanti al primo banco, si vede proprio in tutto il suo splendore!
MARIOLINA. Ah si? E per
fortuna ti eri seduta involontariamente!
CARMELA. Mariolina, ora smettila!
Abbiamo deciso insieme che io vada a messa al mattino e tu la sera. Il problema
è stato risolto. Corro, altrimenti mi rubano il posto! (Sta per uscire a destra quando fa marcia indietro perchè entra il
becchino Felice).
IV SCENA
Carmela, Mariolina e Felice
FELICE. Io sono stanco di
voi due.
CARMELA. Di noi due? E
perchè?
FELICE. Se andate avanti di
questo passo sarò costretto a vietarvi di entrare nel mio regno.
MARIOLINA. Carmela ce l’ha
con te.
FELICE. Ce l’ho con con te
Mariolina.
CARMELA. (Fa una boccaccia a Mariolina).
MARIOLINA. Che cosa avrò
fatto di così grave.
FELICE. Mi fai scappare
tutti i clienti.
MARIOLINA. Io non faccio
scappare proprio nessuno.
CARMELA. (Ironica) anzi, se mai te li porta.
MARIOLINA. Tu perché ti
intrometti? Sta parlando con te? Ha accusato te? No.
FELICE. Senti Mariolina, la
devi smettere di infastidire le persone che vengono in visita.
MARIOLINA. Felice, che cosa
farò mai nel tuo regno se non portare un pò di vita?!
CARMELA. Portare vita, in
“un cimitero”? Questa si che è bella.
FELICE. La devi smettere di
infastidire i proprietari dei loculi! Hai capito?
CARMELA. (Al pubblico) quella sarebbe capace
anche di disturbar chi vive nei loculi! Vive ... volevo dire abita. Abita ...
insomma, avete capito.
MARIOLINA. Io non infastidisco
nessuno. Chiedo solo ... chiedo solo ... (viene
interrotta).
FELICE. ... chiedi solo? Tu
li importuni! Tu sai che per colpa tua due persone hanno fatto testamento di
venire tumalte da qualsiasi parte ma non qui a Costina?
MARIOLINA. (Meravigliata) davvero? Sono diventata
così famosa?
FELICE. Si, famosa per
essere una rompiballe! La devi smettere di chiedere a tutti dei loculi che
hanno scelto per i loro cari!
MARIOLINA. Io sono una
persona che si interessa del proprio futuro e se a te non sta bene, non è un
problema mio. E poi, se vogliamo dirla tutta, tu ce l’hai con me perchè io ho
rufiutato la tua proposta.
CARMELA. Proposta? (A Mariolina) che proposta ti ha fatto
Mariolina? (A Felice) che proposta le
hai fatto Felice? Aiutarti a fare la becchina? (Ride).
FELICE. Meglio che vada
prima che faccia qualcosa che poi potrei pentirmi. (A Mariolina minacciandola) lascia stare i miei clienti! (Esce).
MARIOLINA. (Al pubblico) devo stare attenta a non
farmi vedere da lui quando parlo con i parenti.
CARMELA. Si può sapere di
che proposta parlava?
MARIOLINA. Ma tu, non dovevi
andare a messa?
CARMELA. È vero! Non lo
ricordavo più! Spero che non mi abbiano rubato il mio posto! Il posto dove mi
siedo involontariamente. (Esce).
MARIOLINA. Vai, vai pure! (Al pubblico) è meglio che vada a riordinare
la mia stanza. Il mio letto! E basta! Può capitare “involontariamente” di
dimenticarsi di quella della sorella! O sbaglio? (Esce di scena a sinistra)
V SCENA
Filippo e Lodovica
Scena vuota per qualche
istante. Entrano il sindaco e la vicesindaco da destra.
FILIPPO. È permesso? C’è
qualcuno?
LODOVICA. Carmela, Mariolina,
dove siete! (verso Filippo) Dove
saranno!?
FILIPPO. (guardando l’orologio) sicuramente una
delle due una sarà andata a messa. Comunque penso tornerà presto. Non c’è messa
ma ci sono le confessioni e gli esercizi spirituali. L’altra non lo so.
LODOVICA. È vero ciò che
dicono di loro in paese Filippo? Ciòè che sono… come si dice… un po’ strampalate?
FILIPPO. Strampalate? Eccome
se lo sono! Io, di una di loro, non ne posso più. Sai cosa mi dice sempre
Mariolina, tutte le volte che mi incontra per strada, in Chiesa… dappertutto!?
LODOVICA. Che ti dice?
FILIPPO. È roba dell’altro
mondo! Tu sai già che è in scadenza il loculo al cimitero di mia madre…
LODOVICA. Dunque?
FILIPPO. Dunque lei insiste nel
dirmi che non devo rinnovarlo perché… lo vuole per lei!
LODOVICA. Per lei? E a cosa
le serve! Non capisco, dato che ce ne sono ancora molti di loculi liberi, perché
vuole proprio quello di tua madre!
FILIPPO. Sono 33 i loculi
liberi! Ma lei “no”. Lei vuole quello di mia madre perché dice che, lì, batte
il sole tutto il giorno e così quando ci sarà lei nella cassa da morto, in estate
potrà abbronzarsi.
LODOVICA. (facendo una smorfia) da morta… lei si
abbronza!? (Filippo accenna di si) non
mi sembra così vecchia per pensare già al suo loculo… (Filippo la guarda mostrando disaccordo) Filippo ho l’impressione che
sia nata nello stesso anno mio!
FILIPPO. (capendo di aver sbagliato) scusa
Lodovica, tu al suo confronto, volevo dire, dimostri almeno dieci anni in meno.
(al pubblico per convincerla) non è
forse vero?
LODOVICA. (compiaciuta) dici davvero? Proprio dieci?
FILIPPO. Ho detto dieci, ma
volendo dire la verità, potrei anche dire…
LODOVICA. (sempre compiaciuta nella speranza che possano
aumentare) Dì, dì pure…
FILIPPO. Undici!
LODOVICA. (delusa) credevo di più. Beh, mi
accontenterò.
FILIPPO. (cercando di distoglierla da questo argomento) le cose stanno così
insomma. Mariolina da morta, in estate, vuole prendere il sole nel loculo di
mia madre.
LODOVICA. E… d’inverno?
FILIPPO. Per l’inverno
invece vuole il loculo di mio padre.
LODOVICA. Non è possibile! E
perché?
FILIPPO. Lei dice che il
loculo dove ora c’è mio padre, dato che si trova all’ultimo piano, prende poca
aria corrente, e così d’inverno non s’sentirebbe freddo…
LODOVICA. (sgranando gli occhi) vorresti dire,
che, quando Mariolina sarà morta bisognerà spostarla sei mesi in un loculo e
sei mesi in un altro? Ad una persona che dice di questi spropositi, non possiamo
dare fiducia per… (viene interrotta da
Filippo).
FILIPPO. Dobbiamo invece, nessuno
in paese vuole… (sentendo che Mariolina sta
arrivando) fingiamo di essere appena arrivati… (tornano alla porta a destra).
VI SCENA
Filippo, Lodovica e Mariolina
FILIPPO. (fingendo di essere appena arrivato) è
permesso? C’è qualcuno?
MARIOLINA. (entrando da sinistra) arrivo, arrivo! Buongiorno
signor sindaco. Buongiorno anche a lei signora vice sindaca. A cosa devo la
vostra visita?
LODOVICA. Siamo qui per una
cosa molto seria. Non c’è sua sorella?
MARIOLINA. Sorella? Non ne
ho di sorelle io.
LODOVICA. Ma… Carmela
Trapunta non è sua sorella?
MARIOLINA. A già, non lo
ricordavo! A volte vorrei fosse sorella di qualcun altro. Certo che è mia
sorella, e per giunta anche mia gemella, anche se nessuno se n’è mai accorto.
Tra me e le c’è un baratto di diversità.
VII SCENA
Filippo, Lodovica, Mariolina
e Carmela
CARMELA. (entrando da destra) Uella! Quante attorità!
MARIOLINA. È arrivata! Carmela,
come mai così presto, “lui” non c’era?
CARMELA. Non c’era messa, ma
c’erano gli esercizi spiritosi e poi le confessioni.
MARIOLINA. C’era il parroco?
CARMELA. Si c’era…
MARIOLINA. Per fortuna! Siccome
stasera anch’io vado a messa e se avessi saputo che non c’era, sarei rimasta a
casa! (ironica) lo hai guardato bene
allora?
CARMELA. Perfettamente! Oggi
sembrava persino più bello degli altri giorni.
LODOVICA. FILIPPO. (si guardano perché non capiscono il
discorso delle sorelle).
LODOVICA. Voi due andate in
Chiesa solo per vedere il parroco?
CARMELA. Certo che no! Non
solo andiamo per vedere il nostro bel parroco ma anche…
LODOVICA. (verso Filippo) volevo ben dire…
MARIOLINA. … ma anche perché
noi seguiamo attentamente la moda.
CARMELA. Si vedono certe
sfilate!
FILIPPO. (per tagliare il discorso assurdo) ascoltate
bene Carmela e Mariolina, siamo qui perché volevamo coinvolgervi in un progetto.
Come penso sappiate, il nostro paese Costina ha stabilito un gemellaggio con un
paese dell’alta bergamasca: Braciòlla.
FILIPPO. L’ha scelto proprio
giusto il paese! Ora manca solo che ci sia un paese che si chiami “verze”…
CARMELA. Mamma mia, quanto
sei stupida Mariolina, cosa vorrà dire il “verze” con i gemelli? Vero signor
sindaco?
FILIPPO. (sospirando) insomma…
LODOVICA. E per questo
gemellaggio, o gemelli come l’ha chiamato la signora Carmela, noi vorremmo che foste
proprio voi ad avere l’onore di ospitare due… ragazzi di Braciòlla.
FILIPPO. Due ragazzi,
piccoli o grandi, chi arriva insomma.
MARIOLINA. (lei due sorelle si guardano timorose) due
bambini? Qui da noi? Carmela, tu cosa ne dici!?
CARMELA. Non saprei. A me
piacerebbe fare la mamma… solo per poco però.
MARIOLINA. Non sarebbe per
sempre, vero?
LODOVICA. I due ragazzi
rimarrebbero qui da voi solo per 15 giorni.
CARMELA. (sospira) non saprei.
MARIOLINA. Io invece ho
deciso di accettare. (parlando piano a
Carmela perché non la sentano) acconsenti anche tu Carmela… e i due loculi
del signor sindaco sono già miei!
CARMELA. (guardandola sospira) va bene. Quando
dovrebbero arrivare?
FILIPPO. Martedì prossimo. (verso Lodovica piano) andiamocene prima
che cambino idea. Ora scusate, ma vi dobbiamo lasciare. Saluti e mi raccomando,
una bella accoglienza, dovete sapere che i due sono “nulla tenenti”.
CARMELA. Ovvio che siano “nulla
tenenti”, se sono piccoli come possono aver fatto il soldato!
FILIPPO. Dimenticavo, dovrà
arrivare da voi l’assistente sociale per le patriche per i due ragazzi.
MARIOLINA. Quali pratiche?
CARMELA. (Piano a Mariolina) vuoi vedere che per avere
quei bambini si devono fare le pratiche automobilistriche?
MARIOLINA.
Automobilistriche? Ma come possiamo fare noi che non abbiamo la patente?!
CARMELA. Ed è tutta colpa
tua! Io avrei potuto prenderla la patente anni fa, ma tu non hai voluto perchè
dicevi che non ti fidavi a salire in auto con me.
MARIOLINA. E ti credo, tu
sei dal tonica.
CARMELA. Ti ricordo che per
andare in auto si deve essere più che tonica!
MARIOLINA. “Dal tonica”, non
solo” tonica”. (Al pubblico) mia
sorella sarebbe capace di passare col verde pensando che sia rosso. (Al sindaco) ma noi dobbiamo per forza
avere quelle pratiche ... lì?
FILIPPO. Si. Verranno
compilate dall’assistente dopo che voi avrete risposto alle domande che lei vi sottoporrà.
Poi voi le firmerete.
MARIOLINA. (Felice) dobbiamo solo firmare e poi abbiamo
la patente?
LODOVICA. Patente? Patente
di cosa?
CARMELA. Quella della
macchina.
FILIPPO. Macchina? Quale
macchina? Voi dovrete firmare alcune carte per avere i due ragazzi con voi! Firmare
delle carte perchè tutto deve essere registrato in comune.
MARIOLINA. (Piano a Carmela) ci devono registrare.
CARMELA. Santo cielo, che
esco sempre con la voce che sembra di un uomo.
FILIPPO. Allora siamo
d’accordo per l’assistente sociale?
MARIOLINA. Va bene, la mandi
pure per la registrazione ... (Al
pubblico) se la mia voce verrà male, la farò cancellare e la rifaremo.
CARMELA. L’importante che
arrivino i due bambini.
MARIOLINA. Chissà come
saranno belli!
FILIPPO. Sicuramente. Allora
siamo d’accordo vero? Un’accoglienza degna di Costina.
MARIOLINA. Degna di Costina
e di tutta la cassa toracica. (Mentre
i due escono) e lei si ricordi dei miei loculi.
CARMELA. (felice) Mariolina, ha detto che
potrebbero arrivare anche due bambini?
MARIOLINA. Per la precisione
ha detto “due bambini piccoli”. Se non sbaglio.
CARMELA. Mariolina, due
bambini qui in casa nostra!
MARIOLINA. Due bei gemellini!
Due gemellini ha detto, vero?
CARMELA. Sicuramente, ha
detto qualcosa su un gemello, perciò. Non vedo l’ora che arrivino…
MARIOLINA. Pure io! Andiamo
a comprare qualcosa per i nostri due tesorini…
CARMELA. Andiamo, andiamo in
fretta. Non vedo l’ora che venga martedì. (stanno
per uscire a destra quando arriva Margherita).
VIII SCENA
Mariolina, Carmela e
Margherita
MARGHERITA. (da destra) posso entrare…
CARMELA. (tornando indietro. Fra se) è ancora
Margherita!
MARIOLINA. Venga pure avanti
Margherita.
MARGHERITA. Venivo a riprendere
lo zucchero, quello che prima ho dimenticato. Nel frattempo ho incontrato i
sindaci che se ne andavano da casa vostra.
CARMELA. (fra se) secondo me li ha visti dalla
finestra di casa sua ed ha preso la scusa dello zucchero!
MARGHERITA. Chissà per quale
motivo sono venuti, forse non avete pagato qualche tassa? Non avrete dei debiti
col comune spero?! Sapete l’associazione…
MARIOLINA. Margherita ti
assicuro che noi non abbiamo debiti e non ne abbiamo mai avuti! Con questa tua affermazione
ci potremmo anche offendere, sai!
MARGHERITA. (non sa che dire) io, volevo dire che,
cioè, non sapevo che pensare…
CARMELA. Invece io ho due
debiti!
MARGHERITA. Ah si? E quali!?
MARIOLINA. (incuriosita) e quali sarebbero!?
CARMELA. Voi due, siete i
miei debiti!
MARIOLINA. Quanto sei
spiritosa.
MARGHERITA. Immaginavo
chissà quali debiti! Potrei sapere allora che cosa volevano il sindaco e la
vicesindaco?
MARIOLINA. Ci hanno portato
una bella notizia!
MARGHERITA. (eccitata) davvero?
CARMELA. Mariolina non
vorrai stancare la nostra vicina con i nostri affari ora! Lei è qui solo per lo
zucchero che ora le vado subito a prendere.
MARGHERITA. Carmela, che io
non ho affatto fretta! (verso Mariolina)
quale sarebbe la bella notizia!?
MARIOLINA. Verranno ad
abitare da noi due gemellini per quindici giorni. È per il gemellaggio che
Costina organizza ogni anno.
MARGHERITA. Due bambini?
CARMELA. Si, due bei bambini!
MARGHERITA. Qui da voi?
CARMELA. Sì, è ciò che ti
abbiamo detto! Hai problemi di udito!
MARIOLINA. Pensa che bello
ad avere qui due bei biondini?!
MARGHERITA. Credo sia la
prima volta che per il “gemellaggio” arrivino due bambini. Ma se vi han detto
così…
CARMELA. Certo, saranno due
bambini biondini e tanto belli che non se ne sono mai visti in giro.
MARGHERITA. Che fortuna
avete. Verranno da soli? E se venissero
con i loro papà!?
CARMELA. Assolutamente no! Il
sindaco ce lo avrebbe detto! Comunque si sa che fra noi e gli uomini…
MARGHERITA. (interrompendola) anche io sono come voi,
singola convinta! (ricordandosi) Devo
ancora sentire Melèc per la nostra associazione di singole.
MARIOLINA. Ora noi abbiamo
altro a cui pensare e perciò…
MARGHERITA. Hai ragione! Due
bei bambini tutti ricciolini! Pensate sia il caso di chiamare il pediatra?
CARMELA. Cosa potrebbe fare
il dottore dei piedi?
MARGHERITA. No Carmela, il
pediatra è il medico dei bambini!
CARMELA. Ah! Ho capito.
MARIOLINA. Però non è
sbagliata l’idea di chiamare il piediatra per un controllo generale ai bambini!
Cosa ne dici Carmela?
CARMELA. Perché no!
MARGHERITA. Lo chiamo io,
non preoccupatevi di nulla. Anzi, vado subito ad avvisarlo… (esce di corsa a destra).
CARMELA. Margherita hai
indimenticato lo zucchero!
MARIOLINA. Cosa vuoi che
interessi lo zucchero a quella! È una zitellona a cui non interessa nemmeno il
parroco.
CARMELA. Ecco, quella è
l’unica cosa positiva che ha. (Al
pubblico) ho già la concorrenza di mia sorella, ci mancherebbe di avere
anche quella di Margherita ora!
IX SCENA
Mariolina, Carmela e
Assistente Sociale
ASS. SOCIALE. (Da fuori) permesso?
CARMELA. Chi c’è ancora!?
ASS. SOCIALE. (Entrando) si può?
CARMELA. Certo che si può …
MARIOLINA. Perché, che vuol
fare?
ASS. SOCIALE. Nulla,
chiedevo se potevo entrare.
CARMELA. Si che può entrare.
MARIOLINA. (Al pubblico) ovvio, come potevamo dirle
di no dato che è già in casa!
ASS. SOCIALE. Mi presento,
mi chiamo Fiorenza Fiore e sono l’assitente sociale che stavate aspettando.
Perlomeno il sindaco mi ha detto che voi … (interrompendola).
CARMELA. Si si, sappiamo
tutto, lei è qui per la registrazione per via dei due bambini che dobbiamo
ospitare.
MARIOLINA. Signora
assistante socievole, mia sorella non ha una bella voce per la registrazione,
dice che esce con la voce grossa.
ASS. SOCIALE. Registrazione?
Mah, non so che vi hanno detto ma io dovrei rivolgervi solo qualche domanda e
poi dovreste firmare questi moduli. (Li
toglie dalla borsa).
CARMELA. Davvero? Nessuna
registrazione?
MARIOLINA. Abbiamo un sindaco
che come si spiega lui, non si spiega nessuno. Siamo pronte allora per la prima
domanda.
ASS. SOCIALE. (Cerca la biro nella sua borsetta ma non la
trova) avete una biro?
CARMELA. Si! La biro
l’abbiamo! (Va a prenderla e gliela
porge).
MARIOLINA. Sono così tutte
facili le domande? Pronta per la seconda domanda.
ASS. SOCIALE. Grazie. (Prende la biro e la mette nella borsa e poi
la cerca sul tavolo).
CARMELA. MARIOLINA. (Vedono tutto e si guardano meravigliate).
ASS. SOCIALE. Scusate, posso
avere una biro?
CARMELA. (Sta per rispondere ma Mariolina la ferma).
MARIOLINA. (Affrettandosi) a questa rispondo io. Si.
La biro l’abbiamo! (Va a prenderla e
gliela porge).
ASS. SOCIALE. Grazie. Allora
... avrei bisogno di sapere a quanto ammonta il vostro reddito.
CARMELA. Lo vorrei sapere
anch’io, ma mia sorella non me lo vuole dire!
MARIOLINA. Carmela, due
ragionieri in una casa sono troppi! Non è vero signora assistente di volo?
ASS. SOCIALE. (Prende dal portafrutta che si trova sul
tavolo una mela e la mette nella borsa).
CARMELA. MARIOLINA. (Vedono il tutto e si guardano
meravigliate).
CARMELA. (Piano a Mariolina) avrà fame.
MARIOLINA. (Piano a Carmela) lo credo anch’io. Vado
a prenderle il rendito. Torno subito. (Esce
a sinistra).
CARMELA. Signora assistente
socia, lei non si muova di qui mentre io vado a vedere dove mia sorella
nasconde il rendito. (Esce a sinistra).
ASS. SOCIALE. (Sola, prende dal portafrutta ancora una
mela, due pere e due banane e mette tutto nella borsa. Lascia soltanto due
arance. Prosegue nel controllare i documenti).
CARMELA. (Entrando di corsa) ora so dove lo tiene
nascosto! (Si ferma di colpo perché vede
il portafrutta praticamente vuoto) che fame da lupo deve avere!
MARIOLINA. (Entrando di corsa con il reddito) perchè
mi hai seguita? Ti ho vista sai? Curiosona di una curiosona! (Si ferma di colpo perché vede il
portafrutta praticamente vuoto. A Carmela) ti ricordo che erano anche per
me!
ASS. SOCIALE. Posso vedere
il vostro reddito?
MARIOLINA. (Glielo porge ma intanto guarda Carmela arrabbiata.
Si allontanano dal tavolo).
CARMELA. Io non ho toccato
nulla.
MARIÒL. (Ironica) li ho mangiati io col pensiero mentre ero di là!
CARMELA. Ti giuro che io non ne ho colpa.
MARIOLINA. Se tu non sei
stata, chi può essere stato? Il nostro pubblico o la qui presente assistente
legale?
ASS. SOCIALE. (Prende anche le due arance e le mette nella
borsa).
CARMELA. Hai visto?! Ti
avevo detto che io non c’entravo!
MARIOLINA. Fatico a credere
ciò che ho visto.
ASS. SOCIALE. (Guarda in direzione delle due sorelle).
CARMELA. (Piano a Mariolina) ci sta guardando!
Fingiamo di far qualcosa.
MARIOLINA. (Si sposta con Carmela vicino alla credenza
ma con la coda dell’occhio guardano l’assistente).
ASS. SOCIALE. (Prende il porta frutta e se lo mette nella
borsetta).
CARMELA. Hai visto cosa ha
fatto?
MARIOLINA. Come è possibile?
Cosa pensa di fare? Come pensa di cavarsela? Siamo qui che la guardiamo!
ASS. SOCIALE. Le vostre
carte d’identità?
CARMELA. Subito … (va a prenderle) eccole qui.
MARIOLINA. Mi raccomando ...
quelle ... non si mangiano ...
CARMELA. (Piano a Mariolina) perché tu ti
mangeresti il portafrutta?! (All’assistente)
ha bisogno di altro?
ASS. SOCIALE. Mettete le
vostre firme qui e per oggi ho finito.
MARIOLINA. CARMELA. (Si avvicinano e firmano).
ASS. SOCIALE. Scusate se mi
permetto, so che non è buona educazione, ma, potrei lavarmi le mani?
CARMELA. Certamente. Le
mostro dove teniamo il bagno.
ASS. SOCIALE. (Sta per seguire Carmela con la borsa).
MARIOLINA. Lasci pure qui la
sua borsettina … em … borsetta … em … borsona! Stia tranquilla, gliela guardo
io.
ASS. SOCIALE. Ah, va bene. (Lascia la borsa, segue Carmela ed escono a
sinistra).
MARIÒL. Guardate, guardate! (Apre la borsa dell’assistente e toglie
tutte le cose che l’assistente ha rubato).
CARMELA. (Rientra da sinistra di corsa) Mariolina,
intanto che è in bagno, togliamo dalla borsa quello che ci ha rubato!
MARIOLINA. (Mentre tolgono tutto) ma io mi dico,
come è possibile rubare tutta questa roba sotto i nostri occhi! Ci vuole
coraggio sapete?!
CARMELA. (Mentre tolgono il tutto) cosa pensava?
Che fossimo della stupide e di poterla fare franca?
MARIOLINA. Carmela! E se ci
ruba qualcosa che teniamo in bagno?
CARMELA. Cosa vai a pensare,
è senza borsa, dove vuoi che li metta?
ASS. SOCIALE. (Esce da sinistra. Si noteranno dei gonfiori
evidenti nelle zone delle tasche e un po’ dappertutto: due spazzolini da denti,
dentifrici, asciugamani, carta igienica, spazzola ecc. ecc. Prende la sua
borsa) bene! Allora ci vediamo fra una settimana quando i ragazzi saranno
arrivati. Buongiorno. (Ed esce a destra).
CARMELA. MARIOLINA. (Guardandola stupite) buongiorno …
CARMELA. … mi è parso di
vedere il mio dentifricio passare ...
MARIOLINA. … e io la mia
carta igienica ...
SIPARIO
ATTO SECONDO
A casa delle sorelle Trapunta.
I SCENA
Carmela e Mariolina
CARMELA. Sono emozionata
Mariolina. E tu?
MARIOLINA. Come posso non
esserlo: oggi è martedì. E i nostri due gemellini stanno per arrivare…
CARMELA. Guarda cosa ho
comprato per loro. Guarda. (le mostra due
paia di calzini e due ciucci).
MARIOLINA. Belli… ma perché
sono così piccoli? Vorrei sperare che non arrivino dei neonati!
CARMELA. E se fosse? Ma ci
pensi Mariolina, madri, per quindici giorni!
MARIOLINA. Ancora non ci
credo. È troppo bello! Guarda invece cosa ho preso io: due biberon e due
pannolini.
CARMELA. E per fortuna che
non speravi che arrivassero due neonati!? Chissà quanti “bacetti” darò loro in
questi quindici giorni! E quante ninnananna canterò per loro. Come faceva
quella ninna nanna? Aspetta un attimo che ci penso… (e qui canta) Vecchio scarpone, quante volte ecc. ecc. … (viene interrotta).
MARIOLINA. Ah sì, proprio
una bella ninnananna! “Vecchio scarpone” a due bambini… ma come può essere! Senti
la mia invece se non fa al caso nostro: “Fai la nanna coscina di pollo…” (viene interrotta).
CARMELA. La tua è proprio
più bella della mia! Coscina di pollo… a
due bambini che vengono ad abitare a Braciòlla e sono di Costina. Ma dai!
MARIOLINA. Forse non hai
tutti i torti. A che ora arriva il piediatra?
CARMELA. Non saprei. I
bambini però dovrebbero essere già qui, secondo quello che ha detto il sindaco
stamattina.
MARIOLINA. (felice) Carmela, non avrei mai pensato
che…
II SCENA
Carmela, Mariolina e Margherita
MARGHERITA. (con una vocina sottile) è permesso?
MARIOLINA. (felice) Carmela, sono qui! Avanti
piccolini miei…
CARMELA. (felice) Venite avanti cucciolini!
MARGHERITA. (entrando da destra) perché mi chiamate “cucciolina”
?!
MARIOLINA. Ah, sei tu!
CARMELA. (fra se) sempre fra i piedi! Pensavamo
fossero i bambini!
MARGHERITA. Quali bambini?
MARIOLINA. Quelli del
gemellaggio.
MARGHERITA. (fingendo) arrivano oggi? Non me ne
ricordavo. Sono venuta a trovarvi perché avevo bisogno di un po’ di sale. Sono
rimasta senza, proprio oggi.
CARMELA. (sarcastica) ma pensa il destino… (fra se) che bugiarda.
MARIOLINA. Quando hai detto
“permesso” con quella vocina così dolce, abbiamo pensato che fossero loro. A
proposito, da quando usi quella vocina?
MARGHERITA. Pensavo fossero
già arrivati i due bambini!
CARMELA. E così ti eri
dimenticata del loro arrivo, vero?!
MARGHERITA. (imbarazzata) non badate sempre a tutto
Carmela! Mariolina, allora arriveranno da un momento all’altro?!
MARIOLINA. Certo. Quanto
sono contenta tu non immagini nemmeno!
MARGHERITA. Ti credo
Mariolina. Prima che mi dimentichi, volevo dirvi che la nostra associazione si
chiamerà “Associazione delle Singole Convinte”. Cosa ve ne pare?
CARMELA. Si, non è malvagio.
MARIOLINA. Anche a me piace.
A quando la prima riunione? Spero tu voglia far trascorrere almeno questi 15
giorni, dato che io e mia sorella siamo impegnate con i bambini?!
MARGHERITA. Certamente, era
già tutto calcolato!
CARMELA. (fra se) quella che non si ricordava! Margherita
vado subito a prenderti sale (esce dal
fondo).
MARGHERITA. Non c’è fretta
Carmela! (alzando la voce) però, sapendo
che arrivano i bambini, ed essere qui senza un regalo …
MARIOLINA. Non fa nulla
Margherita…
MARGHERITA. No no, vado
subito a prender qualcosa da regalare loro prima che arrivino.
MARIOLINA. Non preoccuparti,
davvero.
MARGHERITA. Perdonami
Mariolina ma non è buona educazione. Vado immediatamente a comprar un qualcosa (esce a destra).
CARMELA. (rientrando col sale dal fondo) dove è
andata di nuovo senza sale!
MARIOLINA. Si è accorta che era
senza regalini per i bambini e allora è andata a comprare qualcosa.
CARMELA. È così sappiamo che
tornerà di qui, a poco.
III SCENA
Carmela, Mariolina, Luigi e Camillo
Arrivano i due ospiti. Non
sono bambini come avevano pensato le due sorelle, ma due adulti. Indossano
vestiti poveri e portano con sé una valigia..
LUIGI. (da destra con una vocina) è permesso?
MARIOLINA. CARMELA. Avanti…
CARMELA. Sono loro Mariolina…
MARIOLINA. Che emozione, che
emozione…
CAMILLO. Permesso…
Buongiorno…
CARMELA. (sorpresa) è questo chi è!
MARIOLINA. (sorpresa) e quest’altro?
LUIGI. Buongiorno. Voi siete
(leggendo da un biglietto) le sorelle
Trapunta?
CARMELA. MARIOLINA. (si guardano stupite e spaventate e fanno
cenno con la testa si e no).
MARIOLINA. (facendosi coraggio) gentili e poveri
uomini, in questa casa non possediamo nulla come potete vedere. Noi non siamo
benestanti. Potreste elemosinare in quelle ville in fondo alla strada. Laggiù i
signori posseggono ogni ben di Dio! Potrebbe essere la vostra fortuna statene
certi. Noi viviamo solo con la nostra misera pensione.
CARMELA. (sottovoce a Mariolina) brava Mariolina.
CAMILLO. Scusate se mi permetto, ma c’è un
fraintendimento, noi siamo…
CARMELA. Non è necessario
ammetterlo, voi siete dei “barboni”! Non avrei voluto usare questo termine ma lo
si capisce da come siete vestiti.
LUIGI. Veramente signorine noi…
CARMELA. (a Mariolina meravigliata) “Signorine” a
noi!
MARIOLINA. (a
Carmela) sarà sicuramente un complimento…
CARMELA. Logico!
LUIGI. In realtà noi… per il
momento siamo, nullatenenti.
MARIOLINA. Non c’è da
andarne fieri: alla vostra età non aver fatto il militare!
CARMELA. Prendete questi due
soldi e via di qua in fretta! Stiamo aspettando gente…
CAMILLO. Infatti, siamo noi…
(viene interrotto).
MARIOLINA. Ma siete proprio
testardi! Via, sciò, smammare, come devo dirvelo? (li spingono verso la porta a destra quando entrano il sindaco e la
vicesindaco).
IV SCENA
Carmela, Mariolina, Luigi, Camillo, Filippo
e Lodovica
FILIPPO. (vedendo i due uomini. Appoggia il cappello) bene, sono già
arrivati…
CARMELA. Di chi state
parlando? Di quei due?
MARIOLINA. Certo Carmela, saranno
andati a cercare l’elemosina anche in casa loro. Dico giusto signor sindaco?
FILIPPO. Nulla affatto! I
signori sono i due fratelli del gemellaggio di Braciòlla che dovrete ospitare! Ricordate?
MARIOLINA.CARMELA. (accennano un lieve mancamento).
CARMELA. Loro? E i due
bambini che… stavamo aspettando?
MARIOLINA. I due bei piccoli
gemellini che aspettavamo e a cui pensavamo di mettere i nostri calzini e dar loro
i nostri ciucci?! Carmela!
CARMELA. A cui avremmo messo
anche i pannolini… e… dato da mangiare con il biberon!? Mariolina!
MARIOLINA. La canzone quella del “vecchio scarpone”
quella ora va benissimo… Carmela!
LODOVICA. Vi presento Luigi
e Camillo di Braciòlla. Forse li avete scambiati per qualcun altro?
CARMELA. (riprendendosi, nasconde i regali) noi? Assolutamente
no!
MARIOLINA. (anche lei riprendendosi, nasconde i
regali) ma nemmeno per nulla!
LODOVICA. Siete sicure?
Perché a noi era sembrato di capire che… (viene
interrotta).
CARMELA. E avete capito male!
Noi, eravamo consapevolissime che queste erano i “ragazzi” che stavamo
aspettando… però… (richiama l’attenzione
di Mariolina per avere aiuto).
MARIOLINA. Però… volevamo… volevamo
essere sicuri che fossero quei giusti. E se invece di Luigi e di Camillo fossero
arrivati Antonio o Giuseppe?
CARMELA. (guarda compiaciuta Mariolina per la
risposta data).
FILIPPO. Giustissimo. Signora
Carmela e signora Mariolina vi presento: Camillo e Luigi. (si stringono le mani ma le donne sono poco convinte).
LODOVICA. (parlando a Luigi e a Camillo) Loro,
sono io le vostre ospitanti. Spero che vi possiate trovare bene!
CAMILLO. Speriamo!
LUIGI. Ci troveremo bene di
sicuro! (fra se) speriamo che il
soggiorno sia meglio dell’accoglienza!
FILIPPO. Noi potremmo andare
ora. Mi raccomando, Carmela e Mariolina, onorate Costina! (esce di scena con Lodovica, salutando ma dimenticando il
cappello).
I quattro rimasti soli mostrano
impaccio. Le due donne si guardano e non sanno che dire, come i due uomini.
CARMELA. (percepisce un certo cattivo odore provenire
dai due uomini) vorreste forse lavarvi le mani?
LUIGI. Si certo, perché no! Che
ne dici Camillo?
CAMILLO. Sì, per me va bene!
MARIOLINA. Dato che il
proverbio dice, “una mano tira l’altra”, perché non approfittarne e farsi anche
una bella doccia?
LUIGI. Se non è troppo
disturbo…
CARMELA. Nessun disturbo, è
un piacere per noi! Se volete portare di sopra le vostre valigie, noi arriviamo
fra poco.
CAMILLO. Allora noi cominciamo a salire
LUIGI. E Fra poco arrivate
voi per la doccia…
MARIOLINA. (alzando il tono di voce) vi
accompagnamo alla doccia… e basta, sia ben chiaro!
LUIGI. Certo, certo… (escono di scena a sinistra).
CARMELA. Mariolina, proprio
due disgraziati ci dovevano capitare!
MARIOLINA. E noi che
aspettavamo due frugoletti da poter baciare! E pensare che io volevo comperare
persino il triciclo! Se ci ripenso!
CARMELA. Due bei bambini con
cui giocare… e invece… (con paura) Mariolina
guarda che io non mi fido per nulla di quei due!
MARIOLINA. Perché io mi fido forse? Coraggio andiamo a
indicare loro dove sta la doccia, non vorrei ci avessero già fatto sparire
qualcosa…
CARMELA. Andiamo, andiamo… (escono di scena a sinistra).
V SCENA
Filippo e Lodovica
Entrano il sindaco e la vice.
FILIPPO. Scusate, ho
dimenticato il cappello… (si guarda in
giro) ma dove sono?
LODOVICA. Sono talmente stralunate
che… (sente l’acqua) sento dell’acqua
che scorre… non vorrei li stessero annegando!
FILIPPO. Ora non esagerare Lodovica!
Saranno del tutto svitate, ma sicuramente non assassine! Lo so che è rischioso
essere ospitati da loro, ma che altro potevamo fare? Sai bene che abbiamo
chiesto a tutti in paese ma nessuno li voleva ospitare perché non erano ragazzi!
LODOVICA. Hai ragione. E ora
penso sia stata la nostra fortuna, non aver detto loro subito la verità.
FILIPPO. (prende il capello) usciamo in fretta prima che arrivino e abbiano
cambiato idea! (escono di scena a destra).
VI SCENA
Mariolina, Carmela e
Margherita
MARIOLINA. (rientrando da sinistra) che delusione
Carmela. Io che mi immaginavo di fare il bagnetto ai quei due bei bambini!
CARMELA. Invece abbiamo
nella nostra doccia due omaccioni.
MARGHERITA. L’ho trovato (da fuori. Ha con se un regalo).
MARIOLINA. CARMELA. (si guardano preoccupate) Margherita con
il regalo!
MARIOLINA. Che possiamo fare?
CARMELA. Se solo immaginasse
che non sono arrivati due bambini ma due uomini?! Lei e la sua associazione!
MARGHERITA. (entra) Ho visto il sindaco e la sindaca
e mi hanno detto che sono arrivati!
MARIOLINA. (preoccupata) che cosa ti hanno detto
per la precisione?
MARGHERITA. Mi hanno detto
tutto.
CARMELA. Ma proprio tutto
tutto?
MARGHERITA. Ovviamente. Lo
sai che con la sindaca sono imparentata.
MARIOLINA. (sconsolata, pensando sappia la verità)
Margherita, non dire nulla! Chi poteva immaginare una cosa del genere.
MARGHERITA. Avanti non pensateci ora. Farete
un po’ di fatica i primi giorni ovviamente, ma poi insegnerete loro tutto
quello che vorrete. A quella età lì si impara in fretta.
CARMELA. (verso Mariolina) come potrà sapere
l’età dei due uomini?
MARIOLINA. (verso Carmela) gliel’avrà detto ancora
la sindaca! Ricordi che sono imparentate? Sei proprio sicura che potranno
imparare alla loro età? Il carattere credo sia ormai già formato.
MARGHERITA. Ma certo. Anche
se io, non ho mai avuti in casa dei ragazzi…
MARIOLINA. Chiamali di
ragazzi!
MARGHERITA. Ma siamo tutti
ragazzi al giorno d’oggi. Io per esempio, quando parlo di voi, vi chiamo sempre
“ragazze”.
CARMELA. Quando tu ci
chiameresti “ragazze”?
MARGHERITA. Quando ne parlo
bene! Dicevo, che siccome io sono singola e non ho mai avuto in casa dei… (viene interrotta).
MARIOLINA. Fermati un attimo
Margherita. Hai appena detto che ci chiami ragazze quando parli bene di noi. E quando
parli male invece?
MARGHERITA. Lasciamo perdere.
Dicevo che io non ho mai ospitato dei ragazzi però…
CARMELA. Nemmeno noi.
MARGHERITA. Io come voi non
ho ospitato dei ragazzi, ma tutti dicono che… come nemmeno voi avete ospitate
dei ragazzi?! E quelli del gemellaggio?
MARIOLINA. Quelli del
gemellaggio? Quelli del gemellaggio sono due nonni… quasi!
MARGHERITA. (le guarda stupita) che furbette! Vi
avevo persino creduto!
CARMELA. Cara Margherita, ma
cosa ti ha detto la sindaca precisamente?
MARGHERITA. Mi ha detto che sono
arrivati due ragazzi.
CARMELA. Sicura che ti ha
detto proprio così?
MARGHERITA. Ma certo! Mi ha
detto che i due ometti di Braciolla erano arrivati.
MARIOLINA. Ti ha detto due
ometti che equivaleva a due uomini.
MARGHERITA. Cosa? State
ospitando due uomini e non due ragazzi?
CARMELA. Si, proprio così.
MARGHERITA. Io avevo persino
comprato loro due giochini!
MARIOLINA. Mettili pure
insieme ai nostri regali allora…
MARGHERITA. (preoccupata) ma ora… ma ora avete due
uomini in casa… e la nostra associazione…
MARIOLINA. Nulla è cambiato.
Non preoccuparti.
MARGHERITA. Siete sicure?
CARMELA. Margherita stai tranquilla.
Fra 15 giorni, se ne andranno e noi saremo ancora singole come prima e saremo ancora
in prima fila a vedere il nostro bel parroco.
MARGHERITA. Noi tre insieme,
stiamo bene come siamo vero?
CARMELA. Certamente!
MARGHERITA. Dato che ormai
sono qui, non potrei conoscerli?
MARIOLINA. Stanno facendo la
doccia.
MARGHERITA. Come? La doccia?
Qui a casa vostra? Vi ricordo che il regolamento dell’associazione vieta alle singole…
CARMELA. (volendo cambiare discorso)… vado subito
a prenderti il sale che hai dimenticato prima (esce dal fondo).
MARGHERITA. Se stanno
facendo la doccia da voi, Mariolina, mi trovo costretta a cambiare il
regolamento altrimenti rischiereste di rimanere fuori. Però forse potrei
aggiungere che “una” doccia si può fare. Cosa dite?
MARIOLINA. (stanca di lei) “una doccia” penso vada
bene.
MARGHERITA. (ricordandosi) e se arriva il pediatra!?
Non posso fare questa figura. Corro subito ad avvisarlo prima che arrivi perché
di bambini qui non ce ne sono…. (esce a
destra).
CARMELA. (rientrando col sale) ecco il sale… (si ferma perché vede che non c’è). Come
al solito!
MARIOLINA. È corsa a dire al
piediatra che non abbiamo più bisogno di lui. A quanto pare di bambini qui, non
ce ne sono.
VII SCENA
Mariolina, Carmela,
Margherita, pediatra e infermiera
MARGHERITA. Dottore ...
buongiorno ... ecco ... i bambini ...
PEDIATRA. (Porta occhiali con lenti spesse) dove sono
i piccolini?
CARMELA-MARIOLINA. (Si mettono a sinistra del palco. Fra di
loro) il piediatria!
INFERMIERA. (E’ un pò sorda) cosa ha detto? I
maialini? Siamo qui a visitare i maialini?
PEDIATRA. No Giuditta, i
piccolini, sono i bambini.
CARMELA. (A Mariolina) ed ora che gli diciamo?
PEDIATRA. Dove sono?
INFERMIERA. Io non vedo
nessun bambino.
MARGHERITA. Ecco ...
MARIOLINA. (A Carmela) inventa subito qualcosa.
CARMELA. Io?
MARGHERITA. (Intervenendo) i bambini non ci sono
perchè ... perchè ... sono arrivate due bambine.
CARMELA-MARIOLINA. (Fra di loro) due bambine?!
INFERMIERA. Due maialine?
Sono arrivate due maialine?
PEDIATRA. La signora ha
detto “due bambine”, Giuditta. Avevo capito che dovevo visitare due bambini.
Non importa ... e dove sono le bambine?
MARGHERITA. Eccole. (Indica le sorelle e fa segno a loro di
mettersi in ginocchio) le ha viste?
CARMELA-MARIOLINA. (Si mettono in ginocchio).
PEDIATRA. (Si gira e le vede) oh, eccole. Che
belle bambine!
INFERMIERA. Belle maialine?
I maiali sono belli?
DOTTORE. Non sono belli i
maiali.
INFERMIERA. Sono belle solo
le maiailine?
DOTTORE. Non sono maialine o
maiali, ma b-a-m-b-i-n-e!
MARGHERITA. Bambine,
salutate il dottore.
CARMELA. MARIOLINA. (Voce da bambine) buongiorno dottore.
PEDIATRA. Buongiorno
bambine. Io sono un dottore buono e devo visitarvi, ma state tranquille che non
vi farò male.
CARMELA. (Voce da bambine) grazie dottore, lei è
molto buono.
MARIOLINA. (Voce da bambine) si, si, dottore, lei è
molto buono.
PEDIATRA. Bene. Ed ora
spogliatevi.
CARMELA. (Voce normale) non ci penso nemmeno! (Si accorge che ha usato la voce vera. Voce
da bambina) volevo dire che ... ho freddo se mi spoglio.
MARIOLINA. (Voce normale) neanch’io! (Si accorge che ha usato la voce vera. Voce
da bambina) volevo dire ... che anch’io ho freddo.
MARGHERITA. Non si potrebbe
visitarle vestite dottore? Deve sapere che sono già state visitate al loro
paese prima di arrivare qui.
PEDIATRA. E allora perchè mi
ha chiamato?
MARGHERITA. L’ho chiamata
perchè ... perchè ... le due soffrono di ... mal di gola.
CARMELA. MARIOLINA. (Iniziano a fare dei gorgheggi e a tossire).
PEDIATRA. Oh piccole, mi
dispiace. Vediamo subito le vostre gole. Giuditta passami la paletta.
INFERMIERA. (A Margherita) avevo tutto qua o avete
altre stanze?
PEDIATRA. Giuditta, ho
bisogno della paletta.
INFERMIERA. Si dottore, mi
sto informando se ce n’è un’altra.
PEDIATRA. Come “se c’è n’è
un’altra”?
INFERMIERA. (A Margherita) avete una saletta di la?
MARGHERITA. Saletta? E per
cosa?
INFERMIERA. Serve al dottore
per controllare la gola.
PEDIATRA. Paletta, non “saletta”. (Le va vicino e toglie lui la paletta dalla
borsa dell’infermiera) questa. (Si
avvicina) aprite la bocca. (Controlla
prima una e poi l’altra) che bocca grande avete. Che tonsille grandi avete.
(Controlla gli occhi) che occhi
grandi avete. (Controlla le orecchie)
che orecchie grandi avete.
MARGHERITA. (Al pubblico) volete vedere che fra poco
se lo mangiano?
PEDIATRA. Sembra tutto a
posto anche se devo dire che avete gli organi un po troppo grandi per la vostra
età.
MARGHERITA. Deve sapere
dottore che le bambine sono così perchè ... sono super dotate.
PEDIATRA. Super ... dotate?
INFERMIERA. Sono pompate?
MARGHERITA. Dottore, deve
sapere che loro ... discendono ... dai Watussi.
PEDIATRA. Addirittura dai
Watussi?
INFERMIERA. Dai Russi?
MARGHERITA. Discendono dai
Watussi. Bene dottore e signora infermiera, sono molto contenta che le bambine
stiano bene e vi ringrazio per la visita.
PEDIATRA. Ma si figuri, è il
mio lavoro.
MARGHERITA. Bambine salutate
il dottore e l’infermiera.
CARMELA. (Voce da bambine) buongiorno dottore e l’infermiera.
MARIOLINA. (Voce da bambine) buongiorno dottore e
l’infermiera.
PEDIATRA. (Mentre sta uscendo accompagnato da
Margherita) davvero discendono dai Watussi? Come mai loro sono ... così
bianche?
MARGHERITA. (Mentre lo sta accompagnando alla porta) si,
dai Watussi e dalle Watusse. La medicina fa miracoli oggi.
CARMELA. (Alzandosi) ci mancava anche il
piediatria e l’infermiera!
MARIOLINA. (Alzandosi) e i Watussi e le Watusse! (Urlando a Margherita) Margherita, il
sale! E ti pareva!
CARMELA. Mariolina, lasciamo
perdere il sale, il pediatra, l’infermiera, i Watussi e le Watusse. Dobbiamo
pensare a quei due che sono di sopra e che magari, stanno pensando di portarci
via qualcosa.
MARIOLINA. Hai ragione. Allora
io comincerò subito a nascondere le mie coppe Carmela, prima che arrivino. Potrebbe
essere che un giorno in cui noi non ci siamo le facciano sparire. (comincia a prenderle fra le braccia).
CARMELA. E io nasconderò i
miei libri, non si sa mai. Essendo due barboni non sapranno nemmeno leggere, ma
chi lo sa che vadano a venderli! (comincia
a prenderli fra le braccia).
MARIOLINA. Ora che comincio
a farmene una ragione, se vedo il sindaco e la sindaca, gliene dico quattro! Per
fortuna che dovevano arrivare due bambini! Sono due nonni invece!
CARMELA. Mariolina, se nel
frattempo avessero rubato qualcosa di sopra?
MARIOLINA. Madonna mia, hai
ragione! Che sbaglio averli lasciati soli!
CARMELA. (fingendo di ascoltare) sembra che
stiano per arrivare però…
MARIOLINA. Sai che facciamo
Carmela? Li lasciamo un attimo qui da soli e noi andiamo a controllare di sopra…
VIII SCENA
Carmela, Mariolina, Luigi e Camillo
CAMILLO. Eccoci arrivati…
LUIGI. (entrano da sinistra cambiati d’abito e ripuliti) possiamo entrare?
CARMELA. Certo, avanti… Mariolina,
falli accomodare … (sottovoce a Mariolina)
offre loro le sedie più rotte così pensano di trovarsi male e se ne tornano a
casa loro subito.
MARIOLINA. (con le coppe in mano fatica a porgere le
sedie) prego, sedete pure…
CAMILLO. (sedendosi)
per quale motivo tiene tutte quelle coppe in mano? Sono sue Mariolina?
MARIOLINA. (è imbarazzata perché non sa come
giustificarsi) ah… le coppe… sì sono le mie… il fatto è che… avevo pensato
di portarle a… sistemare perché… cominciavano a invecchiare e allora… (non sa più che dire e chiede aiuto a
Carmela) Carmela, offri qualcosa da bere ai nostri ospiti…
LUIGI. Non disturbatevi, non
è necessario!
CARMELA. (sottovoce a Mariolina) sembrerebbero
persino bene educati. Che furbizia! (verso
i due) vado subito a prendere da bere (sta per
prendere una bottiglia di vino quando Mariolinal le si avvicina).
MARIOLINA. (sottovoce a Carmela) non quello! Dagli
quello lì un fondo, quello che ormai è diventato aceto. Così pensano di
trovarsi male e e se ne ritornano a casa loro in fretta.
CARMELA. (fatica a prendere ciò che serve perché ha i
libri in mano) servitevi.
LUIGI. Per quale motivo Carmela,
porta tutti quei libri in mano? Deve forse dare un esame?
CARMELA. (è imbarazzata perché non sa come
giustificarsi) ah i libri… certo… certo è per un esame… quello… quello del
sangue! Quindi ora devo proprio andare a studiare… mi accompagni Mariolina!
MARIOLINA. Sì sì, arrivo
subito.
CAMILLO. Anche lei studia Mariolina?
MARIOLINA. Nient’affatto! (ricordandosi che deve aiutare Carmela)
cioè io… devo… devo… reggere i libri mentre studia.
CARMELA. (fra se) i libri lei mi regge! Andiamo
Mariolina?!
MARIOLINA. Subito. Le mie
braccia sono pronte…
CARMELA. (è già uscita) arrivi!
MARIOLINA. Scusate… (esce di scena a sinistra lasciando i due
uomini soli).
IX SCENA
Luigi e Camillo
LUIGI. Camillo, ti sembrano a posto quelle due?
CAMILLO. A me sembrano alquanto
svanite. Però penso siano delle brave persone. E da come ho potuto capire sono
anche singole!
LUIGI. Camillo, come possono
essere singole se sono due?!
CAMILLO. Volevo dire che non
penso siano sposate!
LUIGI. Ora si che ho capito!
Come potrebbero interessarsi a due come noi… due persone senza casa e senza
lavoro. La gente inoltre si è sempre approfittata di noi e della nostra bontà.
CAMILLO. Hai ragione Luigi, la prima cosa che ci ha
rovinato è stata nascere orfani. Il destino…
LUIGI. Cosa ci vuoi fare!
Possiamo però provare ad aiutare queste due gentili signorine. Io inizierò a
sistemare questa sedia.
CAMILLO. E io aggiusterò questi portafoto che sembrano
essere rovinati. (guardandoli bene) Luigi
guarda queste foto: come sarà possibile che Carmela si veda tanto bene, mentre Mariolina
è quasi irriconoscibile!
LUIGI. Perché la mia Carmela
è più “igienica”.
CAMILLO. Che cosa è?!
LUIGI. Igienica… foto igenica,
la stessa cosa!
CAMILLO. E perché l’hai chiamata la “mia Carmela”?
LUIGI. Ho detto la “mia
Carmela” perché mi piace. (lo guarda con
timore che piaccia anche a lui) solo un pò però! Pèrchè, forse piace anche
a te?
CAMILLO. Non c’è problema, puoi tenertela. A me invece piace
un altro tipo di donna. Io preferisco Mariolina…
LUIGI. (fra se) per fortuna. Prima di entrare in casa ho visto che c’era
della legna fuori. La porto dentro e la sistemo così non dovranno uscire per
prenderla ogni volta che serve. Cosa ne dici?
CAMILLO. (mentre sistema
le cornici) sicuro! È utile che le si aiuti per non farci cacciare.
LUIGI. Spero che siano contente di noi. (porta la legna per due volte. Cantano e
fischiano mentre lavorano).
CAMILLO. (ha
terminato di sistemare le cornici) sai ora che faccio Luigi? Vado in cucina
e comincio a preparare qualcosa da mangiare per quando arrivano le signore.
LUIGI. (guarda un soprammobile) io aggiusto questo e poi andrò in paese a
cercare qualche lavoretto da fare, così da guadagnare qualcosa da lasciare loro.
CAMILLO. Io invece lo
cercherò domani… (Camillo esce dal fondo).
X SCENA
Luigi, Camillo, Carmela e Mariolina
CARMELA. (entrando di corsa da sinstra) mamma
mia, ci hanno rubato la legna, dalla finestra ho visto che non c’è più …
MARIOLINA. (che è dietro lei) lo sapevo, lo sapevo
che sarebbe andata a finire così!
CARMELA. È stato un errore ascoltare
il sindaco…
MARIOLINA. Anche la sua vice
allora…
LUIGI. State parlando della
legna che era accatastata fuori? L’ho portata in casa io. Avevo pensato che
averla dentro casa fosse più comoda che fuori, però se voi…
CARMELA. (meravigliata) ah si? Nessuno l’ha
rubata?
MARIOLINA. A quanto sembra,
no, Carmela…
LUIGI. Se è un problema, la
riporto dov’era prima!
CARMELA. No no, dobbiamo
ringraziarla invece, mi ha evitato una gran fatica.
LUIGI. Le ho anche sistemato
quella sedia che è mezza rotta.
CARMELA. (verso Mariolina sottovoce) Mariolina, è stato gentile il “mio” Luigi…
MARIOLINA. Ho visto. (accorgendosi di ciò che ha sentito) “il
tuo Luigi”? Da quando?
CARMELA. Da ora!
MARIOLINA. (guardandosi intorno) Carmela, dov’è finito
il “mio Camillo”!
CARMELA. Hai ragione, dove è…
(a bassa voce) cosa hai detto? Il “tuo
Camillo” ?!
LUIGI. Se state cercando Camillo,
dopo aver sistemato le cornici delle foto, è andato in cucina a preparare da
mangiare …
MARIOLINA. Davvero è capace
anche di cucinare?
LUIGI. Altro chè!
XI SCENA
Carmela, Mariolina, Luigi e Assistente
Sociale
ASS. SOCIALE. (Entrando da destra) bene bene, vedo che
sono arrivati. (Si presenta e parla sottovoce
con Luigi).
CARMELA. (Piano a Mariolina) santo cielo! È
arrivata l’assistente legale a cui piace la roba d’altri!
MARIOLINA. Carmela, per me
quell’assistente ha dei problemi.
CARMELA. Come è possibile?
Le assistenti devo risolvere i problemi delle persone in difficoltà e non
devono avere loro dei problemi.
MARIOLINA. Possono, possono.
Ascoltami bene e ascoltami attentamente: non è forse vero che i calzolai vanno
in giro con le scarpe rotte? E i medici, non muoiono anche loro?
CARMELA. È vero, hai ragione.
ASS. SOCIALE. E il signor
Camillo non è arrivato?
LUIGI. Si, è in cucina a far
da mangiare.
ASS. SOCIALE. Mi accompagni da
lui e così sbrighiamo subito la faccenda. (I
due escono al fondo).
MARIOLINA. Mi accompagni …
come se fosse casa sua!
CARMELA. La borsa! Carmela è
andata di la con la borsa!
MARIOLINA. Chissà quante
cose ci ruberà ancora!
CARMELA. Settimana scorsa si
è portata via tutta la roba che avevamo in bagno ...
MARIOLINA. … e oggi ci
porterà via tutta la roba che abbiamo in cucina.
CARMELA. Tu sai come si
chiama la malattia di cui soffre? … cretinomane!
MARIOLINA. Ma di che parli?!
CARMELA. Ma si, le persone
che rubano senza accorgersene si chiamano … cretinomane!
MARIOLINA. Non sai quello
che dici. Le persone che rubano, si chiamano creminomane, non cretinomane. (Al pubblico) e se poi vogliamo dirla
tutta anche qui ce n’è una di cretinomane (indica
sua sorella).
CARMELA. Questa volta però
la fermiamo. A costo di spogliarla, ma da casa mia non esce con la mia roba.
MARIOLINA. Penso proprio che
i nostri uomini se ne saranno accorti e l’abbiano fermata.
CARMELA. Vero! Non avevo
pensato ai nostri uomini! I nostri veri uomini! Vedrai come la sistemeranno per
le feste!
ENTRANO TUTTI E
QUATTRO E L’ASSISTENTE HA LA BORSA GONFIA DI COSE E ALTRE COSE LE SPORGONO
DALLE TASCHE
MARIOLINA. (Ironica) proprio dei veri uomini …
CARMELA. E no, questa volta
non me la fa. (Piano a Mariolina) io
ora la distraggo e tu con l’aiuto degli uomini, le togli tutto quello che
riesci.
MARIOLINA. Si, si, va bene.
INTANTO CHE LE DUE PARLANO, MARIOLINA, CON
LA COMPLICITA’ DEI DUE UOMINI, TOGLIERANNO IN MODO SIMPATICO LE COSE DALLA
BORSA E NEI VESTITI. LO FARANNO CERCANDO DI NON FARSI VEDERE ANCHE QUANDO
L’ASSISTENTE GUARDA DALLA LORO PARTE. MARIOLINA, OGNI TANTO SI AVVICINA
ALL’ASSISTENTE E FINGENDO DI ASCOLTARLA LE TOGLIERA’ LE COSE DAI VESTITI.
CARMELA. Signora della
cantina sociale, ci sono ancora delle domande vero?
ASS. SOCIALE. Si, mi
dovrebbe rispondere ancora ad un paio di domande.
CARMELA. Bene. Sono a sua
disposizione.
ASS. SOCIALE. Perché avete
voluto questo gemellaggio?
CARMELA. Questo gemellaggio?
Perché a noi sono sempre piaciuti i gemelli.
ASS. SOCIALE. Gemelli? Mah.
E … siete consapevole … che ai due ragazzi dovete dare ogni confort?
MARIOLINA. (Che non sa cosa sia) … certo! Non è
vero Carmela che noi daremo a loro ... quella roba lì?
CARMELA. Certo che noi gli
daremo tutto il …
ASS. SOCIALE. Confort …
CARMELA. Esatto, tutto il
Calfort, il Dixon e il Dox.
ASS. SOCIALE. Prego?
MARIOLINA. Tutte cose che hanno a che fare col Confort.
ASS. SOCIALE. Ah be, allora
si. Bene, tutto è in regola ora, le firme ci sono e anche tutto il resto.
Allora io vado … non mi resta che dire … buon gemellaggio. Arrivederci.
CARMELA. Arrivedervela.
MARIOLINA. Arrivedervela
anche da parte mia.
LUIGI. Saluti.
CAMILLO. Saluti.
MARIOLINA. È andata bene per
fortuna.
CARMELA. Si, ma spero che
non ritorni più però altrimenti dovremmo chiamare la polizia.
MARIOLINA. E si, perchè se
aspettiamo i nostri uomini ...
CAMILLO. Se non vi dispiace
vado avanti a fare quello che stavo facendo in cucina.
MARIOLINA. Certo Camillo …
CAMILLO. (Esce al fondo).
LUIGI. Assolutamente. Avete
ancora bisogno di me? Altrimenti…
CARMELA. (contenta) sicuramente…
MARIOLINA. (dandogli una gomitata) no Luigi, vada
pure…
LUIGI. Grazie. Avete
qualcosa in contrario se trovassi qualche lavoretto in paese? Sarebbe solo per guadagnare
un po’ di denaro. Potrebbe servirvi.
CARMELA. Denaro… per chi?
LUIGI. Per voi. Per
compensare la vostra ospitalità.
MARIOLINA. Ci si accorge, è
vero!? L’ospitalità è uno dei nostri pregi maggiori.
LUIGI. Allora vado. (con dolcezza) a dopo Carmelina… (esce dalla porta a destra).
CARMELA. Mi ha chiamato
“Carmelina” …
MARIOLINA. Carmela, non fare
la ragazzina ora! Hai visto dov’è il mio Camillo!? A prepararci il pranzo…. Che
amore!
CARMELA. “Amore” “amore”! Ma
se non lo conosci nemmeno! Ma chi mai avrebbe creduto che fossero invece due
bravi ragazzi…
MARIOLINA. Ragazzi… un po’
in là con gli anni però! Coraggio andiamo a preparare i letti per loro. (si avviano alla porta di sinistra) va
bene ma… dove li facciamo dormire!?
CARMELA. Nella camera degli
ospiti, dove altro vorresti farli dormire?
MARIOLINA. Nella camera
degli ospiti… (escono dalla porta a
sinistra).
SIPARIO
ATTO TERZO
A casa delle sorelle Trapunta.
I SCENA
Carmela e Mariolina
CARMELA. Sono arrivati?
MARIOLINA. Saranno qui a minuti…
CARMELA. (con tristezza) sono andati a lavorare
anche l’ultimo giorno del loro soggiorno. E perché sono andati al lavoro?
MARIOLINA. Sono andati a
lavorare perché è martedì e non è giorno di festa.
CARMELA. Certo che è
martedì, ma per cosa va a lavorare Camillo e Luigi?
MARIOLINA. Carmela, sono
andati a lavorare per guadagnare! Come se non lo sapessi!
CARMELA. Ho capito che sono
andati a lavorare per guadagnare. Ma per chi vanno a lavorare!?
MARIOLINA. Ma oggi sei più
stupida di tutti gli altri giorni. Come se non lo sapessi per chi vanno a
lavorare!
CARMELA. Oh! Finalmente hai
capito quello che volevo dire.
MARIOLINA. Ricorda che io
sono una “sveglia” e non “tarda”! Camillo lavora per il signor Bennito. Mentre Luigi
lavora per il signor Fenassi. Cosa ci sarà da capire? Lo sai solo tu!
CARMELA. Non cambierei mai. Volevo
solo dire che lavorano per noi! Hai
capito ora? I guadagni che ottengono li hanno sempre versati a noi!
MARIOLINA. Non potevi spiegarti meglio? Perché? Per
cosa? Per chi lavorano… avevo l’impressione di trovarmi in uno di quei quiz che
fanno in tv!
CARMELA. Come la fai lunga! Oggi
è un brutto giorno per me e mi sento molto triste.
MARIOLINA. Oggi i nostri
uomini, verranno portati via da noi!
CARMELA. Come potrò stare
senza il mio Luigi… dico “il mio Luigi” perché io sono innamorata di lui.
MARIOLINA. E io come potrò
stare senza il mio Camillo… sono persa per di lui, mi sento peggio di una
ragazzina. Carmela, ma noi piaceremo a loro?
CARMELA. Per te non so che
dire, ma io a Luigi piaccio sicuramente.
MARIOLINA. Che vorresti dire?
Camillo preferisce me a te. (sentendo che
stanno arrivando) zitta che stanno arrivando.
II SCENA
Carmela, Mariolina, Luigi e Camillo
CAMILLO. (entrando
con Luigi da destra) siamo un po’ in ritardo oggi…
MARIOLINA. Non preoccuparti,
non c’è tutta quella fretta Camillo…
LUIGI. Non vorrei che poi il
sindaco…
CARMELA. Il sindaco, niente!
Se non siete pronti, aspetterà!
LUIGI. (è titubante) Carmela, prima che me ne vada, volevo dirti che… che…
CAMILLO. (piano a Luigi) coraggio, dille che ti
piace.
LUIGI. (piano a Camillo) non ce la faccio, sono troppo timido. Carmela, volevo
dirti che…
CARMELA. Che… (verso Mariolina) ora me lo dice…
LUIGI. (è titubante) volevo dirti che… mi sono trovato talmente bene, che…
verrò di nuovo a trovarti (piano a Camillo)
non ci sono riuscito.
MARIOLINA. (verso Carmela) che imbranato!
CARMELA. E io ti aspetterò
Luigi.
CAMILLO. (piano a
Luigi) io invece ce l’ho il coraggio di dire a Mariolina che mi piace. Mariolina,
prima di andare a prepararmi, volevo dirti che…
MARIOLINA. Che… (verso Carmela) ora me lo dice…
CAMILLO. (è titubante) che il mio cuore…
LUIGI. (piano a Luigi) bravo, dillo tu che riesci.
CAMILLO. (è titubante) il mio cuore… batte… forte
perché, perché… ho appena corso!
LUIGI. (piano a Camillo) per fortuna avevi il coraggio!
CARMELA. (verso Mariolina) sono due imbranati!
MARIOLINA. Non devi avere
fretta Camillo…
LUIGI. Dobbiamo andare a
preparare le nostre cose, Camillo…
CAMILLO. Vengo Luigi… (escono di scena a sinistra).
CARMELA. (con tristezza) ormai se ne vanno
Mariolina.
MARIOLINA. E oggi
è il fatidico giorno! Come sarà ora la nostra vita senza di loro! (piange).
CARMELA. Mariolina, non fare
l’isterica! Perché piangi! Bisogna reagire nelle situazioni come le nostre! (si mette a piangere anche lei).
MARIOLINA. Vedo bene come
stai reagendo tu! Quindici giorni sono volati e insieme ora volera via anche il
mio Camillo! (piange).
CARMELA. Il mio Luigi invece
non volerà per nulla! (smettendo di
piangere).
MARIOLINA. (smettendo di colpo di piangere) davvero?
E come farai? Saresti capace di non far volare via anche il mio Camillo?
CARMELA. Certo! Dobbiamo
trovare una buona scusa in modo che non possano andarsene! (pensierosa) per esempio… possiamo fingere che siano malati!
MARIOLINA. (ritorna a sorridere) brava Carmela! Possiamo
fingere che abbiano la febbre… gialla!
CARMELA. Ora Mariolina non
esagerare… facciamo finta che per il momento abbiano solo la febbre. Se il
sindaco e la sua vice, non ci credono, allora penseremo di tingerli di giallo!
III SCENA
Carmela, Mariolina e Margherita
MARGHERITA. (da fuori) è permesso?
CARMELA. Ci mancava ancora
Margherita. E mai una volta che suoni il campanello!
MARGHERITA. (entrando da destra) sono rimasta senza
farina bianca e mi chiedevo se ne avevate da prestarmi.
MARIOLINA. (fra se) come tutto ciò che le serve
sempre. Margherita che ti è venuto in mente di dire al piediatria che
discendiamo dai Watussi?
CARMELA. E dalle Watusse.
MARGHERITA. Invece di
ringraziarmi mi accusate? Se non vi siete accorte, vi ho salvate da una bella
figuraccia. Ma ... i vostri ospiti, sono andati a preparsi per la partenza?
CARMELA. (un po’ triste) sì, sono saliti a
preparare le loro cose.
MARGHERITA. (contenta) benissimo! Immagino come sia
stato faticoso per voi aver in casa due uomini da accudire!
MARIOLINA. Faticoso?
MARGHERITA. Ma certo, se
siete singole come me, non vedrete l’ora che se ne vadano immagino!
CARMELA. (piano verso Mariolina) l’associazione
Mariolina! Come facciamo ora a dirle che non ci interessa più essere singole?
MARIOLINA. (piano verso Carmela) non possiamo, altrimenti
questa ci rimane troppo male. (fingendo)
certo che siamo contente che partano.
CARMELA. (fingendo) non vediamo l’ora.
MARGHERITA. Per fortuna! Temevo
proprio che vi foste convertite.
MARIOLINA. (fingendo) noi convertite?
CARMELA. (fingendo) convertite agli uomini? Giammai!
(verso Mariolina piano) vai a prenderle
la farina altrimenti non se ne va più! (Mariolina
esce dal fondo).
MARGHERITA. Vi ricordo che
il regolamento dell’associazione ormai è quasi pronto. Ci troveremo qui da voi
per leggerlo insieme alle altre.
CARMELA. Ma perché a casa
nostra?
MARGHERITA. Perché voi siete
due e poi anche perché… (guardando verso
la porta dove Mariolina è uscita e parlando a bassa voce) perché volevo
dare la vicepresidenza dell’associazione a te Carmela. Non far parola per il
momento a tua sorella, non vorrei si offendesse.
CARMELA. (fra se) cosa vuoi che me ne importi
dell’associazione e della vicepresidenza ora…
MARGHERITA. Ora vado a
controllare di nuovo il regolamento in modo che per giovedì sia pronto.
CARMELA. (fra se) sì, va che è meglio…
MARGHERITA. Accmpagnami
fuori così ti spiego le modifiche che ho fatto fare. Non vorrei mi sentisse
Mariolina…
CARMELA. (accompagnandola verso la porta) sicuro…
altrimenti si offende (fra se) mi
vien da piangere (verso il pubblico
supplicandolo) portatela a casa vostra (sono
uscite a destra).
MARIOLINA. (rientrando dal fondo con la farina) ma
dove sono finite? Margherita, se n’è andata di nuovo senza farina… Saranno
uscite. Ora vado a controllare! (esce a
destra).
IV SCENA
Luigi e Camillo
LUIGI. (rientrando da sinistra con Camillo ben vestito e con la valigia) ecco,
siamo pronti…
CAMILLO. Non ci sono… dove saranno andate?!
LUIGI. Non avranno il
coraggio di salutarci perché non vogliono che ce ne andiamo.
CAMILLO. Luigi, nemmeno io
voglio andarmene da qua. Mi sono trovato troppo bene, e poi mi sono innamorato
di Mariolina…
LUIGI. Secondo te io voglio partire?
Come riuscirò a vivere senza Carmela!?
CAMILLO. Qui, ho trovato
tutto ciò che non ho mai trovato da nessun’altra parte: ospitalità come se
fossi della famiglia senza pretendere nulla e tanta umanità, e fiducia…
LUIGI. Fiducia! Ricordi il
primo giorno che pensavano avessimo rubato la loro legna?!
CAMILLO. Dì pure ciò quello
che vuoi ma all’inizio non sembravano sane del tutto. La tua Carmela che andava
in chiesa solo per vedere il parroco …
LUIGI. Mentre la tua Mariolina,
ricordi cosa faceva? Se la mia Carmela ci andava di mattina in Chiesa, la tua
Mariolina invece andava la sera per vedere il parroco.
CAMILLO. Sei sicuro? Mariolina ha sempre detto che era
Carmela…
LUIGI. Lascia perdere
Camillo, ora abbiamo altro a cui pensare.
CAMILLO. (si
rattrista) hai ragione Luigi…
LUIGI. Andiamo a cucinare
per l’ultima volta per le nostre signore… (escono
dal fondo).
V SCENA
Mariolina e Carmela
MARIOLINA. (rientrando da destra con Carmela) si
può sapere dove eri finita, non ti trovavo più! Ti avevo visto dietro la
colonna con Margherita. Arrivo e non ci sei più. Mi volto e ti vedo dietro a un
albero. Arrivo di corsa e sei sparita un altra volta. Mi guardo in giro e ti
vedo seduta vicino ad un cespuglio sempre con Margherita. Ma che ti succede
oggi!?
CARMELA. La colpa non è mia.
Dovevo fare ciò che Margherita mi diceva. Il nostro sbaglio è stato di non averle
detto subito che a noi non interessava la sua associazione ed ora dobbiamo subirne
le conseguenze.
MARIOLINA. E “giocare a
nascondino” è una conseguenza da subire per l’associazione secondo te!? Che
cosa mi stai raccontando!
CARMELA. Margherita, non
voleva che tu sentissi ciò che mi diceva. Sai che cosa mi ha detto? (pensando) ah già che non posso dirtelo!
MARIOLINA. Margherita ti ha
detto di non dirmi nulla e tu mi dici che vuoi dirmelo. Poi però mi dici che
non puoi più dirmelo?!
CARMELA. Te lo dico e
finiamo subito questa storia: vuole nominarmi Vice Presidente dell’associazione.
Quell’associazione che a me non interessa, ora meno che meno dato che ho
incontrato l’uomo della mia vita.
MARIOLINA. Ah si?! Neanche a
me non interessa perché anch’io ho il mio Camillo… ma se tu fossi stata
CARMELA. Ti ho appena detto
che l’associazione non m’interessa più! Comunque se io avessi fatto
MARIOLINA. O al massimo
avrei potuto essere… la gamba destra!? Ma non raccontarmi storie! Avanti, andiamo
a chiamare i nostri uomini così diciamo loro della febbre che dovrebbero avere…
(esce a sinistra).
CARMELA. La fai venir tu la
febbre a me … (esce anche lei a
sinistra).
VI SCENA
Luigi e Camillo
LUIGI. (uscendo dal fondo e non vedendo nessuno) eppure ero sicuro di aver
sentito le loro voci…
CAMILLO. (seguendo
Luigi) anche a me sembrava di averle sentite… saranno salite. Mah! (stanno per rientrantrare quando le due
donne arrivano).
VII SCENA
Luigi, Camillo, Mariolina e
Carmela
MARIOLINA. (da sinistra di corsa) se ne sono andati,
Carmela, se ne sono andati senza salutarci…
CARMELA. Con tutto quello
che abbiamo fatto per loro, come hanno potuto! (li vede) ah, ma siete qui!?
MARIOLINA. Allora non ve ne
siete andati senza salutarci? (felice)
Carmela, sono qui!
CARMELA. Li vedo anch’io!
LUIGI. Eravamo andati a cucinare
per voi.
MARIOLINA. (tristemente) Carmela… l’ultima cena…
CAMILLO. Mai avremmo potuto andarcene senza prima
salutarvi. Per tutto ciò che avete fatto per noi…
LUIGI. (verso Camillo) io glielo dico. Carmela, o Carmelina come potrò
stare senza te, la mia vita non conterà più nulla fuori da questa casa e
lontano da te!
CAMILLO. (trovando
il coraggio) Mariolina, io non ve ne voglio andare senza il mio cuore…
MARIOLINA. (guardando Carmela) il suo cuore? Stamattina
ho fatto delle pulizie ma di cuori non ne ho trovati in giro!
CARMELA. Mariolina… sei
sempre la solita… il suo cuore sei tu!?
CAMILLO. (dolcemente)
certo, Mariolina mia… (fatto serio) io
di qua, non me ne vado!
LUIGI. Anch’io non mi muovo
di qua!
CARMELA. E noi abbiamo la soluzione!
Vero Mariolina?
MARIOLINA. Certo. Ora che vi
abbiamo trovato non vi lasciamo andare tanto in fretta.
CARMELA. Aspettate. Vieni con
me Mariolina. (escono a sinistra).
LUIGI. (i due si guardano) dove andranno?
CAMILLO. Chissà che cosa avranno
in mente di di volere fare.
CARMELA. (rientrano da sinistra con due brandine)
ora voi due vi allungherete su queste due brandine e e fingerete di essere
malati. Malati, con la febbre.
MARIOLINA. Così quando
arriveranno i due primi cittadini e vedranno le vostre condizioni, non vi potranno più portare via nello stato in cui sarete!
Giusto Carmela?
CARMELA. Giusto Mariolina.
CAMILLO. Luigi, è proprio
una gran bella soluzione, cosa ne dici?
LUIGI. (sentendo parlare da fuori la porta) dico che bisogna fare in
fretta perché ho l’impressione che i due siano già qua… (ci si muove velocemente perché tutto sia a posto).
VIII SCENA
Luigi, Camillo, Mariolina,
Carmela, Filippo e Lodovica
FILIPPO. (seguito da Lodovica. Appoggia il cappello
sulla sedia o sul porta abiti) siamo arrivati. Che cosa sta succedendo? (i due uomini si lamentano).
MARIOLINA. Ha visto signor
Filippo come stanno male?
CARMELA. E proprio oggi!
FILIPPO. Ma cosa è successo?
MARIOLINA. È successo che
hanno cominciato a sentirsi male… (gesticola
chiedendo aiuto a Carmela).
CARMELA. … molto più che
sentirsi male! Prima hanno avuto le convulsioni, dolori in tutto il corpo tanto
da non riuscire nemmeno a stare in piedi. E ora stanno delirando con la febbre
alta che…
LODOVICA. (con paura) … saranno contagiosi?
CARMELA. Contagiosissimi!
MARIOLINA. (pensierosa perché sta inventando) il
medico ha detto che è meglio non avvicinarsi per almeno…129 ore perché c’è di
mezzo… l’incubatrice.
FILIPPO. Incubatrice?
CARMELA. L’incubazione voleva
dire mia sorella. (verso Mariolina) sei
sempre la solita!
LODOVICA. (tirandosi indietro) andiamo Filippo, andiamo,
io non rimango un minuto di più in questa casa.
FILIPPO. Ho capito ma, ma…
come facciamo proprio ora che devono tornare al loro paese? Ho già preso
accordo con il sindaco di Costina.
MARIOLINA. Mamma mia come la
rende difficile… ritorneranno… quando saranno guariti!
LODOVICA. Sicuramente! Andiamo
Filippo perché io comincio già ad aver caldo.
(lo tira verso l’uscita).
FILIPPO. Che possiamo fare,
sono malati… dovrò avvisare immediatamente il sindaco di non aspettarci… (mentre è quasi uscito) tornerò la
settimana prossima!
MARIOLINA. (alzando il tono di voce per farsi sentire
perché è gia uscito) anche l’altra ancora….
CARMELA. (sospirando) ci è andata bene! Per una
settimana possiamo stare tranquille! Alzatevi pure ora se volete… (i due uomini cominciano ad alzarsi).
MARIOLINA. Per la prossima
settimana inventeremo qualche altra malattia: tipo… la sciattica e la…
lombardia cronica!
CARMELA. Il Piemonte ora… (nessuno
si accorge che Filippo è tornato in casa a riprendere il cappello).
IX SCENA
Luigi, Camillo, Mariolina,
Carmela, Filippo e Lodovica
FILIPPO. Scusate se… ma… ma come
mai siete già in piedi? Avevate detto che avevano una brutta malattia!!
CARMELA. (non sa che dire) non è come sembra, il
fatto è che…
MARIOLINA. (urlando) miracolo! Signor Filippo è
stato un miracolo! (fa intuire ai due
uomini di assecondarla).
CAMILLO. È proprio un
miracolo Mariolina…
LUIGI. Un attimo prima
stavamo male ed ora invece… che miracolo Signore!
LODOVICA. (mentre entra a chiamare Filippo) quanto
tempo ti ci vuole per prendere un cappello!? (guardando i due) con che cosa li avete curati perché guarissero lo
così in fretta?
MARIOLINA. Nulla signora Lodovica,
è stato un miracolo! E i miracolati, ho sentito dire, che non si possono
spostare più.
FILIPPO. (ironicamente) è proprio vero, l’ho
sentito dire anch’io! (serio) non
prendetemi in giro voi altre!
MARIOLINA. Carmela, che ti
avevo detto? Il signor Filippo non è credente. Ai miracoli non ci crede!
FILIPPO. Io sono un credente
convinto e vado sempre a messa. Ma io non racconto bugie come qualcuno!
MARIOLINA. C’è qualcuno in
giro che racconta bugie?! Se c’è una cosa che non posso sopportare è proprio la
bugia!
FILIPPO. Che coraggio ha… (viene interrotta).
MARIOLINA. … cosa c’entra il
coraggio con le bugie ora!
CARMELA. Basta Mariolina. Basta
inventare scuse. Signor Filippo e signora Lodovica noi non volevamo che Camillo
e Luigi se ne andassero da quì!
CAMILLO. Anche io e Luigi vogliamo stare qui per sempre.
MARIOLINA. Carmela, hai
sentito cosa hanno detto? Per sempre…
FILIPPO. Niente da fare
signori miei. I patti erano chiari. La vostra permanenza doveva durare solo
quindici giorni e quindici giorni sono stati!
LODOVICA. (verso i due uomini) veramente volete restare
con loro due?
MARIOLINA. Forse c’è
qualcosa che non va in noi?
LODOVICA. No no, nulla. (verso Filippo) forse è la volta buona
che riusciamo a sistemare le due sorelle…
FILIPPO. Mi dispiace
Lodovica ma non c’è nulla da fare! Luigi, Camillo andiamo! (gli uomini stanno per uscire ma le sorelle li trattengono per non
farli andare. Le sorelle li tirano da una parte, mentre Filippo e Lodovica li
tirano invece verso l’uscita. Dopo qualche secondo, Filippo è stanco della
situazione. Si ferma di colpo). Ma voi due, (verso i due uomini) siete proprio convinti di voler rimanere qui
con le sorelle Trapunta?
CAMILLO. Sicuri sicuri.
LUIGI. Sicurissimi!
FILIPPO. (pensa) La soluzione non può essere che
una allora: il regolamento dei nostri gemellaggi dice che si può evitare di
tornare al proprio paese d’origine solo in caso di matrimonio!
CARMELA. Che cosa?
MARIOLINA. Possono restare
solo se si sposano!? Ma… ma… come troveremo qualcuno che li voglia sposare così…
così sui due piedi!?
LUIGI. Mi sembra invece una
bella idea! Che dici Carmela? Saresti disposta a sposarmi?
CARMELA. (meravigliata) davvero Luigi vorresti
sposarmi? Hai sentito Mariolina?
MARIOLINA. (risentita) non sono ancora sorda. (avvicinandosi a Camilo) mentre tu… Camillo?
CAMILO. Io…
MARIOLINA. Tu…
CAMILLO. Io… che dici se ti chiedesse di sposarmi
Mariolina?
MARIOLINA. (non lascia quasi finire la frase che
risponde subito) finalmente!
LODOVICA. (verso le due sorelle) allora? Non avete
ancora dato una risposta questi due santi uomini?
CARMELA. (facendosi desiderare) se se questo è
l’unico modo perché rimangano…
MARIOLINA. … li sposeremo! (i quattro si abbracciano)
LODOVICA. Finalmente!
FILIPPO. LODOVICA. Evviva
gli sposi!
X SCENA
Luigi, Camillo, Mariolina,
Carmela, Filippo, Lodovica e Margherita
MARGHERITA. (entrando) la volta scorsa ho
dimenticato ancora… (vede che i quattro
sono abbracciati) la farina… che sta succedendo?!
CARMELA. (Carmela e Mariolina si allontanano dai due
uomini) nulla. Nulla. Mariolina vai a prendere la farina a Margherita che
avrà fretta sicuramente.
MARGHERITA. Non ho fretta
per nulla. Sbaglio o prima ho sentito qualcuno urlare: viva gli sposi.
CARMELA. Ma no! Che cosa hai
capito!? Abbiamo detto…: via di qua… rospi, vero Mariolina?
MARIOLINA. Certamente… (cerca di scacciare dei rospi immaginari)
via di qua, brutti rospi…
LODOVICA. Ha proprio ragione
invece la signora Margherita perché noi abbiamo gridato: viva gli sposi. Mariolina
e Carmela sposeranno i loro ospiti.
MARGHERITA. (sta per svenire) che… che… cosa?
CARMELA. Doveva proprio dirglielo
così?!
MARIOLINA. Non poteva usare più…
tatto?!
FILIPPO. Pur usando più tatto…
ma se vi sposate vi sposate e basta. (Margherita
sviene ancora).
CARMELA. (cercando di non ferirla) Margherita non
è come sembra…
LUIGI. Come “non è come
sembra”? Carmela non mi sposi più!?
CAMILLO. Mariolina non dirmi che anche tu non mi vuoi
sposare?!
MARIOLINA. (non sa che dire per non ferire di nuono
l’amica) no, ciòè si…
CARMELA. (non sa che dire per non ferire di nuovo
l’amica) ecco… il fatto è che… di sicuro vi sposeremo…
MARGHERITA. (amareggiata) come avete potuto farmi uno
sgarbo simile… ma non avete pensato a me e… all’associazione?!
CARMELA. Veramente
Margherita a noi l’associazione non è mai interessata...
MARIOLINA. …però… non
volevamo ferirti e allora accettavamo ciò che tu dicevi.
CARMELA. Poi però abbiamo
conosciuto gli uomini della nostra vita e…
CAMILLO. LUIGI. (agitando la mano) siamo noi…
MARIOLINA. … e non vogliamo
più che se ne vadano. E l’unico modo per poterli trattenere è sposarli. Mi
dispiace Margherita.
MARGHERITA. (qualche secondo di silenzio perché
Margherita sta pensando a come rispondere. Si alza e assume un’aria sicura di
se) è tutto qui? E sarebbero quelle le persone che vorreste sposare!? Se
siete contente voi. Allora la mia farina? Oppure volete farmi tornare a casa ancora
a mani vuote?
CARMELA. Mariolina, vai a
prendere la farina a Margherita. (Mariolina
va al fondo).
MARGHERITA. Deciderò se dare
la vicepresidenza a Ernèsta. Non ha fatto altro che pregarmi persino in cinese
per averla…
MARIOLINA. (rientra con farina, zucchero e sale) ecco
qui la farina, il sale e lo zucchero… non si sa mai che tu ne sia sprovvista…
MARGHERITA. (prendendo tutto) grazie. Allora…
auguri! (mentre esce al pubblico) avete
visto in che guaio si stanno mettendo!? Vogliono la bici? Vedrete che pedalare
faranno ora!
FILIPPO. Bene. Dove eravamo
rimasti?
LODOVICA. Stavamo dicendo:
evviva gli sposi!
FILIPPO. A già!
FILIPPO. LODOVICA. Evviva
gli sposi!
Mariolina, Carmela, Luigie Camillo si abbracciano.
FINE